Verso la fine

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Inadeguato per una vita
che ormai non vivo più,

inadeguato in un corpo
che non mi appartiene,
ma che si è appiccicato a me,
come pelle che brucia.

Sento il peso alla caviglia
trascinarmi sempre più giù,
lentamente,
in un abbraccio che l'oceano
stringe con dolcezza.

L’acqua è fredda, ma familiare.
Mi avvolge, silenziosa,
come un'amica
che sta per partire.

Non c’è panico, non c’è lotta.
Sono nel mio posto sicuro,
tra la quiete blu e le onde
ed i raggi del sole che danzano tra esse.

Eppure, ogni metro che scendo
accende una paura,
nascosta sotto la calma.

L’aria mi sfugge dalle labbra,
e so che presto dovrò cedere.

La sento, l’acqua, insinuarsi piano,
riempiendo i miei polmoni.
Mi invade con delicatezza,
portandomi sempre più in fondo.

Ed eccomi, in quel silenzio pesante
sempre più vicino all'ultimo,
inutile, respiro.

Lo scrivo che è più facile (Poesie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora