Capitolo 14

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Hai il sapore del paradiso ma mi fai bruciare come l'inferno.
Ti aspetto a Central Park.



Hades.

"Quindi ci sono novità? Hai scoperto chi è il Traditore?".
Domando a Finvarra.

Siamo nel mio ufficio privato.
Devo occuparmi delle scartoffie che riguardano i commerci e gli approvvigionamenti del regno.
Voleva occuparsene Pasy, ma io e Liam siamo riusciti a convincerla a riposarsi un po' dopo il lungo viaggio che ha fatto.
Inoltre aveva anche bisogno di riprendersi dalla notizia della morte di Connal, l'ha presa molto male quando io, Finvarra ed Eduard glielo abbiamo riferito.
Le sono stato accanto, l'ho abbracciato e ho accolto il suo dolore come fosse mio.
Ma adesso ha bisogno di un po' di tempo da sola, per riordinare le idee e le emozioni.
Non le piace mettere a nudo i suoi sentimenti, e la capisco.


"Io ed Eduard abbiamo tenuto d'occhio tutti. Con la massima discrezione, ovviamente".
Discrezione, come no!.
Eduard ieri ha urtato un mobile facendo cadere un vaso di mia madre mentre spiava un barone.
Oggi invece io, Liam e lo Sconosciuto abbiamo sentito ogni singolo passo che Finvarra faceva mentre pedinava un duca, visto che ad ogni movimento urlava praticamente i suoi sospetti.
Mi sa che abbiamo due concetti diversi della discrezione.


"E...".
Lo esorto a parlare lasciando cadere sulla scrivania un foglio di pergamena.
"E ho notato che il visconte, durante le settimane in cui la regina è stata assente, ha compiuto molti viaggi fuori dai confini di Melarkis"
"Quindi potrebbe essere lui il Traditore"
"Potrebbe maestà".


In effetti mi è sempre risultata strana l'idea che il visconte Ferrars sia passato dall'essere il lecca culo di mio padre a giurare fedeltà a me e Pasy.
Ci dev'essere qualcosa sotto.
Non si cambia idea dall'oggi al domani come ha fatto Ferrars.
Passo un dito lungo il bordo della scrivania e fisso i fogli sparpagliati sul ripiano.


"Altri sospettati?".
Domando infine.
"No maestà. Però...".
La guardia esita ma poi scuote la testa, fa un piccolo inchino e poi volta le spalle per uscire.
"Fermo lì".
Pronuncio con voce gelida e autoritaria.
Odio quando qualcosa viene taciuto.
Odio i discorsi non finiti, parole che rimangono taciute nel silenzio
"Cosa mi volevi dire Finvarra?".
Si volta e inizia a contorcersi le mani.
Noto la lieve patina di sudore sulla fronte e il battito accelerato.
Ha paura.
"Volevo dirvi che...ho trovato questo nella vecchia stanza della regina".
Mi mostra un pugnale che teneva nascosto dietro il mantello.
Lo poggia sulla scrivania.
"E ho trovato anche questa lettera, mio re".


La lettera è la conferma dei dubbi che mi sono sorti quando ho visto il pugnale.
Pasifae voleva uccidermi.
O forse, vuole ancora.




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Hades.

Piango.
Una lacrima mi solca la guancia, poi viene seguita dalle sue sorelle.
Scendono dallo zigomo, mi bagnano le labbra screpolate e proseguono lungo il collo.
Il paesaggio ombroso del lago e delle nuvole grigie viene appannato dalle lacrime salate.
Non so quando è stata l'ultima volta che ho pianto.

Certo, il mio cuore ha sempre patito e versato oceani di lacrime color sangue, ma i miei occhi non avevano mai sentito davvero la potenza del pianto.


Sento il battito di zoccoli sul terreno, mentre il mio cuore non batte più.
Ma non è per colpa di una muraglia o di una protezione.
È semplicemente spaccato.
Spezzato.
Frantumato.
Tradito.



L'aria si sposta e mi scompiglia i capelli e fa ondeggiare quelli lucenti e setosi di Pasifae quando mi si siede accanto.
Gli occhi traditori non possono far altro che interrompere il flusso di lacrime e ammirarla.
Indossa un abito di seta nera che le fascia le curve del suo meraviglioso corpo, le spalle delicate sono coperte da un mantello grigio fumo e fra i capelli c'è un fiocco viola scuro.
"Si sta avvicinando una tempesta".
Commenta osservando i nuvoloni sopra le nostre teste.


Lo sa che io so?.
'A te non deve importare quel che voleva fare'. Si lamenta il mio sanguinante cuore.
Deglutisco e mi concentro sul lago.



"Hai portato con te il pugnale?".
Le chiedo.
Vorrei che suonasse come una frecciatina, ma in realtà la mia voce esce traballante e spezzata.
Ho quasi paura della risposta.
Perché ogni sua parola potrebbe spezzarli per sempre il cuore.
"No, Hades".


Rimaniamo ancora in silenzio mentre un lampo cala in lontananza e il vento si gonfia.
Vedo con la coda dell'occhio che Pasy rabbrividisce e si tocca la pancia, così mi avvicino e la stringo nel mio mantello.


"Ero pronta ad usarlo, sai".
Dice, ma anche la sua voce sembra spezzata ed io, stupido fino in fondo, non voglio che si senta come mi sento io.
"Ti avrei ucciso e sarei morta subito dopo visto che tutti i fae sono fedeli a te.
Ti avrei piantato un pugnale nel cuore che ho mancato con la freccia pur di liberare i Draghi.
Però alla fine non l'ho fatto"
"Che peccato".
Commento sarcastico.


"No, un peccato sarebbe stato vivere senza di te.
Perché io Hades ti amo".
Si alza in piedi e si mette di fronte a me.
I capelli le finiscono sul candido viso e il mantello grigio viene gonfiato dal vento.
"Ti amo davvero, Hades".
Ti prego Pasy, non ferire ulteriormente il mio povero cuore, non reggerebbe.
"Ho iniziato ad amarti piano piano e poi questo sentimento contorto e tenebroso, doloroso e meraviglioso mi è crollato addosso come una valanga, come fuoco.
Ed io mi sono lasciata trascinare giù e sai perché?".
Scuoto la testa.
Cazzo quanto la amo questa donna!.
"Mi sono lasciata annegare e bruciare viva perché ti amo.
IO TI AMO, HADES DARLING".
Grida al cielo.
Reclina la testa e lo grida ancora.


Non so se si vuole far fulminare dagli dèi per averli disturbati, ma è stupendo che qualcuno non abbia paura di urlare al mondo intero che mi ama.
Annuncia il nostro amore senza paura delle conseguenze, senza paura degli dèi stessi, e credo che questa sia la cosa a cui ognuno dovrebbe aspirare.


Mi alzo e la faccio chetare con un bacio.
Appoggio la fonte alla sua e le prendo il viso fra le mani.
"Se ora ti spoglio, proprio qui nell'erba e facciamo l'amore, poi mi pugnalerai?"
"No, Hades, non ti pugnalerò"
"Uh, peccato, suonava così allettante  piccola arciere".
Bisbiglio mentre inizio a slacciare i lacci del corsetto.
"Beh, se proprio vuoi il pugnale giace ancora sulla tua scrivania"
"Oh, piccola arciere, mi farai bruciare più te che gli inferi".






Fae Heart: il triumvirato ardente vol 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora