10- What was I made for?

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I don't know how to feel
But I wanna try
I don't know how to feel
But someday I might...

( What was I made for?- Billlie Eilish)

Quel giorno a pranzo ero a casa di Jake e stavamo mangiando tutti insieme. Billy conversava con mia zia e mia madre riguardo la panetteria di quest'ultima mentre io e Jake stavamo chiacchierando su cose scolastiche e sul casino che aveva combinato con Bella. Non ci aveva parlato per niente gli ultimi giorni ma era deciso ad andare alla sua festa del diploma alla quale anche io ero stata invitata ma era ostinato a venire anche lui, voleva scusarsi per quello che aveva fatto, secondo me forse era un po presto, comprendevo che Bella avesse bisogno di sbollire un po. La televisione era ferma sul telegiornale ma nessuno di noi gli stava prestando veramente attenzione fino a quando il mio udito non venne scosso da alcune parole.

Una serie di omicidi sta sconvolgendo la popolazione di Seattle. Si presume una gang spietata o un serial killer instancabile. Più tardi daremo maggiori informazioni.

Un leggero battere delle tempie mi riportò alla mente il viso di quel ragazzo, il vampiro della mia visione...
<<Kaya tutto bene?>> annuii tornando a mangiare quando passarono all'annuncio successivo. Avevo delle domande ma sapevo che ne il branco ne il consiglio poteva darmi le risposte.
Decisi che quella sera ne avrei approfittato per parlare con il signor Cullen. Se gli omicidi fossero legati a un vampiro lui e la sua famiglia sicuramente se ne sarebbero accorti.
<<Io vado con Embry, Seth e Quil giù alla spiaggia, vieni anche tu?>> annuii e andai di sopra a prendere una borsa dove infilai un telo e il telefono. Mandai un messaggio a Paul spiegandogli che quella sera non ci saremmo potuti vedere dopo la sua pattuglia pomeridiana per i miei impegni ma non gli comunicai la mia intenzione di confrontarmi con il dottore, sapevo quanto sarebbe stato contrario, in realtà era anche titubante a lasciarmi andare alla festa.
Lo capivo ma non avrei lasciato che queste mi frenasse nelle mie amicizie o nella mia libertà. Avevamo solo bisogno di arrivare ad un equilibrio.

La spiaggia era deserta e i ragazzi avevano giocato come bambini facendo in fretta a stancarsi perciò io mi feci accompagnare a casa così da prepararmi con calma.
Il mio armadio non comprendeva grandi abiti eleganti, avevo quelle poche scelte che mi stavano bene. Ne presi uno marrone scuro, corto e con lo scollo squadrato. Presi uno stivaletto beige di mia zia che si abbinava a un giacchetto dello stesso colore che avevo.
<<Kaya! Jake è arrivato>> mi chiamò mia madre dal piano inferiore, aveva capito che poteva anche non urlare, con l'udito sviluppato l'avrei comunque sentita e questo le risparmiava lo sforzo delle corde vocali.
<<Eccomi>> lo raggiunsi e iniziammo a incamminarci verso la casa dei Cullen. Jake ed Embry indossavano una maglia nera con pantaloni scuri mentre Quil ne aveva messa una blu con un jeans.
<<Secondo te non si arrabbierà per la nostra presenza?>> chiese Quil
<<Lei forse no, ma il suo fidanzato e gli altri suoi familiari quasi sicuramente si>> ammisi sincera. Alla fine era casa loro e anche se la festa era per i diplomati e Bella era tra essi, sapevamo che a parte la mia presenza non si aspettavano gli altri. Anzi forse pensavano non sarei andata nemmeno io, soprattutto se da sola.

Rimasi piacevolmente sorpresa dalla portata della casa, moderna e piena di finestre. Di certo non me l'aspettavo così però era bella, anche se non rispecchiava a pieno i miei gusti.
Entrammo vedendo la marea di persone presenti, mi chiesi come facessero a stare in mezzo a tutta quella gente controllando i loro impulsi Certo, sapevo della loro dieta ma non avendo mai condiviso tempo con loro mi faceva strano pensarli in modo diverso..
Seguii l'odore di Bella in testa agli altri tre e la individuai al piano superiore vicino le scale.
<<Che ci fate qui?>> chiese soprattutto verso Jake
<<Ci hai invitato se ricordo bene>> disse lui, lo guardai cercando di frenare le sue risposte, alla fine era in torto.
<<Il mio gancio destro non era abbastanza chiaro? Era un modo per ritirare l'invito. Almeno per te>> disse per poi sorridermi
<<Senti Bella ti chiedo scusa. Per il bacio e per le sue conseguenze...>> non riuscii a seguire le parole di Jake. Il mal di testa stava iniziando a farsi sentire e sapevo cosa indicava.
<<Kaya stai bene?>> mi chiese Embry venendo al mio fianco. Le sue parole furono ovattate dalle immagini che invasero la mia mente: Vampiri, tanti vampiri. Avevano occhi rossi scarlatti, da brivido.... e si passavano una camicetta, la stessa che vidi in mano a quel vampiro. La camicetta di Bella, il loro obiettivo.

Turning Page//Paul LahoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora