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Daphne Clifford

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Daphne Clifford

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Dormire nel letto e nella camera in cui era cresciuta le dava sempre un mix di emozioni diverse. Da un lato, le piaceva stare di nuovo nel posto che le era sempre appartenuto, immersa negli oggetti che aveva conservato per anni, nei ricordi di una adolescenza intera. Era stato il suo posto sicuro, dove poteva essere sé stessa, dove tutti i problemi restavano fuori. Dall'altro lato, stava pur sempre nella casa che aveva odiato, che le provocava così tanta angoscia.

Comunque quella volta era diversa. I suoi sarebbero rientrati verso ora di pranzo, anche se non aveva neanche idea di dove fossero stati negli scorsi giorni. Ad essere proprio sincera, non le importava molto. Conoscendoli erano stati fuori per un viaggio di lavoro, e forse era anche meglio così.

Le piaceva quando aveva casa libera. Non perché dovesse fare chissà cosa o far venire chissà chi. Solo, poteva passare del tempo in pace. E soprattutto poteva stare con Martha.

Sua madre non amava che lei passasse troppo tempo con le colf e le donne di servizio. Il motivo le era sempre stato sconosciuto, e sinceramente non riusciva a trovarne uno sensato. Era come se non volesse che si mischiasse con gente di rango diverso dal suo.

A lei non era mai importato molto. Martha l'aveva cresciuta e si era presa cura di lei, di Conrad ed anche di Alexander. L'aveva consolata quando aveva pianto per amore la prima volta, quando faceva gli incubi, l'aveva aiutata a fare i compiti, le preparava pasti caldi quando aveva fame, l'abbracciava quando stava male. Ad essere sinceri, rappresentava l'amore materno che Jane non riusciva a darle.

Era stata talmente abituata a crescere con le donne di servizio che non riusciva a vedere quella sottilissima differenza che c'era tra loro. Quella che sua madre sottolineava ogni volta ne aveva l'opportunità: la classe sociale.

La mattina della partenza, Daphne aveva avuto la dolce idea di cucinare insieme, così che potesse mostrarle i suoi miglioramenti in cucina. Ora che viveva senza persone che l'aiutassero in casa, si era dovuta imboccare le maniche ed imparare almeno le basi per sfamarsi. Fino a pochi mesi prima non aveva neanche toccato uno scolapasta, quindi sarebbe stato motivo di orgoglio mostrare a Martha quanto era cresciuta.

Così, le due si ritrovarono sedute vicino all'enorme isola di legno della cucina, in attesa che i biscotti di Daphne si raffreddassero per assaggiarli.

«Quando ritornerà qui?» domandò la donna, versandole del té caldo in una tazza di porcellana.

«Non presto.»

Era venuta in Inghilterra assieme a Lando, il lunedì dopo il Gran Premio. Lui avrebbe passato due giorni intensi tra il Technology Center e la sua famiglia. Voleva festeggiare con quei parenti che non avrebbero potuto raggiungerlo a Monte Carlo o in giro per i weekend di gara, così come voleva riprendere in mano un po' di contatto con la madre e le sorelle. Due giorni di intimità e festeggiamenti.

ANOTHER LOVE | LANDO NORRISDove le storie prendono vita. Scoprilo ora