«In tutta la mia vita, non credo d'aver mai avuto l'ansia così forte» affermo mentre scendo dall'autobus «Solo perché l'Incrocio Esplosivo non è riuscito, altrimenti saresti calmissima» Skie avvolge il suo braccio attorno alla mia spalla, sfoderando un gigantesco sorriso e cercando d'incoraggiarmi. «Dai Emily! Non puoi avere l'ansia» esclama Jade dandomi una pacca sul braccio «Guarda che più glielo dici, peggio è» le dice Michael incrociando le braccia, «Ha parlato mister tranquillità; ti ho visto come tremavi sull'autobus» sfodero un sorriso di scherno e il ragazzo s'irriggidisce, «Dai Maic! È normale avere l'ansia, bum!» interviene Wanli dandogli un colpo sulla schiena e facendo scoppiare me e le due manager a ridere.
«Ragazzi muovetevi, lo stadio è dall'altra parte e non vi aspettiamo» Gabriel ci richiama all'ordine «Tanto dobbiamo perdere, che senso ha giocare?» domanda Eugene sconsolato; il Quinto Settore ci ha ordinato di perdere uno a zero e i miei compagni sono sempre più convinti di arrendersi, ma per quale motivo hanno così tanta paura? Perchè preferiscono farsi schiacciare piuttosto che combattere a testa alta? Perchè questa non è più la Raimon di un tempo, dove si giocava per amore del calcio? Dov'è finito lo spirito di squadra che ha sempre caratterizzato questa scuola?
«Emily» la voce di Gabriel mi fa sussultare «Ehi, rilassati! Non ti fa bene agitarti» mi dice con un leggero sorriso, «Lo so, il problema è l'Incrocio Esplosivo, non siamo riusciti a farlo e questo mi urta parecchio» inizio a gesticolare con le mani provocando la risata del difensore, «Ti preoccupi troppo» afferma cercando di smettere di ridere «Non sei per niente divertente» gli faccio la linguaccia e lui continua a ridere senza sosta. «Gabriel Garcìa!» la voce autoritaria di Jade fa fermare le risate del rosa «Grazie, Jade» mi si forma un enorme sorriso che la manager ricambia, «Ma che sta succedendo?» domanda Riccardo girandosi nella mia direzione «Nulla» rispondo alzando le spalle «Quanto manca per arrivare allo stadio?» Arion si porta una mano sul petto per riprendere fiato mentre si aggrappa al mio braccio, «Lo sai che se continui a correre ti stancherai?» gli chiedo.
«Non fare l'eroe, Sherwind» la voce acida di Victor mi fa involontariamente girare verso di lui, «Ti sei svegliato col piede sbagliato?» gli chiedo ironica ricevendo in cambio un'occhiata fulminante «Nessuno ti ha interpellata» il tono aspro con cui lo dice mi crea un nodo nello stomaco, la settimana scorsa sembrava cambiato e oggi è tornato ad essere il ragazzo acido che ho conosciuto all'inizio, la sua bipolarità non la capisco. «Victor...» mi stacco dal gruppo per raggiungere il ragazzo «È tutto apposto?» gli chiedo, poggiandogli la mano sul braccio; sento una scossa elettrica attraversarmi tutto il corpo nell'esatto momento in cui le mie dita toccano la stoffa della tuta, ma perché sento tutto questo? Perché sento che potrei restare in questa posizione per sempre? Perchè, quando i miei occhi color mogano s'incatenano in quelli color del tramonto di Victor, il cuore inizia a battere più forte, come se debba uscire dalla cassa toracica da un momento all'altro?
«Che t'importa, Evans?» domanda acido, interrompendo il contatto coi nostri occhi «È per l'Incrocio Esplosivo?» gli chiedo «È perché la tecnica non è venuta, nonostante l'allenamento intensivo che abbiamo fatto? È l'ansia per la partita? È perché dovremmo perdere? È...» non riesco a finire che mi tappa la bocca, «Il tuo tono da sapientina mi irrita» mi dice guardandomi male «Speri di fare la simpatica con tutti, speri che la squadra non ti giudichi perché ‘figlia di Mark Evans’, speri che nessuno ti giudichi per ciò che sei. Ma la verità è che sei finta, non t'interessa sapere come stanno realmente gli altri, a te basta fare l'amica di tutti per evitare etichette» le sue parole mi feriscono profondamente, come se mille coltelli mi stiano trafiggendo il cuore, sento gli occhi inumidirsi mentre la vista mi si offusca sempre di più. Non mi sarei mai aspettata queste parole da parte sua, ma per quale motivo mi tratta così? Perchè ho come la sensazione che un pezzo del mio cuore sia stato strappato? E poi, come si permette di giudicarmi? Non mi conosce nemmeno, sa a malapena qualcosa della mia vita e crede di potermi parlare così?
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|Due cuori in un pallone| Victor Blade
Fanfiction°IN REVISIONE° Emily Evans, figlia di Mark Evans e Nelly Raimon, fin da bambina sogna di giocare nel club di calcio della "Raimon Junior High e di diventare una giocatrice professionista, grazie all'amore e alla passione per il pallone trasmessole d...