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Siamo due naufraghi in una tempesta,
tu, luce che cerca la luna,
ed io, girasole che t'attende,
inchiodato alla terra, volto verso te,
che segui un cielo che non è il mio.

Il vento m'inarca,
come un albero stanco,
ma ogni giorno rinasco per guardarti.

Tu, che ti perdi tra nubi e silenzi,
inseguendo l'ombra di un astro lontano.

Sei il vento che mi sfiora e scappa,
mentre io resto fermo,
come un faro spento,
senza più mare a cui indicare la via.
Mi piego ma non cado,
le mie radici affondano,
mentre tu voli via,
sogno di luce bianca.

Sei la notte,
io il giorno che si spegne,
quando volgi il tuo sguardo a lei,
la luna che ti chiama con un canto muto,
mentre io resto qui,
nel crepuscolo,
attendendo l'alba che ancora non arriva.

Sono il tuo riflesso quando ti fermi,
girasole che non può inseguirti,
ma si curva,
come un arco che non scocca frecce,
sotto il peso dell'attesa,
mentre tu danzi tra ombre d'argento.

Eppure, anche se corri lontano,
io ti seguirò,
come la terra segue il sole,
anche quando lui si dimentica di guardarla.

Lo scrivo che è più facile (Poesie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora