Mani Strette

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Il giorno successivo, mi alzai prima del solito,sfinito:

avevo passato tutta la notte in lacrime insieme a Dario ed Huda, fin quando loro non dovettero tornare a casa.

Oggi non sarei decisamente andato a scuola.

Scesi le scale per trovare i miei entrambi svegli (forse perché erano appena tornati dal turno) e, appena notarono la mia presenza, mia madre disse avvicinandosi a me:

"Tesoro mio, che è successo?"

Io non riuscii a trattenermi e posai la testa sulla sua spalla, piangendo ancora,mentre  lei mi accarezzava i capelli cercando di farmi tranquillizzare.

Quando mi calmai un minimo,  mi condusse sul divano, in mezzo tra lei e mio padre ed entrambi mi guardarono con occhi preoccupati.

Mio padre ad un certo punto disse:

"Sai che ci puoi dire tutto amore; noi siamo qui per te"

E mia madre continuò dicendo:

"Tuo padre ha ragione, ti vediamo giù di morale da troppo tempo...se vuoi sfogarti,magari ti possiamo aiutare".

Io mi asciugai silenziosamente una lacrima.

Era arrivato il momento di dirgli la verità.

Loro sapevo che io non fossi proprio la definizione da vocabolario della parola "etero",;avevamo già avuto una conversazione su questo e mi hanno sempre supportato al cento per cento;

però un po' di timore restava sempre.

No Duccio.

Sono sempre loro; loro che ti hanno  aiutato a rialzarti ogni volta,che sono stati sempre presenti dall'inizio e che, nonostante le litigate, riuscivano ogni volta ad avere la soluzione per tutto.

Presi un bel respiro e dissi sottovoce:

"Si tratta di Andrea..."

Loro non riuscirono a comprendere e mi chiesero di ripetere.

Presi un altro respiro profondo  e dissi di nuovo:

"Si tratta di Andrea, quel mio amico che mi viene a prendere spesso con la moto".

Mio padre rispose:

"Quello sempre sorridente con i capelli neri?"

Io annuii.

Mia madre continuò dicendo:

"Che è successo con lui; avete litigato?"

Io alzai lo sguardo per guardarli entrambi, per poi dire:

"Mi sono innamorato di lui...e penso che ricambi ma... non è ancora pronto ad accettarlo".

Lasciai scorrere altre lacrime sul mio viso, mentre mio padre mi accarezzava la schiena, e continuai dicendo:

"Lui ha detto che "non conviene complicarsi con uno come lui"; ma non riuscirei mai  a passare oltre,non riesco a far finta di nulla ed a rinunciare a tutti i miei sentimenti. Sono un'egoista lo so-"

Mia madre mi bloccò dicendo:

"Non pensare di essere egoista per una cosa del genere.Nella vita la forma d'arte più bella  è saper amare"

E mio padre continuò:

"E dal modo in cui vedo che ti guarda ogni volta che esci di casa per andare in giro con lui, si capisce che qualcosa sotto c'è sicuro".

Io li guardai con occhi spalancati e mia madre disse:

"Forse è solo molto spaventato; non tutti riescono ad accettare questa parte di loro stessi. Però , ti consiglio di non rinunciare mai a questi sentimenti;sarebbe un grande peccato. Perché tu Duccio sei un ragazzo pieno di emozioni e non puoi rinchiuderle in un cassetto,ti distruggerebbe ancora di più".

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