14. Coco's pov

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*Novembre*
Dovrei essere a scuola,ma sono in giro per New York tutta addobbata a tema natalizio. Io amo il Natale. È quella festa che si sente nell'aria e ti entra nella testa. Mentre cammino per il ponte di Brooklyn,c'è gente che è felice davvero,con persone vestite da Babbo Natale che suonano campanelle. Alla fine del ponte,prendo un bus,che mi porta a Time Square. Indosso una gonnellina bianca,con le calze e le Mou,un maglione beige con una cappotto lungo bianco. La sciarpa di Mitch mi copre il collo e metà bocca,mentre nelle cuffie ho la mia playlist di natale. Il bus arriva,entro e mi posiziono dietro,vicino al finestrino. I palazzi alti di New York rendono tutto più magnifico,dopo tanti anni che vivo qui,non posso ancora crederci. È sempre stato il mio sogno visitare NY,ora ci vivo e tutto ciò grazie a Mitch. Nonostante non sia ancora buio totale,le luci dei palazzi sono tutte accese. I lampioni della luce avvolti tra strisce rosse e lucine illuminano la strada. I negozi sono tutti aperti e decorati completamente. Siamo agli inizi di novembre,oggi è solamente 6 novembre, e qui sembra che Natale sia domani. Questa è la cosa bella di NY. Dopo circa mezz'ora,il bus arriva a Time Square e scendo. È sempre fantastico. Camminando lentamente,mi dirigo nei vari negozio natalizi. Entro in un negozio che vende decorazioni,voglio pure io iniziare ad addobbare la mia camera. Prendo due serie di luci,rossa e blu,cuscini natalizi,un piccolo alberello da mettere sopra alla cassettiera,con le palline e le luci,delle tende natalizie e anche un peluche di un coniglio con il cappellino. Mi dirigo verso la cassa prendendo al volo anche qualche patatina e vari pupazzi di neve piccolini da mettere anche nella libreria. Pago ed esco con il mio bustone ma felicissima. Entro in un'altro negozio che vende tazze natalizie,mi fiondo subito prendendone due. Una ad albero l'altra a renna. Pago ed esco. Sorrido,finalmente sono veramente felice. Entro nella piccola libreria di Mandy dove vado ogni volta che vengo qui. Spingo la porta e la campanella sopra,avverte il mio ingresso e Mandy alza gli occhi.
-ooh!mia cara,come stai?-
-ciao Mandy,tutto bene-
Indica la busta -compere?-
-sii,decorazioni per la mia camera-
-che bello,vai vai,fatti un giro ci sono nuove uscite-
Le sorrido e riprendo a camminare per la libreria. L'odore di libri inonda la stanza,fosse per me vivrei in una libreria. Mi avvicino alla saga di Harry Potter,dovrei prendere i doni della morte. Prego che ci sia ed eccolo lì. Lo stringo nel braccio mentre continuo a vedere. Una copia di Orgoglio e Pregiudizio attira i miei occhi,infatti non resisto e lo prendo. Vado alla cassa e pago. Uscendo,prendo il telefono dalla tasca. Sono solo le 7pm,ho ancora tempo. Cammino un po' per TS,ammirando i grattacieli e i display colorati che illuminano la strada. Mi dirigo in un café dietro l'angolo. Il calore del negozio mi avvolge,mi siedo al tavolo e poso il cappotto sullo schienale della sedia. Ordino un semplice cappuccino caldo con un donuts al cioccolato. Arrivano e inizio a mangiare. Il mio telefono improvvisamente squilla.
"Mitch"
-pronto?-
-Coco,ma dove sei?-
-Mitch sono a Time Square,perché?-
-ti vengo a prendere- la sua voce era preoccupata e agitata.
-No Mitch,perché?-
-dove sei di preciso?- ignorando la mia domanda.
-Mitch cazzo perchè?-
-quando torni te lo dico-
Sisi certo come no,ci credo.
-sono al Archie Café-
-due minuti e solo lì- dice staccando.
Finisco la ciambella ed esco con il bicchiere di plastica del cappuccino. La Maserati di Mitch attraversa la strada,fermandosi davanti a me. Apro la porta e mi siedo sul sedile al suo fianco,posando le buste ai miei piedi.
-ehi piccolina,cosa hai comprato?-
Non rispondo,mi giro verso il finestrino a guardare i palazzi. Mitch sospira e riprende a guidare. Durante il viaggio prova a parlarmi ma non lo rispondo,mi deve spiegare il perché mi è venuto a prendere tutto agitato. Siamo nel bronx,dove l'aria natalizia che ho respirato fino ad ora,muore. Le case,anche se grandi,sono poco decorate.
-perché se hai i soldi dobbiamo comunque continuare a vivere qui?-
-non ne ho così tanti da spostarci a New York-
Però a differenza delle altre case del bronx,la nostra è la più grande. Infondo al bronx,il viale della nostra villetta pieno di piante ci accoglie. Mitch apre il cancello ed entra. Parcheggia e scendo molto velocemente. Prendo le buste e lo aspetto. Quando è finalmente faccia a faccia con me,parlo.
-perché cazzo mi sei venuto a prendere tutto agitato?- chiedo,forse non nel giusto modo.
-è successo una cosa molto grave,entra ,stanno pure i tuoi fratelli e parliamo-
La cosa inizia a preoccuparmi,entro di corsa in casa andando al piano di sopra per posare le buste e togliermi il cappotto,sciarpa e scarpe. Metto le mie ciabattine calde e scendo.
-mostriciattolo,sei stata a Time Square?- Rom esce dalla sua stanza seguito da Gabs.
-si,ho comprato un sacco di cose-
-dopo voglio vederle- dice Gabs alle sue spalle. Scendiamo tutti e tre e ci sediamo all'isola. Mitch viene dopo pochi minuti. Io prima di sedermi però,prendo una ciotola con del latte e i miei Luky Charms e inizio a mangiarli.
-ragazzi,devo dirvi una cosa grave-
Siamo tutti sull'attenti a sentirlo. Alcuni brividi mi percorrono la schiena ma non lo do a vedere e continuo a mangiare.
Prende alcuni respiri e dice ciò che non mi sarei mai aspettata.
-vostra madre è ancora viva. È in un carcere a New York-
Sbianco. Quel mostro è ancora vivo e papà no. La rabbia mi ribolle nelle vene,ma nascondo tutto e continuo a mangiare. Dentro sto morendo ma fuori sono tranquilla. Le mani non mi tremano quando vorrebbero farlo. Sei paia di occhi sono puntati su di me. Mi guardano confusi perché la situazione mi ha sempre toccato,come tra l'altro fa ancora,ma lo tengo dentro.
-Che c'è?- dico alzando lo sguardo.
-n-non ti tocca?- chiede Rom
Si,tantissimo.-No-
-impossibile Coco,dicci la verità- dice Mitch.
Vorrei urlarlo al mondo. Spaccare tutto. Non può essere ancora viva. Ora capisco quel messaggio che mi arrivò due settimane fa.
-la cosa non mi tocca.Vado a sistemare le cose che ho comprato- dico alzandomi,posando la ciotola nel lavandino e salgo le scale. Entro in camera mia e la chiudo. Lascio un respiro. Cazzo,non può essere. Gli occhi iniziano a pizzicare ma li respingo. Metto le cuffie e rimetto la mia playlist natalizia mentre tolgo tutto dalle buste.Metto le lucine intorno al letto e sopra alla finestra,poiché è davvero lunga,i cuscini sul davanzale e metto la tenda. Prendo l'alberello e lo monto sulla cassettiera,mettendoci anche le palline e le lucine. Di fianco metto il peluche a coniglio,i due libri e le tazze. Prendo il cesto di paglia comprato da Target e poso le due buste di patatine. In una busta metto l'altra serie e i pupazzi di neve per la libreria. Senza togliermi le cuffie,mi dirigo nel mio ufficio,passando per la cucina sotto gli occhi curiosi dei tre uomini. Apro la porta e metto le luci intorno alla scrivania e i pupazzi sulle varie mensole della libreria sparsi. Risalgo sopra,spengo la luce bianca del lampadario e accendo le lampadine. Mi stendo sul letto felice,nonostante la brutta notizia di prima. Perché ci vuole davvero rovinare? Che cosa le abbiamo fatto?
Il tin del mio telefono mi sveglia dai pensieri.

