CAPITOLO DIECI

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October 27th 2023Ibiza, Spain03:31 am

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October 27th 2023
Ibiza, Spain
03:31 am

«Una canzone?» Irene ridacchiò, le guance rosse. «Fammela sentire.» Alternò lo sguardo da lui al pianoforte.

«Solo se canti con me.» Federico le sorrise e Irene aggrottò le sopracciglia. «Ma non la so.» Si lamentò.

Federico, comunque, la conosceva troppo bene. Irene aveva sempre avuto un talento particolare, una dote irripetibile, che era il motivo per cui Federico si era avvicinato alla musica. Irene aveva l'orecchio assoluto, sebbene lei non avesse mai capito cosa davvero significasse. Ciò che per gli altri era impossibile e degno di ammirazione, per lei era normale.

Non aveva mai capito quanto fosse speciale, e per questo non aveva mai sfruttato le sue capacità. Federico si era innamorato della sua voce quando erano ancora bambini, e lei era diventata la sua musa.

«Te la suono un secondo, poi ti do il testo.» Lui sapeva che quegli accordi sarebbero bastati a farle capire cosa doveva fare. Irene annuì, sospirando.

Federico mosse velocemente le dita sui tasti, Irene chiuse gli occhi, immagazzinando il ritmo della canzone in un angolino particolare della sua mente. «Ci sei?» Lei annuì nuovamente, senza trovare le parole.

Il cantante tirò fuori il proprio cellulare, passandoglielo, già aperto sul testo della canzone, con le parole che avrebbe dovuto cantare evidenziate. Irene non ebbe nemmeno il tempo di realizzare, che lui stava già suonando.

«Sulle punte dei piedi
Mh
Volevo dirti che
Mh» La voce di Federico non era più così familiare, ormai troppo diversa da quella del bambino con cui era cresciuto, ma c'era qualcosa di intimo in quelle parole.

«Per due come noi
Non ci sono favole
Due come noi
La smetti di piangere?
Per due come noi
Salutami i tuoi
E, sai, se ti guardassi con i miei di occhi
Non te ne andresti mai» Irene sorrise, lo sguardo nel suo mentre cantava, godendosi le sue parole.

«Ma uno come me
Ha bisogno di correre
Di sentirsi vivo
Ed una come te
Si accontenta del minimo
Di un biglietto sul frigo
E ora che non sto lì
E tu ti senti minuscola
Il letto sembra grandissimo
Ma lo sai
Dai, lo sai» Irene sentì un brivido alla colonna vertebrale perche quelle parole potevano sembrare casuali, ma per lei non lo erano affatto.

«Per due come noi
Che si vogliono bene
Che si amano strano
Siamo cresciuti assieme
Tra due come noi
Non c'è chi vince o chi perde
C'è chi mente e chi ammette
Non fare finta di niente, di niente, di niente, di niente, no
Non fare finta di niente, no
Se vuoi te lo giuro
Se vuoi te lo urlo
Anche sotto il diluvio
Come noi non c'è nessuno.» Irene sentì qualcosa dentro di lei muoversi, una stretta all'altezza dello sterno, mentre dentro di sé si facevano spazio tanti interrogati. Non ebbe tempo di farsi domande, perché toccava a lei cantare. Abbassò lo sguardo sul cellulare, seguendo il ritmo della canzone.

NENE | TeduaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora