capitolo 2

48 18 31
                                        

LUDOVICA:
Oh mamma mia ecco Elena, speriamo non rompa le scatole oggi. Bah quella ce l’ha con me da sempre proprio non la capisco. “Ciao raga” che voce da impicciona mamma mia e non mi degna di uno sguardo, non la capirò mai giuro. Ecco la campanella che suona, oggi c’è storia, latino per due ore, arte, educazione fisica, algebra e tedesco una giornata magnifica eh. Entro in classe, niente di che eh una stanzetta che contiene a stento tutti e 18 i miei compagni però abbiamo la digital board e un grande armadio dove tutti i prof ripongono i loro oggetti. Mi sistemo al mio solito banco in terza fila che come di consueto i bidelli non puliscono ancora il perché non lo so. Oggi la prof Risa (quella di storia) cambia di posto, sì è una normalità che abbiamo con lei e per “socializzare” con il resto della classe ogni tot tempo ci sposta di posto, uno spasso. Spero vivamente di capitare con Abigail con lei sì che ci si diverte. Oh ecco la prof, caspita oggi è vestita benissimo: jeans a zampa, camicetta bellissima azzurra e bianca e adidas bianchissime ma come fa io non lo so, con me quelle scarpe diventerebbero marroni in due giorni. “Buongiorno ragazzi, oggi come sapete cambiamo i posti quindi raccogliete le vostre cose, però ripetete che tra poco finiti i cambi interrogo 3 persone”. La prof si prende poi dieci minuti buoni per sistemarsi e aprire il registro mentre noi ripetiamo come dei pazzi. Finalmente si decide a cominciare i cambi, aspetto con pazienza il mio nome anche se io ed Abigail non la smettiamo di mandarci occhiate e ad incrociare le dita dietro la schiena, ma purtroppo la fortuna non è dalla mia parte, “Bene Ludovica starà con Elena a secondo banco”. Oh no! Non può essere, avrò sentito male. E invece no Ludo hai sentito benissimo, gli occhi dei miei compagni non la smettono di saltellare da me a Elena. Ci sediamo e vedo che anche lei è più tosto tesa, cercando di evitare i suoi sguardi, esco le mie cose dallo zaino: astuccio, libro, fogli con le mappe per ripetere ed il mio diario.

ELENA:
Quando la prof Risa pronuncia il mio nome e quello di Ludovica mi sento al centro dell’attenzione e in aula cade il silenzio più assoluto. Sento improvvisamente il corpo pesantissimo e raggiungo la sedia con poca facilità. L’inferno mi aspetta, ottimo direi. Giuro meglio stare a primo banco davanti alla cattedra che stare con quella ragazza. La lezione comincia e ludo sembra ignorarmi totalmente. Non sarà affatto facile. Mi decido a ripetere per una possibile interrogazione, certo la mia non è tra le più vecchie ma c’è qualche probabilità e meglio non essere impreparati, in fondo per me è una materia abbastanza semplice, non ho mai riscontrato molti problemi. I nomi sono 3 e giustamente ci sono anche io, il mio istinto non mente mai, il primo è Enrico, un giovanotto carino ma troppo secchione per i miei gusti, sono grata alla prof per questa scelta perchè si prende mezza lezione solo per dire il primo paragrafo per quante ricerche fa, è davvero formidabile.

LUDOVICA:
Quando si siede affianco a me un brivido gelido mi percorre la schiena. Ad un certo punto però mi viene un’idea: la ignorerò e vedrò la sua reazione, se mi ignora continuerò ad ignorarla, se comincia a calcolarmi la farò penare. Cosa molto probabile. A metà lezione già la vedo che mi guarda con la coda dell’occhio e mi spunta un sorrisetto malefico che nascondo una mano. Ci sarà da divertirsi!

OUR HISTORY Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora