Capitolo 7

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MI VIENE UN'IDEA GENIALE
"Ridammi il mio libro kosos" dico a Morfeus appena arrivo al posto dove mi ero allenata prima.
"Prendilo" dice sollevando il braccio con il libro.
Provo a prenderlo ma non ci arrivo neanche alzando le punte.
Non ho mai fatto caso alla differenza di altezza fino ad ora.
Gli arrivo a malapena al petto.
"Ma quanto sei alto?"
"1.90 ragazzina"
Juliette mi fissa con uno sguardo colpevole. So che sta pensando esattamente a una delle sue tante bookcrush.
"Giuro che se non mi ridai il mio libro ti sparo"
"Al campo non ci sono pistole"
Si distrae e ne approfitto per riprendermi il libro.
"Godo" esulto e aggiungo "Perché non ci sono pistole al campo?"
"Perché non funzionano sui mostri" dice Dafne.
"Non le fate di bronzo celeste?" domando.
"Nessuno ci ha mai provato" continua Morfeus.
"Allora lo farò io" affermo.
"Non credo tu sia in grado di creare una pistola"
"Io la progetterò e tu mi troverai qualcuno che possa crearla"
"Perché dovrei farlo ragazzina?"
"Perché io sono stata rapita e portata qua da te e per questa cosa ti potrei denunciare per sequestro di persona. Ti conviene aiutarmi"
"Lo farò soltanto perché mi sembra qualcosa di utile e ti aiuterebbe a socializzare non per altro" dice seccato e imbronciato.
"Grazie" dico mentre mi trattengo dall'abbracciarlo.
Juliette mi stringe forte a se.
"Sono orgogliosa di te Persephoni mou" dice.
Mi bacia sulle labbra.
Rimango immobile e lei aggiunge "Nel senso di amicizia" mi spiega.
Rimango delusa ma le sorrido.
Non deve sapere che mi sono innamorata di lei.
"Ti amo biancaneve"
"Se agapò Persephoni mou"
Oltre a Dafne arrivano anche gli altri del tavolo.
"Che fate gente?" dice Lucian.
"La ragazzina di tredici anni pensa di poter inventare un'arma"
"Aspetta hai tredici anni?!" esclama Jasper.
"Si perché?"
"Sembri una ventenne" dice Ethan.
"Emh... Grazie?" dico imbarazzata.
"Andatevene, ci dobbiamo allenare" interrompe Morfeus.
"A me fa piacere parlare" ribatto.
"Ivy da quanto tempo non guardi Tiktok o qualsiasi altro social?" ci interrompe Juliette.
"Da prima di arrivare qua. Perché?"
"Guarda tu stessa"
Mi porge il suo telefono.
È pieno di video su una ragazza scappata da un manicomio dopo aver ucciso tre persone e quella ragazza sono io.
Non ci sono mie foto per fortuna. Ma l'ospedale è lo stesso. Il Happier Hospital.
"Oh cazzo" esclamo.
"Cos'è successo?" chiedono Lucian, Charlotte e Morfeus nello stesso momento.
"Sono diventata una ricercata del cazzo per colpa vostra"
"In che senso?" chiede Lily che non ha rivolto parola per tutto il tempo.
"Pensano che io abbia commesso tre omicidi e poi sono scappata ma in entrambi i casi io non centro"
"Va bene ma ora ci dobbiamo allenare" dice Morfeus.
"Ma io voglio stare con loro, sono più simpatici rispetto a te" dico facendo la faccia da bambina arrabbiata.
"Sembri una bambina quando fai così"
"Possiamo non allenarci? Così posso fare una bozza della pistola e tanto sappiamo entrambi che mi batti. Sei il doppio di me"
"Va bene basta che non stai appiccicata alla tua amichetta a parlare italiano e che non flerti con ragazzi molto più grandi di te" mi raccomanda.
Non capisco a cosa si riferisce.
Juliette mi ha baciato davanti a lui ma ha praticamente urlato che l'ha fatto per amicizia purtoppo.
"Io non flerto con nessuno" mi difendo.
"Si come no" borbotta.
Gli lancio un'occhiataccia.
"Su sediamoci J qui c'è qualcuno che non ha piacere che stiamo qua" le dico.
"Juliette Hunter non provare a sederti vicino a lei. Dovete stare a dieci metri di distanza" dice lo stronzo.
"Non puoi obbligarla a stare lontana da me"
"Allora ci alleniamo" mi ricatta.
"Ma questo è un ricatto!"
"Mettiti al lavoro o ritiro la proposta di aiutarti"
"Va bene" finisco il discorso.
Mi siedo e prendo il telefono.
"Ti ho detto di non usarlo" dice.
"Ma mi serve per lavorare" ribatto e annuisce.
Provo a concentrarmi ma mi interrompono.
"Dove l'hai preso?" chiede Lucian.
"È un regalo per il mio undicesimo compleanno"
"Chi te l'ha dato?" chiede Charlotte.
"Non ne ho idea"
Mi fissano curiosi ma dopo un po' se ne vanno tutti apparte Morfeus.
"Sei carina quando sei concentrata" sussurra ma credo di aver sentito male.

Dopo circa un'ora finisco il progetto.
"Ho finito!" esclamo.
"Perfetto, ho una persona che ti aiuterà a progettarla"

Mi porta nell'edificio in cui si trova la mensa.
"Cosa ci facciamo qua?" domando.
"Durante l'anno questa è una vera e propria scuola per semidei ma ci sono soltanto le medie e superiori però al piano sotterraneo si trova l'armeria e li ci aspetterà un mio amico figlio di Efesto, si chiama Michael Baker ti aiuterà"
"E perché dovrebbe farlo?"
"Perché prima gli ho scritto e lui ha accettato"
"Quando l'avresti fatto?"
"Eri talmente concentrata che non te ne eri accorta"
Entriamo nell'edificio e prendiamo un ascensore.
"Non sapevo ci fosse un ascensore" commento.
"Lo possono utilizzare solo certe persone del campo" spiega.

Dopo aver percorso un corridoio molto buio entriamo in una porta di legno che ha l'aria di essere molto vecchia.
La porta si apre e un ragazzo magro con i capelli mori, gli occhi azzurri e un po' di barba.
"Entrate prego" ci invita.
Entriamo e fa molto caldo.
Ci porge due sedie e ci sediamo.
"Sei Evelyn giusto?" mi domanda e annuisco.
"Ti ho chiesto di aiutarci per creare una pistola ma credi di riuscire a farlo?" chiede Morfeus al suo amichetto molto carino.
"Si posso riuscirci ma servirà del tempo"
"Ho tutto il tempo del mondo" rispondo.
Mi sorride.
"Quanti anni hai?" chiedo sperando di non risultare invasiva.
"16 e tu?"
"13"
"Ci vediamo ogni pomeriggio alle tre va bene?" mi chiede.
"Certo" rispondo.

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