Come una nave

6 0 0
                                    

Sprofondo, lieve e lento,
come una nave che prende acqua,
senza tempesta, senza rumore,
un silenzio che scava e spezza.

Vorrei un abbraccio,
vorrei qualcuno vicino,
qualcosa che mi tenga su,
ma l’ancora è spezzata,
la catena ormai non tiene,
non è più come prima,
mi accorgo che il peso mi trascina giù.

Scusa, se non so riparare,
se questa nave imbarca il buio,
se ogni cucitura che provo a stringere
si sfila, si allarga, si slaccia ancora.

Vorrei tornare indietro,
con la certezza che il nostro legno regga,
a sentire il vento fra i capelli,
a guardare i raggi del sole sulle onde.

Ma ora l'acqua sale piano,
e resto qui, immerso,
colpa mia, questo affondare.

Forse è tardi, forse c'è un fondo,
e il mare tace, e ci inghiotte entrambi.
Chiedo scusa,
mentre il buio sale e mi copre.
Chiedo scusa,
mentre mi domando
perché non tornare a un tempo,
quando era bello,
una barca sicura,
costruita insieme.

Lo scrivo che è più facile (Poesie)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora