Fae Heart: il triumvirato ardente vol 2

Capitolo 7

Il motivo per cui doveva continuare a cancellare i loro ricordi 
era perché non importava quante volte resettasse la storia o rifacesse le introduzioni:
Aaron
si innamorava sempre di lei.
Ogni
volta.
Shatter me series. 💚💜💍
(To you who madre me fall in love again and again)

Pasyfae

Sono rimasta sveglia a pensare alla leggenda di Arcady per metà notte, l'altra metà ho sognato la tragedia.
Ma questa volta colei che veniva uccisa dal popolo ero io e colui che si toglieva la vita era Hades.

Riprendiamo il nostro percorso.
Viaggiano per circa una settimana, fermandosi una sola volta in un piccolo villaggio.
Nella faretra mi è rimasta soltanto una freccia.
Una l'ho persa nel bosco,  due si sono spezzate le aste e ad una si sono staccate le alette, quindi è inusabile.

"Vi va di parlare? Questo silenzio pesante mi inquieta".
Dice Nat ad un certo punto della giornata.
Oggi c'è un caldo afoso, il sole ha raggiunto il suo picco e i suoi raggi ci colpiscono anche se siamo sotto le chiome degli alberi della foresta.
Manca pochissimo al confine.

"E di cosa vuoi parlare?".
Gli chiede sarcastico lo Sconosciuto.
Si è rimesso il cappuccio e non so come fa a non morire di caldo.
Io mi sono arrotolata le maniche e i pantaloni fino ai polpacci e ho legato i capelli.
E sto ancora sudando

"Hai fratelli?".
Domanda Nat al fae che scuote la testa.
"Cugini?"
"No"
"E i tuoi genitori come sono?"
"Morti. In teoria"
"Come in teoria?". Chiedo e mi volto verso di lui.
Fa spallucce.
"È una storia lunga"
"Di tempo ne abbiamo a iosa".
Commenta mio fratello.
"Ma è meglio se impieghiamo questo tempo a camminare a bocca chiusa per non sprecare fiato, invece di sentire altre tragedie".
Sbotto.
Si zittiscono.
Oh dei, finalmente!.

Mi passo il palmo sulla fronte e mi asciugò il sudore, però sento che ho la pelle gelida.
Penso ancora a quel dannato incubo.
'Calmati Pasy, non succederà niente.
Tu tornerai da Hades e vivrete felici e contenti'.
O almeno, felici e contenti con la possibilità che scoppi una rivoluzione, con la minaccia di Mab e con un paese confinante che si è rivelato un nemico.

E comunque io avevo smesso di credere nel felici e contenti il giorno in cui ho impugnato per la prima volta un arco e ucciso un cerbiatto.
Però, da quando ho incontrato Hades nel mio villaggio e dopo le nostre prime discussioni che si sono tramutate in un sentimento meraviglioso, ho ricominciato a credere anch'io nel vero lieto fine.
E combatterò fino alla fine, con i denti e con il sangue, per far si che il nostro sia un vero lieto fine.
Per Hades, perché ha bisogno di qualcuno che lo ami.
Per me stessa, perché finalmente mi merito il suo amore.
E per questo nostro bambino.

"Vabbè, comunque tu hai...".
Nat non finisce la frase perché un'asta si conficca nell'albero a pochi centimetri dal suo collo.
Mi guarda, guardo lo Sconosciuto e lui guarda nella direzione da cui è arrivata l'arma.
"Beh, non me lo aspettavo"
"Chetati, Nethaniel".
Gli bisbigliamo io e lo Sconosciuto.

Dalla direzione da cui è partita l'asta si vedono solo gli arbusto falciati dalla potenza dell'arma.
Incocco la freccia e giro la padelletta di pelle sulle dita indice, medio e anulare.
Mi avvicino all'asta.
È fatta di frassino, la punta di ferro è nuova e sulla fine dell'asta sono attaccati tre rami corti di bougainvillea.
È il simbolo di Mab.

Il terreno trema e con le orecchie appunta io e lo Sconosciuto riusciamo a sentire il battere degli zoccoli sul terreno e lo sferragliare del ferro.
Circa 600 soldati.
I soldati di Mab.
Cercano me.
"Scappiamo".
Grido e i miei due compagni di viaggio mi seguono.

Corriamo a rompicollo verso il confine con Melarkis.
Dietro di noi lo scalpiccio degli zoccoli aumenta, si sono lanciati a un bel galoppo sostenuto per braccarci.
"Dai, più veloci!".
Cerco di motivarci, soprattutto mio fratello che sta perdendo terreno.
I nostri inseguitori ormai sono dietro a noi quando usciamo dal bosco, il confine è davanti a noi segnato da un albero di Melegrane.
Una volta varcato il confine saremo salvi, loro non possono entrare armati dentro il regno senza dichiarare guerra.
Quindi in teoria non varcheranno il confine.
Almeno che l'obbiettivo di Mab sia proprio la guerra.

Lo Sconosciuto volta la testa e guarda dietro di noi.
"Un cavaliere si è staccato dal gruppo, è Hannibal, il guerriero più potente di Mab".
Mi dice mentre corriamo sotto il sole cocente.
Ho il fiatone, il sudore che mi cola lungo la schiena, un po' di dolore alla milza e il bambino che preme sulla vescica.
Ma proprio oggi doveva iniziare a scalciare?!.

Sento lo scalpiccio degli zoccoli dietro di noi, sulla mia scia, il confine mi sembra fin troppo lontano.
Ho un'idea.
Un'idea stupida.
Mi fermo.
"Ma che cazzo fai?".
Grida lo Sconosciuto mentre mi supera e volta la testa verso di me.
Mi supera anche mio fratello.
"Corri Pasy! Non è il momento di fare l'eroina!"
"Andate e varcare il confine, a lui ci penso io"
"Ma che sorella ti è capitata?!".

Li lascio perdere, l'importante è che scappino e lo possono fare sia parlando sia stando muti sia offendendomi.
Hannibal è a pochi metri da me.
Gli occhi gli si riducano a due fissure mentre allenta le briglie al cavallo e già lo vedo pregusta la vittoria.
Non permetterò che vinca.

Faccio un profondo respiro e mi isolo dal mondo esterno.
Sento solo il mio cuore e il arco.
Tendo la corda, i flettenti si incurvano, mi porto le dita ai contatti.
Miro.
Contrasto e inizio l'azione.
Il gomito si abbassa insieme alla scapola e lascio che la corda mi scivoli dalle dita.
Ha ancora la falsa speranza di vittoria negli occhi quando la mia freccia gli perfora la gola.
Il suo corpo cade inerme a terra ed io mi volto e supero il confine con gli ultimi sforzi.

Ritorno a respirare e mi appoggio contro il tronco del melograno, chiudo gli occhi.

Spazio autrice.
Buonasera cari lettori e lettrici, come state?
Come vi sembra per ora la storia?
Spero vi piaccia.
Grazie per tutto il supporto che mi date.