Ciao.
Mondo.
Ti scorderai di me.
Shatter me.15 anni prima della Scissione.
Nella notte del Solstizio d'Inverno nacque una bambina fae.
Era più piccola rispetto ai bambini umani, aveva le guancette arrossate, le orecchie appunta e degli splendidi occhi grigi come il cielo plumbeo.Era la seconda figlia di un Drago e la prima erede della regina Titania dei fae della Luce.
Quella notte del primo giorno d'inverno fuori infuriava una tempesta di neve, il vento soffiava indomito spezzando i rami degli alberi spogli e piegando sotto il suo volere le punte dei sempreverdi.
Gli sbuffi di vento erano agitati per il dolore che provava la loro sovrana al momento del parto.
Ma poi, quando un pianto cristallino si levò dalla casa, il vento cessò.La balia, dopo aver avvolto la neonata in una coperta, posò la piccola sul petto della madre e subito si attaccò al seno per nutrirsi di latte.
"È bellissima. Sei stata molto forte tesoro".
Si complimentò il Drago banciando prima le labbra della moglie e poi la testolina della neonata.Quella stessa notte la regina dei fae dell'Ombra bussò alla porta della casa.
Il piccolo Nat era già fra le braccia di Morfeo, il Drago era andato ad annunciare la notizia della nascita della sua figlia.
Titania aprí la porta."Maeve Buganvillea, che sorpresa vederti qui. Entra".
Le due regine si misero intorno al fuoco a bere un po' di tè all'ortica.
"Come sta Temistocle?".
La regina Maeve abbasso la testa, le lacrime che gli luccicavano intorno agli occhi viola scuro.
"Vuole dichiarare guerra ai Draghi, ma non so altro Titania. Con me non parla, non ho neanche il permesso di partecipare alle riunioni del Consiglio".Il fuoco crepitava e le scintille salivano per poi precipitare nelle fiamme, il fumo saliva nella cappa di roccia.
"Dovrebbe essere un tuo diritto in quanto regina assistere e interagire durante le riunioni"
"Appunto Titania, dovrebbe.
Noi femmine fae non abbiamo tutti i diritti dei maschi. Ci fanno chiudere la bocca, non ascoltano la nostra voce e non chiedono il nostro aiuto.
Io sono la regina consorte, non sono al pari di Temistocle. Spero che le cose cambino con Hades"
"Lo speriamo tutti".Continuarono a bere il tè in silenzio, i minuti si allungavano vuoti fra di loro.
La regina Maeve era vestita di tutto punto con un abito di seta viola e un bustino decorato da ametiste, un mantello nero sulle spalle che le era servito a celare i propri tratti.
Titania invece indossava un paio di pantaloni di pelle di daino, una tunica rossa bordeaux e uno scale caldo per coprire le spalle delicate.Le due regine si erano conosciute per caso, mentre Titania scappava verso un villaggio isolato di Melarkis e Maeve era rimasta bloccata su uno dei sette colli perché si era rotta una ruota della carrozza.
Titania l'aveva aiutata e le aveva offerto una sacca di pelle di cinghiale riempita di acqua calda per appoggiarla sopra il pancione di Maeve.
In seguito avevano scoperto di avere una cosa in comune, o per meglio dire una persona, la falsa sovrana Mab.Un pianto frantumò il silenzio e Titania prese in collo sua figlia e l'avvicinò al fuoco.
Il lamentò cesso e dei riccioli di vento avvolsero la piccola coperta da un vestitino viola, gli occhioni grigi incontrarono quelli viola di Maeve ed entrambe sorrisero.
"Lei Pasifae. Mia figlia"
"Titania è una fae. Lo sai cosa significa, vero?".
La regina annuì e si strinse al petto la bambina.
"Mab la cercerà per ucciderla".
Titania sapeva che destino attendeva la figlia, ma la cullò cantando una ninna nanna e si dimenticò per un attimo il futuro tetro.Pasifae.
Quando mi sveglio Hades è seduto sul trono di LapisDraco, indossa una vestaglia nera slacciata sul petto e mi guarda con uno sguardo famelico negli occhi.
"Buonanotte piccola arciere".
Mi metto a sedere sul tavolo di marmo.
"Che ore sono?". Chiedo.
Dalle vetrate si vede il cielo nero ornato di stelle, la luna è coperta dalle nuvole.
"Credo le 3 di notte. Andiamo a dormire nel nostro letto?".
Domanda.
Scuoto la testa.
È arrivato il momento di dirglielo.Scendo la tavolo, i piedi nudi toccano il pavimento freddo ed io rabbrividisco.
Abbasso le manie lascio scoperto il seno, i suoi occhi viola scuro mi lasciano una scia ardente mentre scendono languidi sul mio corpo e poi ritornano a guardarmi il viso.
Mi siedo su di lui a cavalcioni, gli passo una mano nei riccioli scuri e con l'altra gli accarezzo il volto, lui mi stringe le cosce.
Poi reclina la testa e prende un capezzolo fra le labbra.
Lo succhia, lo bacia, lo sfiora con i denti ed io gemo di piacere."Hades, ti devo dire una cosa"
"Mmh".
Si stacca dal mio seno e mi bacia, mi sembra di cadere nel vuoto ed atterrare sulle nuvole, le sue labbra sono calde e morbide ed io non ho mai provato niente di simile in vita mia.
È più della semplice passione, più della lussuria è persino più dell'amore.
Non hanno ancora inventato parole per descrivere questa emozioni.Mi stacco dal bacio e lo guardo negli occhi, gli accarezzo la mandibola con il pollice.
"Hades, sono incinta".Hades mi guarda, sembra sorpreso.
Mi porto una mano sul grembo e rimango immobile.
Cosa sta pensando?
È felice come me o...E poi sorride.
Un sorriso sincero che raramente compare sulle sue labbra.
"S-sei davvero incinta? Cioè hai il mio bambino dentro di te?"
"Si Hades. L'ho scoperto qualche giorno fa, ho vomitato davanti a Liam".
Mi stringe fra le sue braccia e poi mi bacia.
Piega la testa, i riccioli gli ricadono sulle guance e bacia la mia pancia poco sotto l'ombelico.
"Nostra figlia" sussurra.
"O figlio".Rimaniamo per minuti interi così, Hades con la testa appoggiata sul mio grembo ed io gli accarezzo i riccioli e condividiamo la nostra gioia più grande.
La gioia di diventare genitori.
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Fae Heart: il triumvirato ardente vol 2
Fantasy"E combatterò fino alla fine, con i denti e con il sangue, per far si che il nostro sia un vero lieto fine" Hades Darling è determinato a ritrovare la sua sposa e il loro bambino, è pronto a bruciare il mondo pur di ritrovarli. Pasifae Dunnà è stata...