9-Reality

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It's written in our story
it's written on the walls
This is our call, we rise and we fall
Dancing in the moonlight,
don't we have it all?
(Reality- Lost Frequencies)

Quella mattina pioveva e quel cielo azzurro che tanto amavo si era tinto di un grigio chiaro che non mi ispirava. Paul aveva deciso di accompagnarci alla scuola di Bella e Sam ci sarebbe passato a prendere fra una manciata di minuti.
Aspettai con Jacob davanti l'entrata per circa dieci minuti e ad un certo punto una volvo argentata entrò e si parcheggiò.
Passò qualche secondo prima di vedere con i miei occhi il famoso Edward scendere dalla macchina e successivamente Bella,  che rimase sorpresa vedendoci li. Come biasimarla, Jacob non lo sentiva dai giorni della mia trasformazione e anche io ero sparita per un po nei suoi confronti, le faccende del branco mi avevano riempito le giornate.
<<Charlie ha detto che sei partita>> disse subito Jacob ignorando il ragazzo accanto a Bella,
<<Si. Perché siete qui?>> chiese lei
<<Vuole controllare che tu sia ancora umana>> disse Edward per poi spostare lo sguardo su di me, sembrava turbato dalla mia presenza più di quella di Jacob.
<<Siamo venuti ad avvisare in realtà>> dissi io guardando il ragazzo nei suoi occhi color ambra,
<<Se sconfinate un'altra volta nel nostro territorio->>
<<Aspetta cosa?>> disse subito Bella interrompendo le parole di Jake. Lei non sapeva e questo rendeva la situazione più complicata. I maschi e i loro segreti, chi li avrebbe mai capiti.
<<Andatevene>> disse Edward,
<<Non sa niente?>> disse Jake incredulo. Edward si parò davanti la faccia di Jacob e questo infastidì anche me.
<<Sapere cosa>> insistette Bella, era giusto che sapesse.
<<Fra Emmett e Paul c'è stato un fraintendimento, tutto qui>> disse Edward innescando la mia rabbia
<<Dovrebbe sapere visto che la rossa è lei che vuole>> Bella mi guardò e quasi si strozzò con il respiro,
<<Victoria? La visione di Alice>> annuii prima di assistere al battibecco tra lei e il suo fidanzato. Lui voleva proteggerla e lo capivo ma le aveva mentito e questo modo di fare non lo appoggiavo. Non compresi cosa intendessero con visione di Alice ma sorvolai su ciò in quel momento.
Vidi la macchina di Sam fuori il cancello e lo feci notare anche a Jake. Io mi incamminai e sentii anche Bella seguirmi insieme a Jacob.
Saliti in macchina salutai Sam, Bella si accomodò affianco a me. Sentivo che mi stesse guardando.
<<Come mai sei venuta anche tu?>>
<<Anche io adesso sono parte del branco>> le dissi, lei comprese e da quel momento scese un imbarazzante silenzio rotto solamente dal tamburellare di Sam sul volante.
<<Guarda chi si rivede>> disse Jared una volta scesi dalla macchina. Stavano uscendo dalla casa e Paul venne subito a darmi un bacio. Cosa che non passò inosservata alla ragazza che mi mandò uno sguardo curioso al quale risposi con una semplice alzata di spalle accompagnata da un sorriso.
<<Quil anche tu?>> sorrisi orgogliosa al mio amico che annuì.
<<Si mi sono aggiunto anche io>>
<<Felice di vederti Bella! Finalmente una pausa dal monologo interiore di Jacob>> disse Embry ridendo
<<Se Bella chiamasse?>> Paul diede una pacca sulla spalla a Jacob,
<<Se Bella non chiamasse?>>
<<Forse dovrei chiamare Bella>>
<<Forse dovrei chiamare Bella e riattaccare!>> i ragazzi presero in giro Jacob mentre io ridevo appoggiata al fianco di Paul mentre tenevo la sua mano fra le mie.
In quel momento uscì anche Leah e dopo una sua pessima presentazione se ne andò via lasciandoci con dell'amaro in bocca.
<<Simpatica no?>> disse Jacob,
<<Lasciala stare>> mi allontanai per seguirla.
Sentii gli altri trasformarsi ma io volevo una conversazione privata tra donne, quindi quando la trovai sulla spiaggia mi sedetti accanto a lei che era tornata umana.
<<Non posso capire ciò che provi ma questo non ti porterà a niente. Facendoti odiare non risolverai questi problemi>>
<<Come puoi capire, tu hai Paul>>
<<Si ma questo non cambia. Perché non accetti la fase?>>
<<Perché mi sta tenendo appigliata a lui>>
<<Lo sai che si odia per come sono andate le cose ma questo era destino, arriverà anche per te>> lei scosse la testa,
<<Io volevo solo una famiglia felice e una vita tranquilla>>
<<Puoi ancora averla>> lei negò con la testa sentendo le lacrime agli occhi,
<<Non ti sei resa conto del fatto che il ciclo si è bloccato con la trasformazione?>> spalancai gli occhi a quell'informazione. Non ci avevo fatto caso ma questo mi mise un dubbio.
<<Non so dirti se ciò conferma le nostre preoccupazioni ma la fase ci blocca in questo stato, forse quando smetteremo di trasformarci ritornerà possibile>> lei annui non troppo convinta e sinceramente nemmeno io lo ero.
Un altro peso che mi sarei portata, se non avessi potuto avere figli?
Al momento c'erano cose che mi spaventavano di più e la rossa era in cima alla lista. Ogni volta che mi concentravo sulla natura intorno a me sentivo come se essa percepisse il pericolo e cercasse di avvisarmi.
In spiaggia ci raggiunsero gli altri, avevano portato una palla. Entrambe ci alzammo per andare a giocare con loro e distrarre le nostre menti da problemi che non avrebbero capito.

Turning Page//Paul LahoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora