5-Lie

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I am here, the same person i was before,
but an overgrown lie
is trying to swallow me whole
(Lie-Jimin)

Paul mi riaccompagnò a casa e fui più o meno costretta a presentarlo alla mamma che ci stava spiando dalla finestra e poi pensò bene di uscire fuori e aspettarmi sulla porta. Lei reagì molto bene quando lui le disse che avevamo iniziato a frequentarci, o così era stato deciso poco prima.
Ovviamente era la prima volta che le presentavo un ragazzo e questo la rese felice come una pasqua. Quella ad avere la reazione più esagerata fu mia zia che stravedeva per lui ed era così contenta che stessi frequentando un così bravo ragazzo che aiutava così spesso nella riserva.

La fase di Quil si stava sviluppando in modo molto più lento del previsto e per evitare inconvenienti cercavo di limitare i contatti con gli altri durante le lezioni, anche se vedevo che Paul ne fosse infastidito. Quil era rimasto molto male del comportamento di Jacob e dovetti fermarlo dall'andarci a discutere molto spesso.
La mattina passava sotto casa mia e facevamo il tragitto fino a scuola insieme. Qualche volta il pomeriggio o veniva a casa mia o passavamo il pomeriggio da Emily, così lui si occupava degli affari del branco mentre io studiavo con Kim. Con quest'ultima e con Emily il rapporto si era solidificato, forse proprio perché vivevamo la stessa situazione. Dovevo ancora abituarmi a vedere Paul in forma di lupo ma pensavo fosse meraviglioso soprattutto il manto grigio scuro con sfumature bianche.
Un pomeriggio avevo appena finito la mia lezione di arte pomeridiana e avevo finalmente terminato il dipinto della scogliera e della donna. All'uscita di scuola trovai Quil aspettarmi con un sacchetto in mano. Aveva preso qualcosa dal forno di mamma, riconoscevo le buste lilla.
<<Eccoti! Dai andiamo! Mi sono fatto fare due panini con prosciutto così possiamo mangiare qualcosa e studiare come avevamo deciso>> mi disse lui dandomi una leggera spinta con la spalla,
<<Pensavo mi aspettassi direttamente a casa però grazie almeno non devo fare la strada da sola>>
Chiacchierammo del più e del meno e cercai di tranquillizzare Quil sulla situazione di Jacob e Embry.
<<Non voglio più avere a che fare con nessuno dei due>>
<<Quil secondo me dovremmo solo aspettare, forse è questione di tempo prima che->>
<<Perché lui è qui davanti casa tua?>> disse fermandosi a pochi metri da casa mia. Voltai lo sguardo e vidi Paul aspettarmi seduto sugli scalini del portico di casa. Lui si alzò e io lo guardai allarmata. Non sapevo che lui sarebbe venuto a casa e questa situazione si stava iniziando a complicare. Non sapevo dove mettere le mani e tanto meno come comportarmi.
<<Non lo so>> cercai di mentire, avvicinandomi a lui in modo da attirare la sua attenzione.
<<Ti prego dimmi che non è lui il motivo per il quale la mattina mi hai detto che vuoi fare la strada da sola e per cui i pomeriggi non li passiamo più insieme>> cercavo di guardarlo, sentivo gli occhi inumidirsi alla vista del suo sguardo deluso. Non potevo continuare a mentirgli così. Lui si allontanò da me e questo mi fece così male.
<<Che succede?>> chiese Paul avvicinandosi, lo guardai per un momento prima di guardare di nuovo Quil senza sapere cosa dire.
<<Succede che sono stanco di vedere i miei amici presi e assoggettati da voi. Cosa le hai detto eh? Cerchi qualcuna con cui rimpiazzare Savannah? Ti piacciono le svampite a te, sappi che Kaya non è così o almeno lo credevo>> rimasi confusa, come poteva dare della svampita a una sua amica,
<<Non dirmi che ti sei fatta ingannare così anche tu!>>
<<Quil basta per favore>> gli chiesi non volendo ascoltare le sue cattiverie. Non potevo biasimarlo, non sapeva la realtà dei fatti ma sentirmi dire certe cose mi offese comunque.
<<Mi è bastato vedere i miei amici di una vita voltarmi le spalle per voi>> disse Quil spingendo Paul. Le sue parole iniziarono a essere accompagnate da un tremore sia nella voce sia nei muscoli. Stava iniziando a sudare e quando provai ad avvicinarmi Paul mi prese per un fianco e mi sistemò dietro di lui.
<<Ecco statemi lontano tutti e due!>> Lo vidi incurvarsi sulla schiena e trasformarsi davanti ai miei occhi nel giro di qualche secondo. Lo vidi indietreggiare in modo goffo, faticava a comprendere e le sue zampe tremavano. Nei suoi occhi percepii tanta confusione ma anche del dolore. Immaginavo non fosse facile trasformarsi la prima volta.
<<Quil cerca di stare calmo. Adesso sta arrivando Sam che ti spiegherà tutto. Ora cerca di venire di qua e allontaniamoci dalla strada. Non serve che qualcuno veda>> disse Paul. Lo presi per mano e lo portai verso il retro della casa controllando che Quil ci stesse seguendo.
Sam non ci mise molto ad arrivare. Salutò velocemente Paul prima di avvicinarsi con cautela a Quil.
<<Ora che siamo al completo e nessuno sembra essere in fase dobbiamo fare una riunione completa>>
<<Prima del falò di domani?>> chiese Paul facendo annuire Sam,
<<Andate voi due, ci penso io>> ci disse indicando l'entrata sul retro di casa mia, guardai Quil un'ultima volta prima di andare in casa.
Entrammo e provando a chiamare mamma o zia ad alta voce mi resi conto che insieme a noi non c'era nessuno.
<<Ho bisogno di stendermi>> dissi salendo le scale per andare in camera.
Spesso i pomeriggi a casa li passavamo fuori o in salotto e in camera mia ci era entrato solo una volta quindi, quando entrò mi mise un po in imbarazzo il suo osservare con attenzione tutte le cose presenti in quella stanza. Mi sdraiai sul letto e aspettai che lui mi raggiunse. Mi calmai sentendo il suo braccio avvinghiarsi intorno a me. Poggiai la testa sulla sua spalla e respirai con calma. Questa sensazione era una delle migliori che avessi mai provato. Lui stava diventando piano piano sempre più fondamentale.
<<Finalmente niente più segreti.. o quasi>> dissi ricordandomi della conversazione tra Paul e Quil,
<<Chi è Savannah?>> lo vidi chiudere gli occhi prima di prendere un respiro profondo.
<<Molto prima di trasformarmi non avevo mai avuto uno stile di vita sano. Mio padre fino a poco tempo fa continuava a bere e non si preoccupava per me quindi a scuola andavo discretamente, avevo degli amici più o meno stupidi e superficiali e per adattamento mi comportavo come loro. Savannah è l'unica ragazza con cui mi sono frequentato per un periodo. Prima dell'inizio dell'estate però sentivo che tutto quello non mi apparteneva più e la settimana successiva iniziarono i sintomi della febbre prima della trasformazione. Jared era del mio stesso anno a scuola e qualche volta ci avevo parlato quindi mi stupii di vederlo arrivare da me insieme a Sam.>>
<<Quindi per lei non provi niente vero?>> chiesi cauta,
<<Ovviamente no. Vorrei farti stare nella mia testa per almeno cinque secondi. Comprenderesti quanto l'imprinting mi abbia legato a te. Adesso il mio mondo e la mia priorità sei tu>> disse poggiando un leggero bacio sulla mia guancia.
Rimanemmo così in silenzio a riposare le nostre menti fin quando per lui non venne l'ora di raggiungere gli altri. Jared gli aveva mandato un messaggio
<<Non voglio lasciarti sola>> mi disse mentre si tirava su in piedi
<<Mia madre e mia zia a breve saranno qui e tu sei il terzo in comando, non puoi lasciare tutto il lavoro di Quil a Sam e Jared no?>> lui annuì e anche io mi tirai su dal letto per accompagnarlo alla porta.
Gli aprii la porta ma lo fermai prima che uscisse,
<<Fammi sapere quando sei a casa va bene?>> lo abbracciai prima di lasciarlo uscire. Aspettai di vederlo trasformarsi e correre prima di chiudere la porta e poggiarmi contro di essa.

Turning Page//Paul LahoteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora