Tutti erano nell'area comune a fare un po' quello che volevano, tranne Alastor, per la gioia di Kai. Da poco si era avuta la notizia che il tempo rimanente al prossimo sterminio era stato dimezzato, e Charlie stava farneticando fino allo sfinimento cose sul come gestire la situazione e salvare più anime possibili in sei mesi.
«Ok, la possiamo gestire. Abbiamo sei mesi invece di un anno. Ma noi ce la faremo, giusto!? Anche se gli angeli dello sterminio dimmezzeranno il tempo ancora, e ancora, e ancora ce la faremo, GIUSTO-!?»
«SI! Ce la faremo!» la interruppe Vaggie afferrandole le spalle, prima che il suo cervello iniziasse a sbriciolarsi.«Oh andiamo! C'è una possibilità su cento che tu riesca in questa.. stronzata della salvezza…» disse Angel, stravaccato sul divano, mentre guardava i numerosi messaggi che Valentino gli stava mandando.
Kai, seduto vicino a lui, diede una sbirciatina al suo telefono. Cazzo… Cazzo! Non sembrava di buon umore... ora aveva paura di aprire i suoi di messaggi, probabilmente avrebbe avuto il doppio degli insulti…
«Non voglio peggiorare le cose ma… è vero, guarda fuori, da quando al telegiornale hanno dato la notizia l'Inferno è ancora più “infernoso” del normale-» Affermò Kai indicando la finestra aperta da cui si poteva notare il fumo di qualcosa che stava andando a fuoco.
«Ma… la soluzione ci deve essere! Dobbiamo solo cercarla meglio» rispose Charlie cercando di essere ottimista, anche se neanche lei ci credeva più di tanto mentre osservava l'esterno.
«Beh… mentre tu cerchi, tutti quanti lì fuori stanno impazzendo. Guarda nel Distretto Apocalisse che sta succedendo.» ribatté Angel mostrandole dal telefono alcune scene del TG di dannati che si disperavano e facevano a pezzi ogni cosa che si trovava a portata di mano.
«Già… persino il nostro capo sta sclerando…» continuò Kai mentre dava un'occhiata ai suoi messaggi.
64 messaggi non letti… non si azzardava ad aprire whatsapp e lasciare il visualizzato pk non avrebbe saputo cosa rispondere, e questa cosa avrebbe fatto infuriare Valentino ancora di più…
Angel, notando il suo sguardo nervoso, gli prese il telefono di mano e lo posò su un tavolino, spegnendolo. «Non pensare a quel coglione…» gli sussurrò cercando di non farsi notare da Charlie e Vaggie, che intanto stavano discutendo sul da farsi. Kai non potè fare altro che annuire, e con un sonoro sospiro di tuffò nei morbidi cuscini del divano.
Non fece neanche un tempo di godersi quella morbidezza, che qualcosa colpì uno dei muri facendolo esplodere. «Ma che palle oh!»
Tutti corsero fuori per vedere cosa stava succedendo.
Un grande dirigibile era fermo davanti all'Hotel, e a guidarlo era un serpente con.. delle uova? Ma che diavolo…«Fatti vedere Alastor! Vieni ad affrontare la mia ira!» urlò il serpente. Ah, quindi Alastor aveva anche dei nemici. Perfetto. Assolutamente perfetto.
«Chi sei tu?» domandò il demone, che nel frattempo era seduto sul balcone a bere del tè, come se nessuno avesse appena fatto esplodere il muro.
«Io sono Sir Pentious! Il tuo acerrimo nemico! Come puoi non ricordarti di me!? Ci siamo battuti almeno... 66 volte!» urlo lui provando stupidamente a contare con le dita. Cosa cazzo pretendeva quella sottospecie di biscia? Non si ricorda di suo figlio e crede che si ricordi di lui!? Beh-...In un certo senso lo capiva…
«Ma ora basta! Se vuoi scappa! Ma non aspettarti che non ti faccia a pezzi!» continuò lui, sicuro di sé.
Ok… dire quella cosa non era una buona idea. Aveva sfidato il Demone della Radio, e lui ora si sarebbe fatto sentire. Con uno schiocco delle dita, fece spuntare dal cemento tre enormi tentacoli, alti almeno otto metri e larghi la metà, i quali si avvolsero attorno al dirigibile stritolandolo come se fosse fatto di pezza. Sembravano delle reti di catrame…A Kai bastò quella vista a fargli venire i brividi. Ok… era incazzato con lui… ma se suo padre era davvero così potente... era meglio che si tenesse le braccia e la lingua a posto-
«Bassta così! Basta così!» pregò Sir Pentious, appena capì, apparentemente per la 67 volta, che non aveva speranze. Ma Alastor non lo ascoltava, anzi continuava con la sua tortura ridendo come psicopatico, mentre il dirigibile si trasformava in un mucchio di rottami. Dopo che uno dei tentacoli diede un'altra botta al mezzo, Sir Pentious cadde dalla sua postazione, finendo ai piedi di Alastor con un tonfo.
«Grazie per questa dimenticabilissima esperienza!» esclamò il cervo chinandosi su di lui.
«…Grazie a te… per aver abbassato la guardia!» gli rispose lui da terra, strappandogli un pezzo del vestito.Ahi- non doveva farlo… Alastor gli puntò immediatamente il bastone contro, da cui fuoriuscì una potente esplosione di fumo verde, che lo fece volare in chissà quale girone dell'Inferno.
«Ohibò, ora è il caso che vada dal sarto a farmi sistemare il vestito! Ci vediamo più tardi» disse lui mentre iniziava ad avviarsi.
«Cosa!? Alastor! Non puoi lasciarci così! Devi finire il lavoro!» esclamò Vaggie puntandogli il dito contro.
«beh… abbiamo il muro ancora sfondato-» disse Kai, infastidito dal fatto che avevano bisogno del suo aiuto.
«Oh ma certo! Non posso permettermi di avere una brutta recensione dalla stampa! Ecco a voi.» e con un altro schiocco delle dita fece comparire degli uomini armati di attrezzi da architetto.Mhm… non era così male…
Angel intanto si era già fiondato all'attacco e stava flirtando con quello messo meglio fisicamente. Gli altri erano tutti magrolini..Per qualche strano motivo, sentì una fitta al cuore. Ma che… che cos'era? Perché vedere Angel con quel tipo lo faceva sentire così? Forse… no no- era solo invidioso che lui si era acchiappato il più sexy di loro, mentre a lui toccavano gli stecchini- sì, era sicuramente quello! Poteva pure tenerseli tutti!
Con quella convinzione, Kai tornò velocemente dentro l'Hotel, andando a prendere posto ad una delle sedie al bancone mentre aspettava che Husker tornasse alla sua postazione.
Dopo qualche minuto di attesa, il gatto alato uscì da una porticina a lato del bancone, per poi afferrare una bottiglia con un liquido ambrato dentro «A te piace il whisky, se non sbaglio.» disse mentre versava il contenuto dentro un bicchiere, per poi porgerglielo.
«Ci puoi scommettere, baffetto~» rispose lui mentre afferrava il bicchiere, per poi darne un sorso. A quel nomignolo Husker si spazientì, e velocemente posò la bottiglia per poi rivolgersi a lui stringendo i pugni sulla superficie di marmo. «Senti un po', cerbiatto, se vuoi andare d'accordo con me devi smetterla di fingere che io ti piaccia. Ho visto il modo con cui hai guardato Angel quando ha mostrato a tutti la sua voglia di scoparsi quell'uomo un bianco e nero. Sembravi un animale bastonato. Quindi non ti azzardare a provare ad usarmi come giochino per dimenticare!»
Quella frase lo sconcertò per un momento, gli occhi spalancati, per poi ricomporsi come se non fosse successo nulla. «Io? Un animale bastonato? Tesoro, mi sa che hai mancato il bersaglio. Io non sono interessato in Angel. E anche se lo fossi? Non sono il suo tipo. E comunque, sono solo invidioso della fortuna che ha con ogni ragazzo che vede, tutto qui.» ribatté agitando la mano come se volesse scacciare una mosca.
«Si sì, a me non mi fai fesso.» lo avvertì Husky, per poi tornarsene nella stanzetta di prima, senza accorgersi delle linguaccia che Kai gli aveva appena fatto alle spalle.
“Bah, almeno i suoi drink sono buoni” pensò mentre con passo annoiato se ne tornava in camera portandosi dietro il bicchiere e tutta la bottiglia di whisky, pronto per una maratona di film al telefono e ad una bella sbronza.
YOU ARE READING
♪♡ Quel maledetto contratto♡♪ Hazbin Hotel - Character x Angel Dust
FanfictionDue ragazzi, due pornostar, due colleghi, due amici... O forse c'è qualcosa di più dell'amicizia tra quelle battutine maliziose? Legati ad un uomo tossico per chiunque gli stia vicino, Kaito e Angel cercheremo di sciogliere il contratto che ha trasf...