ELENA:
Finalmente a casa, giro la chiave nella serratura ma non faccio in tempo ad entrare che subito Libero il mio gatto di 5 anni mi si struscia sulle gambe, lo lascio fare e ne approfitto per viziarlo di coccole, passati 10 minuti buoni tra una fusa e l’altra apro la scatoletta di pappa e gliela verso nella ciotola, gli cambio l’acqua e lo lascio mangiare, vado poi in camera mia e metto apposto i libi che avevo nello zaino e mi cambio, visto che i miei non sono ancora tornati, dopo pranzo vado in centro perché ho bisogno di un nuovo pantalone. Mi metto i miei soliti cargo neri che mi piacciono un sacco e un top a righe bianche e verdi prendo poi la mia borsa e controllo ci sia tutto quanto l’occorrente per uscire, fatto ciò vado in cucina e mi preparo una crepes salata con molta scamorza affumicata, la mia preferita! Finito il mio meraviglioso pranzo scrivo un biglietto ai miei nel caso dovessero preoccuparsi e lo lascio sul mobiletto bianco dell’ingresso vicino al televisore, prendo la mia bici dal garage e mi dirigo verso il centro commerciale. La mia città non è grandissima, ma è molto carina! Ha quel giusto mix tra il vecchio e il nuovo che la rende speciale. Le strade sono un po’ strette, e molte case hanno questi balconcini pieni di fiori che profumano tutto il vicinato. C’è una piazza centrale dove tutti si incontrano, soprattutto nel weekend e accanto a questa c’è un grande centro commerciale che funge da contrasto con il posto abbastanza antico e lo modernizza parecchio. Di giorno è tranquilla, con bambini che giocano e gente che passeggia, mentre la sera diventa viva con le luci dei lampioni e i locali aperti. Non ci sono molti negozi grandi a parte il centro, ma al contrario tante piccole botteghe dove tutti si conoscono, e questo la rende ancora più accogliente. È una di quelle città dove è facile sentirsi a casa, perché anche se non ci sono cose enormi da vedere, ogni angolo ha qualcosa di speciale. Lego la bici ad un palo ed entro nel centro, oggi c’è abbastanza gente dai. Decido di andare da Zara perché un paio di pantaloni esposto in vetrina ha catturato subito la mia attenzione. Passo chiusa nel camerino molto più tempo del previsto, Zara ormai è il mio rifornitore per quanto riguarda top e camicie. Uscendo dal centro, circa verso le 16:00 vedo Leonardo, Marco e Lorenzo dei miei amici stretti e purtoppo i bulli più temuti della scuola alle prese con una ragazza. Decido di intervenire prima che facciano cavolate perché sento due risatine di troppo “Hei raga!” loro si girano “Oh ciao bellissima, che ci fai qui? Sei dei nostri? Abbiamo prenotato per una merenda al MC” Leo subito mi abbraccia che cucciolo e gli altri tenendo sempre sott’occhio la loro preda fanno lo stesso, ma il mio sorriso scompare quando vedo che la ragazza con la quale stavano litigando era Ludovica a stupirmi non era la sua presenza ma un livido su un occhio, quanto mi dà fastidio che picchino le ragazze, mi fanno andare su tutte le furie “Che cavolo avete combinato?” loro mi guardano sapendo quanto mi arrabbio con loro per certe cose. Con la voce tremante Marco prende parola “Suo fratello con la sua banda ha rinchiuso Leandro nello sgabuzzino dei bidelli e ha buttato la chiave nel wc, abbiamo dovuto chiamare i pompieri e visto che Matteo è circondato da i suoi scagnozzi meglio lei” Leandro è il fratello di Leonardo. Scioccata dalle parole di Marco guardo Ludo poveretta ha lo sguardo di una che di paura ne ha molta. La situazione comincia a darmi più fastidio del previsto e decido di intervenire “Bene le avete dato quello che secondo voi meritava, ora basta andate a rompere a qualcun altro” mi guardano tutti e tre malissimo “Scusa Ele ma che ti prende?” stavolta è Lorenzo a parlare visto che non ha detto quasi una parola “Nulla Lorenzo sto bene ma lo sapete quanto mi da fastidio se ve la prendete con una ragazza!” sbuffando se ne vanno abbandonando la loro preda tanto desiderata tra mie braccia.LUDOVICA:
Non mi sembra vero! Elena mi ha letteralmente salvato da quei pazzi, sento la guancia destra gonfia ma non ci bado molto perché lo sguardo di quella ragazza mi fa tremare ma allo stesso tempo sciogliere come un cubetto di ghiaccio al sole “Gr..grazie” la mia voce trema, che imbarazzo “Prego figurati” anche lei si sforza per fermare il tremolio che le pervade le corde vocali. Cavolo se è bella quando si imbarazza. MA NO Ludo che dici! Oh però è proprio vero ma si è sempre saputo della nostra rivalità non potrei mai avvicinarmi a lei “Sei con qualcuno?” la sua voce mi risveglia dai miei pensieri “No sono a piedi” ma perché dico io non potevo restarmene a casa a studiare greco???? “Perfetto allora dai seguimi” ehi aspetta perché mi sta chiedendo di seguirla? “Tranquilla non mordo mica” abbozzo un sorriso e usciamo dal centro, lei slega la sua bici e mi fa sedere sul portapacchi. Cavoli se va veloce, istintivamente mi aggrappo ai suoi fianchi la sento sussultare però non dice nulla ma guarda solo la strada. Il paesaggio tutto d’un tratto comincia a cambiare, la città ora fa spazio alle campagne, inaspettatamente gira a destra in un vialetto per poi rigirare in una strada sterrata. Arriviamo in una pineta e poco più in là vedo una casetta di legno. Finalmente Elena si decide a darmi spiegazioni “Questo è il mio rifugio sto qui quando voglio stare sola, nessuno sa dell’esistenza di questo posto, solo mia sorella” wow è fantastico. Entriamo e mi porge subito un po' di ghiaccio “Tieni ti farà passare il dolore all’occhio” lo prendo senza esitare e me lo metto in faccia. Spero che mio fratello non si accorga di niente se no ammazzerà subito quei tre. Intanto Elena prende del thè freddo con dei biscotti, ci sediamo e con il suono delle cicale proveniente dalla pineta ci mettiamo a mangiare. Noto che ha una libreria gigantesca piena zeppa di libri. Caspita come vorrei essere come lei!
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OUR HISTORY
General FictionDue ragazze Elena e Ludovica, con due vite separate ma con un unico identico obbiettivo, decidono di intraprendere una lunga avventura con i loro amici. Avventura che si rivelerà essere più rischiosa del previsto! Elena una ragazza grintosa, piena...