Capitolo 40

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Ma volete sapere come andò? Fu la vacanza migliore della nostra vita. Il gruppo si era finalmente riformato e Luke lo vedevo come nuovo. Quasi dimenticavo che stesse per morire.
Abbiamo girato tutta la California e poi siamo andati a New York. È una città strepitosa.
Non vi racconterò di ogni cosa visitata e tutte le cazzate fatte. Perché quando tornammo successe la cosa migliore di tutte. E dopo un viaggio del genere non pensavo potesse succedere qualcosa di meglio. Ma ovviamente mi sbagliavo.

Erano passate due settimane dalla nostra partenza. Non avevamo più sentito nessuno da allora. Ero curiosa di sapere come i dottori avevano preso la cosa, ma ne avevo anche paura. Luke sembrava stesse benissimo ma ormai per lui il termine era arrivato. Secondo gli esperti sarebbe dovuto morire da un momento all'altro ormai, ma non accadde. Non accadde proprio nulla. E volete sapere perché? Questo ve lo racconterò.

Arrivammo a Londra. Era una tiepida giornata di fine autunno. L'aeroporto era deserto. Era andato tutto bene ma io non riuscivo a stare tranquilla. Calum lo notò e si avvicinò.

"Hei"

"Cal"

"Che c'è?"

"Davvero me lo chiedi?"

"Andiamo è stato il viaggio migliore di sempre. Luke te ne è grato, sul serio."

Sorrisi.
"Lo so"

"Sai..forse lui potrebbe vivere ancora un po' insomma..sembra stare benissimo"

"Oh per favore. Detto così proprio.."

"Mi dispiace"

"Vorrei solo..bho che per una volta finisse tutto bene ecco"

"Emily non siamo mica in un film. Non esiste il lieto fine"

"Beh questo lo so ma..dimmi come cazzo andremo avanti senza di lui eh?"

Abbassò lo sguardo. So che lui stesse male quanto me ma avevo bisogno di sfogarmi.
Rimanemmo in silenzio. Non c'era altro da aggiungere.

Arrivati a casa dei ragazzi chiamai mia madre per dirle che tutto era andato bene. Poi chiamai Sara che volle salutare Michael. Lo lasciai in salotto con il mio cellulare a parlare con la sua ragazza e me ne andai in cucina. Avevo una fame allucinante. Mi preparai una piadina.

"Piccola tutto bene?"

"Oh si luke"
Si avvicinò e mi strinse, poi mi diede un bacetto e si sedette a tavola.

"Non so come ringraziarti per questo viaggio. Grazie di avermi convinto"

"Figurati. Dopo tutto quello che hai fatto per me dovevo fare qualcosa per te, amore"

Sorrise.
"Senti io..non so come all'ospedale abbiano reagito"

"Ci pensavo anch'io luke"

"Che facciamo?"

"Forse è meglio tornare e.."

"Mi costingerebbero a tornare la, a vivere li dentro ancora. Ed io non voglio"

Lo guardai. Sembrava affranto ma anche rinvogorito. Non capivo cosa fosse meglio per lui in quel momento. Quindi lo baciai.
"Luke, tesoro. Credo sia meglio un controllo che ne dici? Sembri stare molto meglio e se vedranno come stai forse..sarai libero no?"

Cercai di sorridere ma ero tesa quanto lui.

"Emily andiamo. Davvero pensi che dopo avermi detto che io debba morire mi dicano: hei sei guarito! Torna a casa felice e contento??"

"Mi dispiace.."

Lo guardai. Mi guardò. Mi persi ancora in quei suoi occhi meravigliosi.

Alla fine lo convinsi a fare un semplice controllo ma grazie ad una complice luke non sarebbe rimasto lì. Mai più.

"Mabel allora"

"Ciao caro, come stai?"

"Bene grazie"
Luke sorrise in imbarazzo.
"Allora hai capito il piano?"

"Certo. Oh che bella ragazza che hai"

"Oh grazie signora"

"Chiamami Mabel tesoro"

"Mabel"

Mabel ci sorrise. Era una vecchietta davvero deliziosa. Ci eravamo intrufolati da lei dicendo di essere suoi nipoti ed una volta spiegato il piano andammo dal dottore di luke.

"Oh luke hemmings. Quanto tempo. Non sai cosa si è scatenato dopo la tua scomparsa"

"Emm cioè?"

"Dopo 5 ore sono venuti a cercarvi poi hanno chiamato tua madre e la madre della ragazza...ma nessuna delle due sapeva niente"

Pensai a mia madre e sorrisi. Una grande complice. Grazie mamma.

"E poi che successe?"

"Non so bene come ma dopo 3 giorni decisero di smettere di cercarvi. Tua madre disse che probabilmente foste andati da qualche altra parte a fare dei controlli o cose così"

"Giusto...sicuro, controlli. Ma la prego dottore non dica che sono tornato. Io non voglio restare qui."

Il signore sospirò.
"Luke se hai bisogno di cure non puoi andartene. Non so come tu abbia fatto durante queste settimane senza di noi. Spero non sia successo nulla"

Guardò me per ottenere conferma.
"Vede luke sembra stare molto meglio e non è successo nulla..anche se non facciamo controlli da settimane"

"Questo potrebbe essere un rischio. Può comportare un peggioramento. Ora mi occupo io del controllo. Lei deve uscire"

Annuii ed uscii dopo aver salutato luke. Gli promisi che tutto sarebbe andato bene. Entro la prossima ora saremmo andati via di lì.

Rimasi nella sala d'aspetto travestita per non farmi riconoscere. Sperai che facesse in fretta.

LUKE'S POV
Una volta finito il controllo guardai il dottore che leggeva al computer e su dei fogli. Aveva gli occhi sgranati. Non capivo se fosse preoccupato, spaventato o sorpreso.

"Emm c'è qualche problema?"

Si girò e mi fissò per qualche secondo. Mi iniziai a spaventare. Immaginai che stesse per dirmi: 'morirai in questo istante'.

"In realtà no. Cioè...è impossibile ma"

"Cosa? Cosa c'è? Mi sta facendo impazzire"

"Forse è meglio chiamare quella Emily. