2. Coco's pov

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-Coco muoviti o facciamo tardi!- urla Romeo fuori la porta.
Mi vedo allo specchio. Ho optato per il pantalone lungo e la camicia con la cravatta.
Prendo al volo lo zaino con un quaderno e la borraccia e esco dalla stanza. Romeo e Gabriel mi stanno aspettando vicino alla porta.
-muoviti!- continua a dire Romeo.
Scendo le scale e prendo la giacca uscendo per prima seguita dai due. Aspetto fuori il viale mentre sia Romeo che Gabriel prendessero la moto e la macchina. Un brusco ronzio di un motore mi fa girare il capo.
Eccolo,è proprio lui.
Il casco nero gli copre il viso. Indossa la giacca della Formula 1 regalata da Gab.Gli fascia perfettamente i muscoli lasciando poco spazio all'immaginazione. Stringe i pugni sull'acceleratore della sua Kawasaki ninja ZX-6R nera e nel giro di pochi secondi e qui davanti a me. Si sfila il casco sorridendomi.
-buongiorno piccola De Santos- dice sorridendo aggiustandosi i capelli con una mano.
-ti denunciano per disturbo della quiete pubblica- dico volgendo lo sguardo alla moto.
Alza gli occhi al celo
-maddai per un po' di rumore?- risponde
*dove cazzo sono Gab e Rom,perché tutto questo tempo* penso.
-i tuoi fratelli non ti hanno dato la bellissima notizia?- riprende a parlare Kai guardandomi.
-sentiamo-
Avvicina il suo viso al mio.
Come mai ha iniziato a fare così caldo?
-staremo in parecchie aule insieme,seguiamo la maggior parte delle lezioni in comune- risponde guardandomi.
Spalanco gli occhi.
Perché Gab e Rom non me l'hanno detto!
-cazzo-dico frustata
-una principessa non dovrebbe dire le parolacce- replica Kai
-Davis,zittisciti. Sono le otto di mattina e già stai parlando troppo-
Mi volge un braccio intorno alla vita tirandomi a sé.
Dio quando lo odio.
-se qualcuno oserà darti fastidio,toccarti o per fino parlarti in qualche modo che non mi sta bene,si ritrova in ospedale senza braccia e gambe.-
Cerco di allontanarmi spingendo le mani sul suo petto,riuscendoci.
-sarai sotto i miei occhi per sempre,piccolina- dice giocherellando con una mia ciocca di capelli
-non ho bisogno del bodyguard,stronzo. So benissimo difendermi da sola, e se ne dubiti,aspetta che entriamo- dico.
In lontananza vedo Rom sopra alla sua moto uguale a quella di Kai mentre Gab nella mercedes di Mitch.
-ehi amico- dice Rom rivolgendosi a Kai.
Si salutano con una stretta di mano
-Rom,muoviti. Facciamo tardi- dico
-la tua sorellina è incazzata,per quale motivo?- gli chiede Kai come se non ci fossi.
-perché ci sei tu intorno,coglione!- dico urlando mentre salgo dietro a Rom.
-non ho il tuo casco,mostriciattolo- mi dice Rom. Scuoto il capo,facendogli capire che la cosa non mi importava,e finalmente partiamo. Gabriel con la Mercedes ci sta dietro, mentre Rom e Kai fanno a gara a chi arriva prima. Che bambinoni.
Arriviamo all'ingresso della scuola. La Sundays school è una scuola privata. Ci sono ragazzine viziate e figli di papà. Già non mi piace andare a scuola e quando ero piccola non sono mai andata. Le ragazzine appena vedono Gabriel e Romeo sbavano facendo a gara a chi se lo deve portare a letto. Mi metto in mezzo a loro così da marcare il territorio,non mi piacciono quando vengono troppo guardati,sono sempre i miei fratelli. Camminiamo a testa alta nel corridoio. Io devo andare al piano di sopra mente loro nei laboratori.
-ciao ragazzi ci vediamo in mensa- dico.
Romeo mi da un veloce bacio sulle labbra seguito poi da Gabriel
-non picchiare nessuno- dice quest'ultimo seguendo Rom.
-non ti prometto niente-
-Kai,tienila d'occhio-dice Romeo avanti
-sarà fatto-
Merda,mi ero dimenticata che avrei dovuto tenerlo attaccato al culo per tutta la giornata.
-sarà una giornata molto lunga- sospira Kai notando che mi ero già avviata.
Si,sarà lunghissima.
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buonasera ragazzi!
ecco il secondo capitolo,un po' più lungo.
vi piace??
fatemi sapere
a domani con il cap.3

𝑳𝒂 𝒆𝒔𝒕𝒓𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒖𝒈𝒂𝒛 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora