CAPITOLO 30.

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Vi avevo detto che avrei aggiornato in questi giorni, quindi eccomi qua👀

Prima di lasciarvi al capitolo ho da dirvi alcune cose:
• Ho già tantissime idee per il prossimo quindi sfido me stessa a farlo uscire anche tra una/due settimane (giusto il tempo per scriverlo).
• Non odiatemi per una piccola parte, è tutto pensato🤭
• Questo è un capitolo di passaggio: più corto rispetto al precedente proprio perché il prossimo sarà veramente 🔥🔥.
Cercherò di farlo uscire il prima possibile👀
• Grazie per continuare a leggere le mie storie, per me è davvero importante🙏🏻

Adesso vi lascio al capitolo.

Buona lettura🩷✨


«Questo non chiude! Sono ingrassata, lo sapevo

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«Questo non chiude! Sono ingrassata, lo sapevo.» Sorrido, avvicinandomi a lei, posizionandole una mano dietro la schiena.

Chiudo ogni bottone con estrema facilità e mi affaccio allo specchio come per dirle "non sei ingrassata, è solamente il nervosismo."

Espira profondamente e si volta verso di me con un'espressione stanca in viso.

«Da quant'è che non dormi, Allison?» Mi siedo sul divanetto alla mia destra.

«Qualche giorno.» Ammette con sincerità.

«Ma è solo per questo.» Indica con l'indice la sua figura.

Sorrido ancora di più e faccio ricadere il mio sguardo sul suo corpo fasciato dall'abito bianco.

«Stai molto bene.»

«Mi piace, sì, ma non credo sia quello che faccia per me.»

L'abito è estremamente lungo, contornato da diverso tulle e con il punto vita ricamato in perline.

«Cos'ha che non va? Come gli altri venti, ovviamente.» È da quando, la settimana scorsa, William le ha fatto la proposta di matrimonio che mi prega di andare a guardare i vestiti e scegliere insieme quello giusto. È finalmente ci siamo. Siamo in una boutique di abiti da sposa e sono uno più bello dell'altro ma, a quanto pare, ad Allison non ne piace nemmeno uno.

Raccoglie i capelli biondi con una mano, per vedere come potrebbero starle da legati, ma successivamente sbuffa e li fa ricadere sulla schiena.

«Non lo sento mio, Hazel. È stupendo, particolare, unico... ma non fa per me. Non il mio. Non è l'abito con cui mi immagino quel giorno.» Mi confida, rientrando nel camerino e iniziando a toglierselo.

La commessa, dopo aver visto la sua indecisione, ha deciso di lasciarci sole quindi adesso siamo io e lei.

«Non è la fine del mondo, lo sai? Per il matrimonio manca ancora un po', hai tempo per decidere. Non avere fretta.» Qualche minuto dopo, esce dal camerino e mi fa un cenno del capo per indicarmi di uscire dalla boutique.

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