Kai Davis
come stai piccola rossa?

Il mio cuore fa un salto. Da quando avevo la febbre non l'ho più visto perché non sono andata a scuola. Lui dormì con me quella notte,ma il giorno dopo non c'era più e mi lasciò un bigliettino sul comodino.
"devo andare a scuola. Sarei rimasto abbracciato a te tutto il giorno. Riprenditi,piccola rossa.
Kai"
Quando lo lessi,non ci credetti. Quel bigliettino è ancora sul mio comodino e non l'ho buttato. Qualcosa dentro di me si attivava quando stavo vicino a lui. Una sensazione strana. Nuova. Fa che mi sto innamorando? Impossibile. Io odio Kai. Non potremmo mai stare insieme. Però è così bello,dolce e allo stesso tempo arrogante.

Kai Davis
non far finta di non leggere,so che l'hai letto. Ti vedo

Ma che cazzo?

come fai a vedermi?

Kai Davis
affacciati piccola rossa

Corro alla finestra. Kai era giù. Indossava un jeans e un maglione con sopra la giacca. Aveva il casco in mano e un'altro sulla sella della moto. I nostri occhi si incrociarono e lui mi sorride.
Ecco,in questo preciso momento,quella strana sensazione mi invade il corpo. Mi allaga.

Kai Davis
dai scendi? facciamo un giro veloce

E come potevo rifiutare? Volevo non pensare alla notizia. Infilo velocemente le Mou,il cappotto e la sciarpa e scendo le scale di corsa.
-dove vai?- chiede Gabs
-fatti i cazzi tuoi- dico sbattendo la porta. Infondo lo voglio bene. Giro la casa ed eccolo lì. Mi sorride uguale a prima.
-ciao Kai-
-ciao piccola rossa-
Mi avvicino e lui mi lascia un bacio sulla guancia. Sarà per il freddo,ma le mie guance diventano rosse. Mi passa il casco con le orecchie rosa.
-facciamo un giro?- dice salendo sulla moto e accendendola.
Okey,forse si,mi sto davvero innamorando. Il Natale fa miracoli.
-okey- dico salendogli alle spalle. Prende le mie mani e le posa sulle sue spalle.
-vuoi andare a Time Square?-
-ma sono le dieci inoltrate-
-e quindi? vuoi sì o no?-
annuisco e parte subito.
Si,mi sto letteralmente innamorando del migliore amico dei miei fratelli.
Mi sto letteralmente innamorando del mio peggior nemico.

𝑳𝒂 𝒆𝒔𝒕𝒓𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒖𝒈𝒂𝒛 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora