8. Coco's pov

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Prendo le mie cuffie dalla libreria.
Le collego al telefono e faccio partire la mia playlist di canzoni.
Mi avvicino alla tela sedendomi sullo sgabello.
Dalla finestra,la luce della luna illumina la stanza.
-papa te extraño mucho-dico rivolgendomi alle stelle.
Prendo una tela nuova e la poso sul treppiede.
Avvicino le temprare e prendo il pennello. Stringo le gambe al petto circondandole con una mano e con la testa inclinata,inizio a dipingere.
Vari uccellini si posano sulla finestra cinguettando animatamente,nonostante fossero le 4:15 di mattina. Dopo pochi minuti di guardo la tela.
Una spiaggia con il mare agitato.
La luna,che brilla fortissimo nel cielo blu cosparso di stelle. Sorrido a quella vista.
Sospiro alzandomi dallo sgabello per andare a sedersi sulla poltrona. Prendo il mio libro preferito dalla libreria,"mi pequeña coco". Il libro del mio papà. Me lo regalò la sera del mio compleanno,non sapendo che sarebbe stato il mio ultimo regalo da parte sua.
*-pequeña-mi sussurra papà.
-è il tuo compleanno amore-dice con occhi lucidi.
-papito,perché piangi?- dico mettendogli le manine sul viso.
-niente pequeña,papito è felice per te. Hai 5 anni ormai,sei tanto grande-dice mentre due lacrime gli scendono sul viso.
Gliele spazzo via con le mie dita.
-no,papito,non piangere. Te amo-
-Yo también te amo,mucho-dice dandomi un leggero bacio sulle labbra.
Stavamo sussurrando seduti sulla mia piccola brandina senza lenzuola. Era fredda,ma molto meglio del pavimento.Papito ogni sera mi metteva una coperta sulle spalle lasciandomi un bacio. Io lo amo al mio papito,non riuscirei a vivere senza di lui.
-ti ho fatto un piccolo regalino,e anche l'avvocato di nonna Coco,Mitch,ti ricordi?-mi dice sorridendo tra le lacrime.
Annuisco,Mitch è il mio nuovo amico.
-lui te lo darà domani però- dice porgendomi un oggetto quadrato incartato.
-papito,che cos'è?-
-aprilo mi pequeña-
Lo scarto.
-ma......-dico guardando l'oggetto.
-grazie papito-dico abbracciandolo. Lo stringo forte forte a me,così non se ne va. Le mie lacrime gli bagnano la maglietta,ma anche le sue stanno bagnando la mia.
-aprilo pequeña,forza!-
"mi pequeña coco"
È un libro.
Il titolo è "mi pequeña coco" e sotto c'è una foto di me e il mio papito abbracciati fuori casa. Lo apro,e trovo una piccola dedica,che però non so leggere.
-papito ma io non so leggere-
Passa una mano sui miei ricci.-lo leggerai quando sarai più grande-
Annuisco e continuo a sfogliarlo.
È pieno di foto mie e sue. Quando ero piccola,quando mangiavo con nonna Coco,quando facevo pipì. Ogni foto ha una piccola descrizione sotto,che come mi ha detto lui,leggerò quando sarò più grande. Alla fine c'è una foto dove siamo io,papito,Gabs e Rom abbracciati. Stringo forte il libro al mio petto.
-papito,gracias. Te amo. Non te ne andare mai-
-no mi pequeña,mai- dice stringendomi in un abbraccio.*
le mie lacrime bagnano il libro sulle mie gambe.
A pensare che è l'ultimo ricordo che ho di te,papito.
-mi ricordo quando la mattina dopo facevi il giro per il paese a farlo vedere a tutti- dice una voce.
Alzo lo sguardo sulla mia forza.
Gabriel.
Mi sorride triste e si avvicina.
Allarga le braccia e mi stringe in un abbraccio piegandosi sulle ginocchia.
-Gabs,non so come farei senza di te-
-sono sempre qui per te,Coco. Sempre-
Si stacca dall'abbraccio e guarda il libro.
-ti ricordi quando andavi vicino a me e Rom per farti dire cose c'era scritto?- dice sorridendo.
-si che mi ricordo,ma non me lo avete mai detto! Bastardi-
-nemmeno noi siamo mai andati a scuola Coco! È normale che non sapevamo leggere- dice ridendo di gusto.
-oppure quando a Mitch chiedevi sempre di leggertelo,ma mai nessuno te l'ha letto- dice continuando a ridere.
-stronzo non c'è niente da ridere ah! Ero disperata!-dico ridendo anche io.
Gab si stende sul pavimento trascinandomi con sé. Continua a ridere e inizia a farmi il solletico.
-nooo! stronzo...finiscil-hahahahahaha- dico cercando di togliere le sue mani dai miei fianchi.
Dopo pochi minuti ci riesco.
-finalmente cazzo,sei uno stronzo. Mi stavi per far pisciare sotto!- dico ridendo e mettendo due mani sotto al mento stesa su di lui,guardandolo negli occhi.
-non puoi capire quanto sono stato male per tutto il tempo che non mi hai guardato-
-perché?-
-sono dipendente dai tuoi occhi. E sono anche molto invidioso- dice mettendo un finto broncio.
Rido e dico -perché sei invidioso?-
-perché sono più blu dei miei!-
Dopo questa rido ancora di più, facendo ridere anche lui.
-io sono innamorato dei tuoi occhi Coco,ma da sempre-
-dormiamo insieme?- gli chiedo e lui annuisce.
-dai forza,saliamo- dice alzandomi dal suo corpo. Chiudo le due finestre,poso il libro e le cuffie ed esco seguita da Gabriel.
-hai due secondi,prima che ti acchiappo e ti faccio il solletico-dice alle mie spalle.
Appena lo dice,inizio a correre per le scale urlando e ridendo. Salgo nel salone dove trovo Mitch a vedere qualche serie poliziesca. Appena vede me e Gabriel rincorrerci,sorride. Mi fiondo sul divano affianco a lui e urlo -tregua! Mitch non si tocca- respirando velocemente.
-ragazzi,non urlate! sono le 5. Forza andate a dormire che è già tardi- dice Mitch guardandoci.
-si infatti stavamo andando- risponde Gab senza affanno.
-Forza su,dovete andare a scuola domani-
Sapevano che non volevo andare,ma facevano di tutto pur di spronarmi.
-va bene. Andiamo Gabs- dico alzandomi dal divano.
-notte Mitch- dico abbracciandolo.
-notte piccola- poi guarda Gab -notte ragazzone-
E io e Gabs saliamo nella mia stanza.
Chiudo le finestre e mi dirigo al bagno prendendo però,il mio pigiama.
-fammi capire,il tuo pigiama è una mia felpa e un pantalone di Rom?-
annuisco,- e quindi? vedi se c'è qualche felpa tua,così te la metti- poi mi chiudo in bagno.
-Dio perché non mi hai fatto una sorella che non si ruba le mie felpe! Perché?- dice provocandomi una risata,-e tu,mostriciattolo,non ridere. È inutile che me la prendo con Dio quando è colpa tua-dice facendomi ridere ancora di più. Esco dal bagno con il pigiama e trovo già Gab nel mio letto a due piazze.
-si vede che sei la preferita di Mitch-
-ma che cazzo dici-
-solo tu hai il letto a due piazze! io e Rom,che siamo più grandi,abbiamo quello da 1 e mezza-
dice facendomi spazio sotto le coperte.
-ora zitto e dormi,ho sonno e domani mattina dobbiamo andare a scuola-
-e va bene,mammamia-
Mi giro sul fianco lontana da lui,vedendo se è uguale a quando era piccolo. Due secondi per realizzare dove stavo dormendo e sento due braccia che mi tirano a se,girandomi verso di lui.
-sei sempre uguale a 20 anni fa- dico ridendo.
-sì okey? mi da fastidio. Dormi vicino a me. Nemmeno al tuo fidanzato lo permetterò-
Non sarà mai così.
-Ora zitto e dormi-
Però poi mi cresce una domanda.
-Gabs?-
-mh?-
-ma sei mai stato innamorato?-
-perchè questa domanda?-
-rispondi-
-si,sono innamorato-
-cosa? Ora sei innamorato?!-
lui annuisce
-e quando cazzo pensavi di dirmelo?-
-calma lo spirito da Rottweiler. Rimani sempre tu la mia piccola preferita.
-sì okey ma chi è?-
-Sandy-
-aspetta...Sandy Huggis? La sorella di Hugg? Il tuo compagno di quadra?-
-si, Sandy Huggis-
-lei è davvero bella. Bravo ragazzone-
-è stupendamente fantastica-
-non ti allargare ragazzo-
Ride.
-rimani sempre tu la mia preferita-
non rispondo e appoggio la testa sul suo petto.
-avete scopato?-
-no-
passano pochi minuti e poi riprende a parlare.
-e tu?-
-io cosa?-
-sei mai stata innamorata?-
cazzo.

𝑳𝒂 𝒆𝒔𝒕𝒓𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒖𝒈𝒂𝒛 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora