7.Mitchell's pov

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La mia piccolina.
Quanto vorrei prendermi io tutto il suo dannato dolore.
Era così piccola e insicura.
Come ha potuto provocarle tutto questo male?
La tengo ancora stretta al mio petto mentre i ragazzi parlano animatamente delle loro partite. Si è addormentata,finalmente. Era stremata prima nel suo studio.
-ma non è vero che sono scarsi!-ribatte Kai.
Noto che ogni tanto lancia qualche sguardo di preoccupazione a Coco,nonostante lei ormai stia dormendo. Quel ragazzone ne è perso da quando erano piccolini,mentre lei? Beh,lei dice di non saper amare.
-Kai vuoi dormire con noi?-gli chiede Romeo.
-Sii dai. Mitch può dormire?-mi chiede Gabriel.
-ma certo ragazzi,se vuole può dormire-
Kai mi sorride.-chiamo un attimo a mia madre così l'avverto-dice uscendo dalla stanza.
Gabriel e Romeo mi guardano preoccupati.
-che stava facendo nello studio?- mi chiede Romeo.
-l'ho trovata a terra piangendo e urlando. Stava con la musica ad alto volume e una tela distrutta a terra.-
-cazzo..-dice Gabriel passandomi le mani nei capelli.
-ehi ehi,calmo Gab. Non è stata colpa tua- dico posandogli una mano sulla schiena.-ti dai colpe che non hai.-
-cazzo,si che le ho-
-no Gabs,non le hai. Non potevi fare niente. Eri piccolo-mi aiuta Romeo.
Gabriel posa lo sguardo su Coco e le fa una carezza sul viso.
-guardala....mi pequeña princesa-dice con gli occhi lucidi e la voce rotta.
-Gabs non potevi e non potevamo fare niente. Avrebbe fatto del male anche a noi-dice Romeo.
-era più piccola,se la prendeva con lei perché era la più piccola!-urla Gabs frustato.
Coco tra le mie braccia sussulta,stringendo la sua piccola mano intorno al mio braccio.
-shhh,sono qui-le sussurro dondolandola.
Romeo guarda Gabriel come se volesse bastonarlo. -l'hai fatta spaventare-
-nonono oddio no,scusami piccola- dice Gabs avvicinandosi a lei.
È una giornata molto complicata oggi.
Piena di stress per tutti.
-Gabs,va tutto bene. Stai tranquillo. Sa che sei tu,okey?senza di te lei non è niente,anzi,senza di voi non è niente-dico guardandoli.
Gabriel sembra rassegnarsi,dopo tanti anni forse sta iniziando a lasciarsi andare delle colpe.
Kai rientra in stanza con il volto un po' scuro.
-ragazzone,tutto bene?- gli chiedo.
Lui prima mi guarda,poi guarda Coco.
-tutto bene. Mia madre non sta bene,perciò non penso che rimango a dormire-dice risedendosi al suo posto.
-ehi,vuoi che ti facciamo compagnia?-gli chiede Romeo.
-tranquilli ragazzi-
-sicuro?potremmo venire noi,così da aiutarti pure con tua madre-dice Gabriel.
-avete Coco da aiutare.Grazie-
-allora facciamo così. Vengo io da te e Gabriel rimane qui con Coco.Va bene?-dice Romeo.
Quanto vado fiero dei miei ragazzoni.
Li ho cresciuti,so ogni pregio e difetto. Ho cercato di farli crescere con basi diverse da quelle in cui sono nati,e penso che ci sono riuscito. Si occupano sempre della loro stellina,Coco, mettendola sempre al primo posto. Mi vedono come il loro papà e io ne sono felicissimo.
Kai mi guarda come se volesse il permesso. Gli sorrido dolcemente facendogli capire che andava bene.
-va bene,grazie mille ragazzi. Non so come farei senza di voi- dice Kai sorridendo.
-non sappiamo noi cosa faremo senza di te-rispondono all'unisono i gemelli facendoci ridere.
-vado a prepararmi un momento la borsa e prendo il casco. Gabriel seguimi un attimo,devo dirti una cosa- dice Romeo salendo le scale,seguito dal fratello.
Io mi alzo e Kai mi segue.
-non sta bene vero?-dice davanti a me con lo sguardo fisso su Coco.
-no,non sta bene. Ma ragazzone mio,la stiamo aiutando moltissimo-dico tenendo Coco ancora stretta a me.
La guarda con gli occhi dell'amore. Quelli pieni di aiuto volontario,non quello che deve essere ricambiato.
Le passa una mano leggera tra i ricci sorridendo.
-hai l'amore negli occhi ragazzone-
-grazie Mitch-
-lei di questo ha paura-
Si acciglia.-cosa? ha paura dell'amore?-
annuisco.
-cazzo-
In quel preciso momento scendono i gemelli.
-andiamo amico- dice Romeo sulla porta.
Kai sposta lo sguardo da me a Coco.Le accarezza una guancia e poi sospira
-grazie Mitch,buonanotte-
-ciao ragazzone. Romeo fai il bravo,non è casa tua- dico avvicinandomi alla porta al fianco di Gabriel. Coco si inizia ad agitare nelle mie braccia,aveva dormito troppo al lungo senza svegliarsi,era strano.
-si Mitch-dice Romeo sorridendo.
-buonanotte- dice guardando me e Gabriel,poi lasciò un bacio cauto sulle labbra di Coco.
-notte piccola mia- e seguito da Kai,se ne vanno.
Coco inizia a lamentarsi e ad agitarsi e sono costretto a sedermi sul letto con Gabriel che si siede al mio fianco.
-ehi ehi,sono io. Sono qui Coco-le sussurro.
Tenendo ancora gli occhi chiusi,inizia ad aprire leggermente la bocca e a scuotere il capo. Stava vedendo quel ricordo.
-okey Gabriel,ora aiutami. Prendi dal frigo un po' di acqua con dello zucchero dentro.- detto ciò,Gabriel fa come gli chiedo. Coco respira affannosamente iniziando a tremare.
-nono,piccola,no. Svegliati Coco,svegliati- le sussurro. Gabriel posa il bicchiere sul tavolino davanti al divano e ,quando si siede, inizia ad accarezzarle i capelli. Coco spalanca gli occhi guardandosi intorno impaurita.
-Coco sei qui,siamo a casa nostra-dico portandola nella realtà. Dai suoi occhi scendono lacrime solitarie mente si stringe ancora di più al mio petto. Gabriel continua ad accarezzarla.
-piccola sei con noi- le sussurra.
Lei mi guarda con i suoi occhioni azzurri e poi gira il capo verso il fratello,facendolo sorridere. Non lo guardava negli occhi da stamattina.
-si piccola,sono io,Gabriel- dice aprendo le braccia.
Non ci pensò un secondo e subito si fiondò tra le braccia del fratello. Li guardo sorridenti.
Gabriel la tiene stretta a sé come se fosse la sua ancora della vita,qualcosa che lo fa tornare con i piedi a terra. Coco,avvolta nelle sue braccia,si sente protetta e sicura. Sa che in Gabriel può sempre contare.
Lei inizia ad alzare e abbassare violentemente la schiena,presa dai singhiozzi,tenendo la testa nascosta nel collo di Gabriel e lui inizia a lasciar andare delle lacrime.
Passano pochi minuti e Coco finalmente smette di piangere. Si siede sulle gambe del fratello e mi guarda,con tutto il viso arrossato,tirando su con il nasino.
-Romeo e Kai?-
-sono andati a dormire a casa di Kai. La madre non sta bene e Rom si è offerto per aiutarlo- rispondo.
Lei annuisce e,stanca della giornata,posa la testa sulla spalla di Gabriel.
-sei stanca?-gli chiede.
Annuisce,-sono stanca di essere stanca. Sono stanca di essere triste,sono stanca di soffrire,sono stanca di mangiare,sono stanca di dormire,sono stanca di urlare,sono stanca.-
Io e Gabriel non parliamo,non sappiamo cosa dirle. Improvvisamente,si alza,prende la coperta di lana dal divano,se la mette sulle spalle e dice
-vado nel mio studio- dirigendosi verso le scale che portano al piano inferiore.
Gabriel si alza per seguirla e forse negarglielo ma lo blocco.
-lasciala fare,è il suo modo per stare meglio-
Almeno così spero per lei.

𝑳𝒂 𝒆𝒔𝒕𝒓𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒖𝒈𝒂𝒛 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora