Capitolo VIII

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Erano passati tre giorni dall'incidente di quella notte, e Sir Pentious, apparentemente, aveva smesso di complottare con le Tre V contro l' Hotel. Anche se ogni giorno arrivavano degli strani pacchi con dentro ingranaggi per chissà quale scopo, che rinchiudeva nella sua stanza.

Non che ci si dovesse preoccupare. Tutte le invenzioni che aveva costruito fino a quel momento avevano sempre fallito, e il suo dirigibile ne era la dimostrazione, visto è stato distrutto dopo meno di cinque minuti.

Quel giorno non c'era niente di particolare, sempre i soliti giochi di fiducia, obbligo o verità, Husker al bar come al solito a bere birra, Alastor che passava per la sala comune a caso, e tutto il resto.

Quel giorno, Kai aveva un forte bisogno di svagarsi, lontano da quell' ambiente tutto zuccherofilatoso. Se non avesse fatto neanche una pausa gli sarebbe venuto il diabete probabilmente.

Ma non aveva voglia di farlo da solo, perciò decise di andare a chiedere ad Angel se avesse voglia di unirsi a lui.

Non trovandolo né nella sala comune né al bar, decise di andare a controllare nella sua stanza.

Senza troppa fretta percorse il lungo corridoio per poi fermarsi davanti ad una porta rosa pallido, con sopra la scritta  in corsivo "Angel Dust" e il disegno di un piccolo ragno nero che con il filo della sua ragnatela pendeva dalla lettera A.

Alzò la mano e bussò leggermente alla porta. Dopo qualche secondo che rimase ad aspettare sentì in risposta un ovattato "Arrivo!" e un rumore di passi.

La porta si aprì, mostrando un Angel indaffarato con i capelli e con indosso soltanto una gonnellina nera e dei calzettoni del medesimo colore.

Non era preparato, cazzo se non lo era.

Non dovrebbe neanche essere così in imbarazzo!

Lo aveva già visto nudo più volte per via delle riprese! Vederlo a petto scoperto non dovrebbe fargli venire neanche un brivido in teoria!

Anche se durante le riprese non ci aveva mai badato molto perché era sempre immerso nella parte, con il solo scopo di recitare alla perfezione.

Ora invece... era una situazione diversa. Era lì, di fronte a lui, in uno dei momenti più intimi della sua giornata.

Ma che gli prendeva!? Era solo Angel, cazzo! Non dovrebbe reagire così!

Scuotendo leggermente la testa, scacciò via quei pensieri e cercò di nascondere il lieve rossore che probabilmente gli si era formato sulle gote.

Vedendo il suo lo sguardo interrogativo Kai si affrettò a parlare «U-Uh- volevo chiederti se ti andasse di andare con me in qualche club a svagarci..»

Lo sguardo di Angel si illuminò subito, e in meno di un secondo chiuse la porta, lasciando Kai lì in mezzo al corridoio come un pesce lesso dallo sguardo deluso.

Stava per andarsene, quando il rumore della porta che si apriva lo fermò.

«Ma certo che vengo baby!»

Si era messo una maglietta lilla aderente a giromanica che lasciava aperta una piccola finestrella sul petto, da cui fuoriusciva qualche ciuffo bianco, sotto si era tenuto la gonna e i calzettoni di prima. I capelli li aveva legati in un codino basso, con delle grandi ciocche che ricadevano delicatamente sulla fronte.

Con il braccio inferiore gli afferrò la mano e lo trascinò per tutto il corridoio fin giù per le scale, per poi correre verso l'uscita, ignorando Vaggie che gli urlava dietro domandando dove stessero andando.

«Conosco un bel posticino! Uno dove non vendono drink scadenti.» propose il più alto, mentre rallentava il passo notando come faticava Kai a stargli dietro per via delle gambe più corte.

♪⁠♡ Quel maledetto contratto♡♪ Hazbin Hotel - Character x Angel DustWhere stories live. Discover now