49. Universo

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Oggi abbiamo fatto scienze, e sì, ho iniziato la scuola.
La terza media. Mi sento grande! Anche ad aspettare ogni giorno fuori da scuola una mia amica di prima 🥹

Dicevo, oggi abbiamo fatto scienze con la Righello (leggete Domande a Risposta multipla e capirete!!!) e, visto che il "tema" di quest'anno sarà l'universo come metafora del nostro ✨viaggio verso il futuro e le superiori✨ abbiamo parlato dei pianeti, dello spazio.

Ma mi sono chiesta una cosa.
L'ho scritta subito, la trascrivo qui aggiungendoci roba e riflessioni.

Allora perché? Perché?
Noi piccoli, insignificanti organismi su questo piccolo insignificante pianeta in questa piccola insignificante galassia.
Perché ci hanno dato la possibilità di provare emozioni?
I nostri problemi sembrano giganteschi, finché non vediamo quanto è immenso l'universo.
E allora lì tutte le nostre emozioni, l'amore come il sentirsi esclusi, o la paura del futuro, o i bei momenti...
Tutto, non è niente.
Una vita, alla fine, che cos'è?
Un granello di sabbia in una clessidra?
E allora perché sembra essere tutto così importante?
Perché ci spezziamo per la tristezza, o spezziamo gli altri per la rabbia?
Perché saltiamo per la gioia, o sospiriamo di speranza?
Perché, perché, perché.
Troppe domande.
Faccio sempre troppe domande.
Non credo che siamo gli unici viventi nell'universo, insomma è quasi improbabile, quasi impossibile.
È un ragionamento un po' egocentrico dire che non c'è possibilità in altri luoghi, in altri tempi, di vita.
La vita magari non è come intendiamo noi.
O forse sì. Forse è simile, da qualche parte.
Forse esiste il multiverso.
Forse.
Non ho ancora capito se questa parola mi piace o no.
Chi lo sa.
Ma poi perché noi?
Perché ci hanno dato la possibilità di capire, di studiare i fenomeni e il mondo?
Ma poi, stiamo davvero capendo? O è solo un'illusione?
In fondo noi vediamo solo spettri di stelle.
Potrebbero anche essere morte, ora.
Viviamo nel passato.
E del presente di altri luoghi, non possiamo neanche immaginare.
E se la Terra per noi è già grande, allora Giove? O Urano?
Conosciamo a mala pena noi stessɜ, e vogliamo già capire tutto.
È come se fossimo una specie adolescente.
Sempre qualcosa di nuovo, sempre affamati di conoscenza. Sempre volenterosɜ di sapere.
Non di imparare. Di sapere.
Sapere tutto, sempre. Scoprire il mondo.
E nel frattempo, dovremmo anche scoprire noi stessɜ no?
Forse.
Nessuno mi ha mai dato un manuale di istruzioni alla vita, perciò...
Boh.
Boh invece come parola mi piace. Come dice Zendaya in Spiderman nonmiricordoquale, quando vanno a Venezia. "Boh" può significare praticamente... tutto.
In Italia diamo molta importanza al tono di voce, isn't it?
Ma non divaghiamo.
Ci siamo divisi tra noi, sulla Terra, in questo "angolo" di universo, ci siamo separati e classificati per conto nostro.
E dopodiché, abbiamo iniziato a combatterci.
Ma perché?
Se là fuori c'è l'infinito, perché rimanere qui a farci le guerre?
Se là fuori c'è l'infinito, tutto sembra meno importante.
E tutte le tue idee di pensare positivo vanno a farsi benedire, perché non sei niente.
Però mi piacciono le persone di scienza. Quellɜ che studiano, tentano di capire.
Coloro i quali ci stanno offendo l'ennesima possibilità, che stiamo puntualmente ignorando.
Si spendono soldi nelle guerre, perché non soppiantarle con la ricerca?
Che peraltro, anche i soldi sono una cosa inventata dall'essere umano.
Utile per l'organizzazione, certo, ma pur sempre inventata dall'essere umano.
Ed è buffo pensare a quanto sembri inutile tutto questo.
Tutto quello che qualcuno si è costruito durante la vita, i progetti futuri, i bei ricordi.
Tutto quello che abbiamo costruito qui, sulla Terra, e quello che ci sarà.
È interessante.
Ma, in fondo, questa è una raccolta di pensieri, che saranno anche inutili all'universo ma chissà, magari saranno utili per altri piccoli granelli di sabbia come me.

Alla gente piace parlare dello spazio.

Una marea di pensieri-che mi trascina in alto mare!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora