Capitolo 15 | Moonshine and Eclipse

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" Bring me the sunset in a cup "

⚠️‼️ TW: SCENA DI SESSO DESCRITTA EPSLICITAMENTE‼️⚠️

MEDEA

Mi svegliai di soprassalto. Mi ci volle un attimo per ricordare dove mi trovavo. Una campana suonò in lontananza e, mentre gli ultimi residui di sonno abbandonavano i miei occhi, contai i rintocchi. Era mezzanotte. Mi alzai dal letto, con ancora addosso il vestito da sposa, e mi avvicinai alla finestra. La nebbia era così fitta che riuscivo a malapena a vedere il profilo della luna crescente. Ancora pochi giorni e sarebbe stata piena.
Rabbrividendo, mi allontanai dalla finestra.
Aemond era seduto su una poltrona intento a sfogliare un libro. Con indosso ancora la tunica larga e i pantaloni aderenti, non assomigliava affatto al re mostruoso che avevo immaginato fosse, un tempo.

Il mio cuore ebbe un sussulto quando sorrise.
Lasciò cadere il pugno lungo il fianco.
<< Ti sei svegliata>>
Abbassai lo sguardo sul mio vestito. << Dormito bene?>> chiese con una voce profonda che mi distese i nervi e mi fece battere forte il cuore.

Mosse dei passi e si guardò intorno, soffermandosi sulle lenzuola sgualcite per un attimo di troppo. Poi si voltò verso il freddo focolare e si inginocchiò. Accese la fiamma e fece rivivere il fuoco. Per qualche motivo, non riuscii a parlare. Mi limitai a guardarlo lavorare, a osservare la flessione dei muscoli dell'avambraccio e la luce arancione che illuminava il taglio netto della sua mascella. Ero così consumata da lui che mi accorsi a malapena di essermi avvicinata.

Si alzò e si spostò verso la sedia dove aveva poggiato il suo mantello. Con un lieve sorriso, fece scorrere la stoffa tra le dita. Con il petto teso, lo guardai mentre mi osservava. Un sorriso pigro si insinuò sul suo volto e si abbassò sulla sedia, dove intrecciò le dita sotto il mento e continuò a mantenere il contatto visivo.

Improvvisamente non avevo idea di cosa fare con le mie mani. Mi sembrava strano farle penzolare sui fianchi, ma stringerle davanti a me sembrava ancora più pudico e imbarazzante. Piegarle dietro la schiena non mi faceva sentire meglio. Dovevo appoggiare le mani sui fianchi? Decisi di incrociare le braccia, anche se sapevo che mi avrebbe fatto apparire aggressiva.
<< Rilassati>> disse Aemond. <<Nessuno ti farà del male qui. E grazie per avermi parlato di alcune cose prima. >>

<< Non tutti sono contenti della mia presenza. Giorni fa tuo nonno mi ha seguita per tutto il castello per assicurarsi che non accoltellassi nessuno>>
Aemond si lasciò andare a una risata leggera. <<Certo che l'ha fatto>>

<<Non credo che sia entusiasta del fatto che tu mi abbia sposata>>
<<No, non lo è.>>
<< Pensa che ti pugnalerò >>
Lui inarcò un sopracciglio. <<E lo farai?>>
<<Certo che no>> sostenni con voce sommessa. <<Lo sai, vero?>>

Il suo sguardo scrutò il mio viso. <<Faresti qualsiasi cosa per salvare le persone che ami, e se questo significasse pugnalarmi, allora credo che lo faresti>>
Mi accigliai. <<Non faresti mai loro del male. Ora lo so>>
Guardai il libro aperto sulla scrivania, il libro sugli dèi. <<Ecco il libro che ho cercato per tutti questi giorni>> aggiunsi a bassa voce.
<<Hai trovato quello che cercavi?>>
<<Chi lo sa>> mormorò. <<Vieni qui, moglie.>>

Esitai, non essendo certa di capire dove stava andando a parare.
<<Perché? Cosa vuoi che faccia?>>
<<Voglio guardare le tue mani>> spiegò, con la stessa facilità con cui parlava del tempo.
Con il cuore che batteva all'impazzata, mi avvicinai a passi lenti verso di lui. Quando lo raggiunsi, le mie scarpe svicolarono in mezzo alle sue. La differenza tra le nostre misure era sorprendentemente evidente. I suoi piedi erano enormi, al confronto con i miei.
Mi tese la mano, con il palmo alzato. <<Fammi vedere>>.
Cominciai a tendergli la mano, ma poi mi fermai con le dita in bilico sul suo palmo.

Snow and Blood | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora