Capitolo 31

2 1 0
                                    

FACCIO LA MIA PRIMA GIORNATA SCOLASTICA A SCUOLA
"Forza andiamo" dice Apollo.
È ora di colazione e la mensa chiude fra dieci minuti.
Metto le scarpe velocemente e corriamo. Non so correre quindi probabilmente sembrerò una disagiata.
Entriamo in mensa e c'è un sacco di gente. Non ne ho mai vista così tanta.
"Cosa vuoi?" mi chiede Apollo all'orecchio.
"Un caffè e un pezzo di torta al cioccolato" gli dico.
Li ordina e mi passa il vassoio.
Ho paura di farlo cadere.
"Io devo andare. Ti dispiace rimanere da sola?" dice.
"No, vai pure. Resisterò"
Mi siedo da sola al nostro tavolo infondo.
Ho voglia di sedermi con gli altri ma non credo loro vogliano stare con me.
Li ho trattati malissimo.
"Ma guarda ci c'è qua. La piccola Evelyn, la prima dea mortale" mi giro per vedere chi l'ha detto.
Una ragazza bionda e dagli occhi castani. È alta e avrà all'incirca sedici anni.
"E tu chi saresti?" chiedo seccata.
"Il tuo peggior incubo" dice cercando di essere minacciosa ma fa solo la figura dell'idiota.
Il suo gruppetto d'oche, due maschi e un'altra ragazza, scoppia a ridere.
"Sai, non mi fai paura. Metà olimpo mi vuole morta e tu credi che una ragazzina possa spaventarmi?" fra poco scoppio io a ridere.
"Intanto io ho i capelli dritti" dice.
Il mio cuore si spezza, trattengo le lacrime e non parlo.
"Cos'è? Ora stai zitta?" mi provoca.
"Vattene o ti spacco la faccia" dice Apollo appena arrivato.
Se ne vanno senza dire nulla e solo ora mi accorgo che una buona parte di occhi è rivolta verso di noi.
"Ti lascio qui cinque minuti e ti metti nei pasticci"
"Sai chi è?" chiedo.
"Una dei miei tanti figli"
"Quanti ne hai qui al campo?"
"Sette"
"Conosco Charlotte"
"Una delle mie preferite"
"Ci sono uscita una volta"
Lui aggrotta la fronte "Sei lesbica?"
"No no. Andiamo?"
"Si, è ora di studiare. Molti dovrebbero essere già a lezione ma farò finta di nulla"
"Anche io?"
"Tu sei un caso a parte"

"Che cosa vuoi fare?" chiede.
"Guardiamo un film?"
"Che film?"
"Scream, è un film divertente"
Siamo nel salotto della vecchia casa di mio padre.
"Non è un horror?"
"Ma fa ridere" ribatto.
"Certo che sei strana"
"Oggi mi sentivo sola senza i miei amici"
"Loro non ti meritano"
"E tu mi meriteresti?"
"Sei tu a non meritare me" dice sarcastico.
Scoppiamo a ridere.
Si alza dal divano e la maglia si solleva un pochino mostrando gli addominali scolpiti.
Lui nota che lo sto guardando e arrossisco.
"Innamorata?"
"No" rispondo.
"Mi ricordi tanto tua madre"
"Chi è il tuo dio preferito?"
"Sicuramente non Zeus. Credo Artemide, la mia sorellina"
"Su una cosa concordiamo"
"Chiedilo a Zeus e risponderebbe Atena anzi non più"
"Per colpa mia?"
"Per il fatto che suo fratello l'ha scopata dopo più di 4000 anni"
"Potresti moderare il linguaggio? Sono i miei genitori"
"Ti imbarazza il termine scopare?"
Sapessi che libri leggo...
Mi sdraio sul divano e mi metto a leggere mentre lui va a controllare le lezioni altrui.

Dopo pranzo ci alleniamo nel piccolo giardino recintato.
"Devi migliorare nel combattimento. Se Zeus ti vuole morta non aspetterà tanto per ucciderti" mi consiglia.
"Sono sopravvissuta abbastanza bene per ora"
"Per ora ma col tempo lui cercherà di ucciderti sempre più spesso e tu non sarai pronta. Morirai prima o poi"
Il suo tono di voce serio mi spaventa.
"Lo odio, li odio tutti" urlo.
"Gli dei sono pessimi ma almeno hai me" mi abbraccia.
"Cosa possiamo fare contro di loro?" chiedo.
"Rimettere al potere il sovrano giusto, Crono"
"Credevo che noi combattessimo Crono e gli altri titani"
"Ci sono cose che gli dei non vogliono far sapere ai semidei e soprattutto a te. Ci sono dei misteri così grandi intorno alla tua nascita che non riesco a spiegare. L'ho capito quando ti ho visto sull'Olimpo"
Mi sta incuriosendo sempre di più con questa storia "Ma Crono non è cattivo?"
"Tutti sono cattivi ma c'è chi riesce a nasconderlo meglio"
"Come sono sembrata a Creta?"
"Una ragazzina viziata che sarebbe morta nell'arco di due secondi per colpa del mio paparino. Ermes e io non facevamo che ripeterci: adesso muore"
"Quello dai capelli lungi castani e gli occhi dorati?"
"Proprio lui"
"È carino" dico. Non è vero. Non è il mio tipo ma voglio troppo vedere la reazione di Apollo.
"Sono più bello io"
"È più bella tua sorella" lo derido.
"L'hai vista?"
"No ma è sicuro una dei dodici dei"
"Sai quali sono?"
"Zeus, Poseidone, Era, Estia, Demetra, Atena, Apollo, Artemide, Afrodite, Ermes, Ares, Efesto"
"Brava, sei una delle poche persone che non confondono Estia con Dioniso oppure Ade"
"Qual'è il mio premio?"
Si avvicina e mi accarezza i capelli.
"Te lo dirò dopo cena"
Lo saluto e mi dirigo in camera mia.
Quando sto per entrare nell'edificio mi scontro con qualcuno.
"Cazzo, stai attento a dove guardi" dico e alzo lo sguardo.
"Attenta ragazzina. Potresti finire nei guai"
Morfeus.
Non ci parlo da prima del labirinto.
Non gli rispondo e vado verso camera mia.
"Evelyn perché non mi parli?" mi insegue.
"Io, tu, noi, è stato tutto un errore, non ti voglio vedere mai più"
"Manchi a Michael"
"Se gli manco mi verrebbe a parlare"
Non risponde e gli sbatto la porta in faccia.

Dopo cena, io e Apollo andiamo a casa sua.
"Allora mi dici qual'è il mio premio?"
"Tu verrai a una festa con me"
"Ma mi ci vedi me a una festa?"
"In realtà no"
"Mi aspettavo qualcos'altro"
"Tipo cosa?"
"Un bel paio di YSL"
"Che ne dici di vedere Scream che stamattina non lo abbiamo fatto?"
"Ovvio"
"Vuoi da bere?"
"Si"
"Ti va bene il vino?"
"Lo sai che ho tredici anni?"
"Fidati, bere aiuta con tutto"
"Anche a dimenticare qualcuno?"
"Chi vorresti dimenticare?"
"Tuo fratello, l'ho incontrato stasera prima di cena, non gli parlavo da prima del labirinto"
"Stavate insieme"
"No" rispondo di scatto.
"Però c'è stato qualcosa"
"Credo che a lui piacevo e qualche volta mi baciava. Tutto qui"
"Quindi non sei così santarellina come pensavo"
Guardiamo il film, senza bere.
Appena finisce, Apollo mi sveglia.
"Vuoi?" mi porge una sigaretta.
Questa volta non rifiuto.
Lui me l'accende e inspira il fumo che provoco.
Mi riaccompagna in camera.
"Buonanotte principessa" dice.
"Buonanotte Apollo"

War and WaterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora