INIZIO SECONDA PARTE
RINCONTRO UN DIO MOLTO SEXY
La mattina mi sveglio di malumore.
Ieri con Juliette abbiamo fatto le cinque ma almeno le valigie sono fatte.
Lei dorme ancora. È adorabile e gli scatto una foto.
Cerco di fare il più silenziosamente possibile ma lei si sveglia comunque.
"Buongiorno biancaneve" dico baciandola. Mi devo godere gli ultimi momenti con lei.
"Buongiorno persefoni mou" dice ed esita qualche secondo "Sei vergine?"
"Beh è ovvio, credo" dico confusa. C'è qualcosa sotto.
"Se non lo fossi me lo diresti?"
"Sei la mia migliore amica"
"Posso usare le tue cose?" chiede e annuisco.
Ci vestiamo e prepariamo in silenzio.
Accendo la tv e vedo l'orario. Sono le dodici e mezza. Al telegiornale si parla del misterioso cambiamento climatico di Creta e dei disastri che ha provocato.
Devo ammettere che per alcuni è colpa mia ma è divertente essere famosa.
Juliette esce dal bagno, con vestiti troppo grandi, e si sdraia accanto a me.
Appoggio la testa sulla sua spalla e lei mi stringe a se.
"Mi mancherai tanto" le dico sinceramente.
"Finalmente ci siamo incontrate e il destino ci vuole separare ancora" dice piangendo.
Spengo la televisione, dato che nessuna delle due la stava guardando, e penso a tutto quello che è successo da quando mi hanno rapito. Odio gli dei, Morfeus, tutto ma almeno mi hanno portata alla parte migliore di me.
"Perché mi hai chiesto se fossi vergine?"
"Girano voci su te e Morfeus, in piscina, nudi..."
"Mi stava insegnando a nuotare e non eravamo nudi"
"Di notte?"
"Ci siamo baciati, va bene?! Sei contenta ora che hai scoperto il grande segreto?"
"Evelyn quand'è che sei diventata così?" sta per scoppiare a piangere.
"Così come?" abbasso il tono della voce per farla calmare.
"Senza un cuore, sembra di parlare con un morto" sussurra "Cos'è successo nel labirinto da farti odiare tutti? Non dirmi nulla perché non ti credo"
"Juliette vai via" dico con voce tremante.
"Evelyn, ti prego"
"Vattene o ti ammazzo" la minaccio.
Se ne va senza dire nulla.
Sono sola.
Di nuovo.
Mi riporta indietro nel tempo, quando a quattro anni tenevo per mano Aaron e passeggiavamo nel cortile dell'orfanotrofio. Poi io l'ho ucciso per colpa di quella cazzo di empusa.
Qualcuno bussa alla mia porta, Lucian, il classico personaggio secondario che appare e scompare.
"Siamo arrivati. Ti serve aiuto con le valigie?" chiede.
Capisco a cosa si riferisce, annuisco e in un attimo i dieci scatoloni scompaiono.
"Che ore sono?" chiedo.
"Le tre e mezza ma ora dobbiamo andare"
Prendo la borsa e saluto la mia stanza per l'ultima volta, spero.Sono tutti scesi apparte me che vado lenta, la mia paura non è ancora passata.
Quando finalmente vedo gli altri che parlano tra di loro ma io non faccio parte di nessuno dei discorsi.
Mi guardo intorno e vedo una figura dai capelli ricci dorati e gli occhi verdi come quelli di Charlotte.
Si schiarisce la gola per attirare l'attenzione a se. Lo guardo negli occhi e noto che mi stava già guardando. Distolgo subito lo sguardo.
"Cari semidei" si ferma su di me "e Evelyn, è un piacere rivedervi sani e salvi"
"Dov'è mio padre?" chiedo.
"Si è ritirato. Non mi sono ancora presentato, io sono Apollo dio d-"
Lo interrompo "Dio del sole, delle arti, della musica e della medicina. Lo sappiamo"
"Vuoi tornare nel labirinto?" dice cercando di essere minaccioso ma il suo sguardo compiaciuto lo tradisce.
"Sinceramente non ci tengo grazie"
"Tanto non credo cambierebbe qualcosa. Sei una delle poche persone che è messa bene dopo essere uscita"
"Lo prenderò per un complimento"
"Lo è"
Ci sta provando con me? Non può essere. Perché un dio (tra l'altro superfigo) dovrebbe provarci con una ragazza che ha fallito pure sul nascere immortale.
Nessuno parla, cosa che mi mette ancora più a disagio.
Il mio cuore batte fortissimo e il viso è bollente. Sono rossa da capo a piedi.
"Non avete voglia di ritornare al campo? Andiamo. Signorina Miller le andrebbe di scambiare due parole?"
Mi avvicino e mi posiziono accanto a lui. Da vicino è ancora più bello.
"Di cosa mi devi parlare?"
"Voglio che tu segua lezioni private"
"E perché mai dovrei farlo?"
"Perché tu sei una dea anche se mortale. Sai io sono..."
"Stato immortale due volte, lo so"
"Sai anche perché?" chiede curioso.
"Una volta perché hai ucciso i ciclopi di Zeus e un'altra perché hai aiutato mio padre a togliere il potere a Zeus. Non ci siete riusciti purtroppo"
"Devo ammetto che mi stupisci principessa"
"Principessa?"
"È un soprannome" sorride. Mi mette un braccio intorno alla vita e mi avvicina a lui.
Giro la testa per vedere l'espressione di Morfeus. È geloso da morire e sta fissando la mano di Apollo.
"Apollo, che genere di lezioni seguirò?"
"Principalmente storia e combattimento"
"Faccio schifo in combattimento" mi lamento.
"Eppure hai ucciso Gea e sei uscita illesa mentalmente dal labirinto"
"Illesa mentalmente"
"Il labirinto è stato creato per uccidere le persone mentalmente non fisicamente"Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo al campo.
Tutti vengono salutati mentre io rimango in disparte con Apollo.
"Non vai a salutare i tuoi amici?" mi chiede.
"Non ho amici" rispondo.
Sorride "Ora ne hai uno"
"Un dio come amico, wow"
"Tienitelo stretto" dice.
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War and Water
FantasyEvelyn Miller è una ragazza di 13 anni che vive in un ospedale psichiatrico a New York fin da 6 anni. Il motivo? Dicevano che aveva dissanguato un suo compagno d'orfanotrofio e lei aveva dato la colpa a dei mostri. La sua vita non è tranquilla, è fi...