Urla... solo quelle sentiva Kaito dall'interno del bar. Urla di dannati che venivano uccisi. Era il giorno dello sterminio.
Lui essendo nato all'Inferno aveva l'immunità e quindi non doveva preoccuparsi di essere ucciso... ma comunque odiava l'odore di ferro e sangue che c'era ogni volta...
Anche se quell'odore c'era giornalmente visto che la gente lì si ammazzava sempre, ma durante lo sterminio era molto più forte. E ogni volta gli causava un forte mal di testa che cercava ogni volta di alleviare con un drink nel suo bar preferito, proprio come stava facendo adesso, seduto al bancone.
Nel frattempo un uomo a fianco a lui cercava in tutti i modi di convincerlo ad andare in una delle camere private del sexy bar lì vicino e divertirsi un po', invece di stare lì a bere un "drink scadente", come diceva lui.
Per carità era un bel pezzo di furry, alto, un petto muscoloso, pelo curato, voce profonda e probabilmente anche un grosso "amichetto". Se fosse stato un altro giorno probabilmente avrebbe accettato. Ma non quello.
Lo sterminio era l'unico giorno dell'anno in cui si rifiutava di fare sesso. Non sopportava l'idea che mentre scopava con qualcuno, lì fuori c'era la possibilità che qualche suo amico potesse essere ucciso per mano di quegli angeli di merda...
Perciò cercò una scusa plausibile così da poter rifiutare l'offerta nel modo più delicato possibile.
«Senti... Marcus, giusto?» Iniziò lui, poggiando un braccio sul bancone e voltandosi con la sedia girevole verso l'uomo, mentre con una mano rimescolava il drink agitando il bicchiere.
«È Marius... ma non importa-» lo corresse l'uomo.«Marius... oggi sono talmente ubriaco, che se scopassimo oggi, domani non mi ricorderò neanche chi sei. E tu non vuoi questo, vero dolcezza~?» e per rendere la bugia ancora più plausibile bevve tutto ciò che rimaneva del drink in un solo sorso, per poi chiederne un altro al barista, mentre accarezzava con le dita il braccio del tipo.
«facciamo domani, va bene? Così soddisferai i tuoi istinti animali più profondi... mhm? Non vuoi perdere un' occasione come questa, no~?» continuò mentre lentamente con le dita si spostò sulla spalla e indugiò solo un momento di troppo sul suo pettorale.
Il demone era eccitato, lo si poteva notare dalla coda che continuava ad agitarsi senza sosta e dal leggero rigonfiamento dei pantaloni. Ma non si sarebbe azzardato a insistere, e Kaito lo sapeva. Nessuno si sarebbe permesso di forzare uno dei pupazzetti di Valentino, a meno che non fosse stato lui stesso ad ordinarlo. Ma non era questo il caso.
«Mi raccomando, l'hai promesso Bambi~» rispose lui dandogli una pacca sul sedere e lasciando che un ringhio gli scappasse di bocca mentre si avviava verso l'uscita.
~•~
Un colpo di campana, e finalmente, un po' di pace. Niente più urla. Lo sterminio era finito e gli angeli si erano ritirati in Paradiso. Chissà quanti erano morti questa volta... di sicuro non pochi. Le strade eran ricoperte di corpi e sangue. Membra di ogni tipo erano sparse sui marciapiedi.
Era vomitevole... per fortuna l'effetto del drink non era affatto sparito, altrimenti altro che mal di testa, gli sarebbe scoppiata la testa direttamente.
Kai stava camminando per quelle strade alla ricerca di un posto dove non ci fossero cadaveri, anche se con la fortuna che aveva probabilmente avrebbe impiegato tutta la giornata.
Stava per svoltare l'angolo quando sentì una voce familiare chiamarlo a gran voce.
«Kaiiii!!! Fermati per tutti i dannati!»
Era Charlie, la sua migliore amica nonché sua sorella adottiva. Stava correndo talmente veloce che sembrava che una mandria di bufali la stesse inseguendo.
Quando finalmente lo raggiunse si gettò a peso morto su di lui in cerca di sostegno, mentre con grandi respiri riprendeva fiato.
«Charlie! Che cazzo ci fai in questa zona dell' Inferno?! Sei tutta sudata..» esclamò lui facendo una smorfia per via del liquido appiccicaticcio che ora gli ricopriva le mani.
«Non hai idea di cosa mi è venuto in mente! Che ne dici se facessi il mio percorso per la redenzione all' Hazbin Hotel?!» urlò lei tutto d'un fiato tirando fuori da chissà dove dei disegni da cui venivano sparati arcobaleni.
Per poco lui non le rise in faccia. «Redenzione? Io? Tesoro, io non sono un peccatore. Sono nato qui. Le probabilità che quei bastardi alati accettino in Paradiso i figli del demonio sono pari a zero» le risposte lui con tono sarcastico.
«e poi da quello che ho visto al momento non sembra molto efficiente, mhm? "Deponi il tuo destino nelle sue mani inesperte, mentre lei cerca di risolvere i suoi irrisolti con papino redimendo te" ? Andiamo, sembra più un parco giochi per bambini» continuò lui citando la pubblicità.
«No no no no no! Lascia stare quella pubblicità! Presto ne avremo una nuova di zecca!» partì lei subito sulla difensiva, agitando in modo esagerato le braccia.
«E poi mica cercavi un posto dove vivere? Dubito che avrai altre chances come questa per stare gratis nel mio Hotel» disse lei con un sorrisetto.
Velocemente, Kaito distoglie lo sguardo, ma da quel semplice gesto Charlie capì di aver fatto centro. Cazzo, quello era un colpo basso. Nessuno sapeva meglio di lei quanto lui ci tenesse a risparmiare, ed ora eccola lì a giocare la carta del posto gratis. Che manipolatrice.
«Allora? Ci stai?» domanda lei offrendogli una mano.
Con un rumoroso sospiro, il cervo accetta la mano, ma non senza lanciarle uno sguardo fulminante.
«solo perché sei tu..» borbottò.In meno di un secondo gli occhi di lei si riempirono di stelline, e senza che lui potesse accorgersene, Charlie lo stava tirando per la manica verso quella che sarebbe stata la sua nuova casa.
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♪♡ Quel maledetto contratto♡♪ Hazbin Hotel - Character x Angel Dust
FanficDue ragazzi, due pornostar, due colleghi, due amici... O forse c'è qualcosa di più dell'amicizia tra quelle battutine maliziose? Legati ad un uomo tossico per chiunque gli stia vicino, Kaito e Angel cercheremo di sciogliere il contratto che ha trasf...