«Incredibile!! Il "Collegio Monte Olimpo" è stato sostituito dalla "Dragon Link", la squadra voluta dall'ex Imperatore Gyan Cinquedea e capitanata da suo figlio Quentin!»
Lancio un'occhiata ad Arion, il suo sguardo sconcertato mi porta a poggiargli una mano sulla spalla per cercare di rassicurarlo. «Andrà tutto bene...» gli dico, un sorriso sincero dipinto sulle labbra per mascherare l'ansia «Lo spero proprio Em...» si sfiora la fascia rossa coi polpastrelli, il tono leggermente riluttante e non riesco a trovare una scusa per motivarlo, tanto che un lieve senso d'impotenza prende possesso del mio corpo per una frazione di secondo. L'entusiasmo di poco prima sta svanendo, così come la sicurezza che mi ha accompagnata per tutto il primo tempo e per quanto mi sforzi di nascondere tutto, in cuor mio so che non riuscirò a restare tranquilla durante il secondo tempo. Sembrava che stesse andando tutto per il meglio, che fosse troppo facile. Il Quinto Settore ha scoperto il suo jolly, l'asso nella manica che ha tenuto nascosto per chissà quanto tempo e non sapere chi sono i nostri avversari e, soprattutto, non conoscere il loro stile di gioco fa crollare il castello di carte che mi sono costruita, facendomi nuovamente assalire dai dubbi e dalle preoccupazioni che ero riuscita a mettere da parte.
«Emily, Capitano, che facciamo?» la voce di Ryoma mi distrae dai miei pensieri, gli sguardi di tutti fissi su me ed Arion «Prima di tutto, dobbiamo capire il loro schema di gioco» guardo il ragazzo affianco a me per cercare il suo appoggio, «Sì. Prima scopriamo come giocano e dopo penseremo al resto!!» alza il pugno al cielo sperando d'infondere coraggio agli altri e riuscendo nel suo intento. «Preparatevi, allora. La partita sta per riprendere!» esordisce mio padre, le mani poggiate sui fianchi e la posa sicura, «Sì, mister!!» un coro di voci in risposta. Osservo mio padre, che nonostante sia conscio del fatto che questa squadra sia difficile da battere, sta comunque motivando tutti noi con la sua solita espressione solare e allegra e provo una forte invidia nel vederlo così tanto calmo di fronte a una situazione per niente prevedibile. «Emily» i suoi occhi scuri incontrano i miei «Mi raccomando, Arion e gli altri contano su di te!» mi fa un largo sorriso mentre tira su il pollice, «Sì papà...» la mia voce tradisce il mio stato d'animo, rivelando tutta la preoccupazione mista all'ansia e proprio quando ho bisogno di uno dei suoi discorsi motivazionali, Michael mi fa cenno di andare in campo senza darmi il tempo di recriminare.
Sempre nel momento migliore...
«Piccola Evans...» una mano si attorciglia intorno al mio polso, la presa abbastanza stretta «Respira. Andrà tutto bene» uno strano calore mi pervade tutto il corpo mentre Victor mi fa un piccolo sorriso d'incoraggiamento, i suoi occhi ambrati alla ricerca dei miei. «S-sì...» accarezzo le sue dita sottili, uno strano freddo mi attraversa l'articolazione nel momento in cui le distacca da me «Andrà tutto bene...» ripeto le sue parole a voce alta, come fossero un mantra, intanto che mi sistemo a centrocampo, gli occhi fissi sul campo e le mani intente a sistemare la fascetta arancione. «Andrà tutto...bene...» guardo mio padre per una frazione di secondo e sussulto appena mi accorgo che il suo sguardo è fisso su di me, le sue pupille scure intente a rassicurarmi, a dirmi che devo stare tranquilla, che qualsiasi accadrà andrà bene, che devo solamente fare ciò che mi ha insegnato fin da piccola, divertirmi giocando a calcio.
Il fischio d'inizio dell'arbitro mi costringe ad interrompere il contatto visivo con mio padre. Adesso si giocherà la vera finale del torneo, la concentrazione non deve mancarmi. Nonostante questi giocatori non si siano mai visti prima, io sono sempre la nuova regista, perciò devo studiare al meglio le loro mosse per capire come aiutare Arion e gli altri. D'altronde, il mio compito principale è sempre stato questo, fin dall'inizio.
«Victor, Michael, Emily, saliamo!!» l'esclamazione del capitano mi fa corrugare lo sguardo «E lasciare il centrocampo scoperto? Arion è una pazzia!!» le mie parole, purtroppo, vengono ignorate «Non preoccuparti Emily, resto io!» Ryoma mi incita a seguire gli altri tre, che nel frattempo stanno avanzando verso le linee avversarie e mi ritrovo ad annuire, per niente convinta che l'idea di Arion sia ottima. Il mio sesto senso ha subdorato qualcosa che non va, come se questa mossa da parte nostra la volessero apposta per scoprire le loro carte e sto per avvisare Arion che sarebbe meglio cambiare strategia, ma i quattro attaccanti della "Dragon Link" anticipano tutto e in pochi secondi hanno evocato tutti e quattro lo stesso Spirito Guerriero, "Pedone Bianco".
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|Due cuori in un pallone| Victor Blade
Fanfiction°IN REVISIONE DAL CAPITOLO 17 AL CAPITOLO 29° Emily Evans, figlia di Mark Evans e Nelly Raimon, fin da bambina sogna di poter giocare nella squadra di calcio della Raimon Junior High e di diventare una giocatrice professionista, grazie all'amore e a...