Capitolo 16 | My Goddess

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" She wore the moon "

⚠️‼️ TW: SESSO ACCURATAMENTE ESPLICITO⚠️‼️

AEMOND

<< Medea >> mormorai mentre avevo il suo corpo piccolo e minuto sopra di me. Mi teneva il viso tra le mani e non smetteva di baciarmi la cicatrice ed il viso. Il suo respiro caldo sulla mia pelle, i nostri umori mischiati tra loro mentre i nostri corpi nudi stavano ancora avvinghiati.
Mi sentivo assopito, il suo profumo e il contatto con la sua pelle mi stordivano. Era lì mia e tra le mie braccia. Se era un sogno non volevo svegliarmi. Le carezzai i fianchi spigolosi e mi beai di quella sensazione.
Era difficile pensare che la donna tanto forte e velenosa che aveva quasi dato di matto ieri sera era la stessa che adesso giaceva tra le mie braccia così fragile, dolce e bisognosa di protezione. Eppure erano la stessa persona, lei era straordinaria.

<< Aemond >> mormorò spingendosi su di me e io quasi ruggì sentendola addosso così.

<< Piano Medea o sentirò di nuovo il bisogno di- >> provai a dire ma prese a baciarmi di nuovo il collo e sospirai di puro piacere.

<< Aemond sei bellissimo >> mi guardò lei non smettendo di accarezzarmi il viso sfregiato.

Quelle parole mi colpirono fin dentro le ossa. Ero abituato agli sguardi di disgusto di tutti da quando avevo memoria. Ma lei, lei mi adorava come se fossi davvero il suo unico Dio. Il modo in cui si dedicava al mio viso, sospirando sulla mia pelle, mi faceva impazzire.

Era così bella che sembrava fosse stata dipinta e disegnata apposta per me. Il suo corpicino si adattava perfettamente tra le mani, ci incastravamo come se fossimo nati per questo.

<< Perché lasci che la gente pensi cose orribili su di te? >> mormorò lei.

<<Non ho controllo su quello che la gente pensa di me.>>

<<Ma non fai nulla per smentire quello che dicono di te.>>
La cosa sembrava irritarla, il che incuriosì il mio ego.
Ero perplesso. <<Pensi che le parole abbiano un significato?>>
Lei corrugò la fronte e io le accarezzai i capelli.
<< Sono solo parole. Le parole vengono usate per imbastire storie e inventare bugie e, occasionalmente, le si mette insieme per dire la verità. >>
Il mondo era fondato sulle parole: le parole degli dèi, le parole dei nemici, le parole degli amanti.

<<Se le parole non hanno peso per te, cosa lo ha?>>
Quando la guardai, senti cambiare il mondo intero e mi  avvicinai. Medea mantenne il suo sguardo, l'aria tra noi si trasformò in qualcosa di caldo e pesante.

<<L'azione>> La mia voce era come lo stridere di un fiammifero che veniva acceso. <<L'azione ha un peso, per me>>

Le nostre labbra si scontrarono, braccia e lingue a intrecciarsi. Si muovevano freneticamente, come se non potessero unirsi abbastanza in fretta o abbastanza forte. Infine, l'afferrai per i fianchi e mi girai per sedermi trascinandomela in grembo affinché mi stesse sopra a cavalcioni. I suoi seni erano esposti e io li palpai fino a far irrigidire i capezzoli. Lei sussulto, mordendomi il labbro ed estraendomi un ringhio dal profondo della gola. Medea ondeggiò i fianchi su quelli miei e per un breve momento la aiutai a muoversi, godendo dell'attrito provocato dal movimento. Ma i seni mi premevano contro e io ne fui attratto, agguantando le mammelle perfette e divorandole con la bocca. Medea emise un gemito di soddisfazione, ciondolando avanti e indietro con la testa e lasciando correre le dita tra i miei capelli, incautamente, finché questi non si sciolsero adornandomi il viso. Ben presto, l'unica cosa che potei udire furono il respiro pesante della mia regina, i suoi gemiti preziosi, il ringhiare in preda alla frustrazione; così mi mossi trascinandola sul tavolo, con le mani poggiate sulle sue ginocchia per allargarle quanto più possibile.

Snow and Blood | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora