45. Qualche idea politica e libri di storia

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Allora, oggi scrivo qua perché sono rimasta molto perplessa dal comportamento online (qua su Watty) di una persona.

Ha 15 anni. Quindici. E stava lì a "sfidare" gente molto più grande di lei, con il discorso di Palestina/Israele e fatti politici di questo genere.

Cioè, ci sono rimasta un po' male. Ha scritto che la Palestina si merita quello che sta facendo Israele, che le colpe sono di entrambi.

E io qui apro una parentesi: il governo di Israele sta portando avanti una guerra piena di crimini, contro i civili. Contro la Palestina.
Il fatto è che per la Palestina sta "combattendo" un'organizzazione criminale estremista. Perciò massacrano i civili.

Questo è. È quello che sta succedendo ora, e va avanti da troppo. Anche se non con una guerra vera e propria, ma va avanti da molti, troppi anni.

Non è l'avere un'idea diversa che mi stranisce. È portare tutto il possibile, ogni piccola falla, ogni piccolo "errore" di chi ha un'idea diversa dalla tua, dalla tua parte. Per avere sempre il coltello dalla parte del manico.

Poi ha fatto questa cosa, per il progetto che stanno per effettuare in Namibia. Io non sono né pro ne contro.
Alle persone serve da mangiare. Stanno morendo.
Agli animali serve vivere.
È stata solo la soluzione più tempestiva, secondo me. La più veloce e "facile" per il momento.

Ma poi dire tutto con quella sicurezza, quel modo che a 15 come a 13 anni non puoi avere. Ma neanche da più grande.
Quel modo strafottente di dire le proprie idee al mondo, senza accettare i pensieri altrui, senza nemmeno ascoltare.

Va bene avere le proprie idee durante l'adolescenza, forse è anche essenziale.
Però bisogna anche capire che sei un*adolescente. Sei all'inizio della tua vita, la vedi in modo diverso, ma soprattutto hai ancora tantissimo da imparare.

E niente, questo era il mio pensiero come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate 🫶🏻

Poi nel frattempo mi sono arrivati i libri per la terza, e ovviamente mi sono fiondata subito a leggere quello di storia, come al solito.
Anche perché quest'anno tratta di "dal novecento ai nostri giorni", perciò è mucho interessante.

E così ho letto. Ho letto della guerra del Vietnam, ho visto le foto di alcuni deportati in un campo di concentramento, e ho pensato che con tutta probabilità quei volti sono morti. Ho letto delle Foibe, delle manifestazioni femministe e per i lavoratori in Italia, ho letto del terrorismo e di Aldo Moro. Ho letto della seconda guerra mondiale, e di molto altro ancora.

Vedendo poi una pagina con il titolo "GLI STATI UNITI FRA PROTESTE E TRASFORMAZIONI CULTURALI" ho pensato "eh dai, ci saranno anche i Moti di Stonewall"

*Guardo*

Nope. There aren't. Ci sono le proteste dei neri, e quelle contro la guerra in Vietnam. Proteste molto importanti, che hanno cambiato molte cose. Ma anche i Moti di Stonewall sono altrettanto importanti, non credete? Ne parlerò in classe, statene certi (se arriveremo agli anni sessanta eheh)

Cambiando proprio discorso, che fate? Come va la vostra estate quasi finitaaaaa nooooooo so sad.
Io leggo libriiii e mi sono accorta solo ora che è da quasi una settimana che non aggiorno qui :)

Ora torno a leggere dell'entrata in guerra dell'Italia nel '40, bye bye 🌈

Una marea di pensieri-che mi trascina in alto mare!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora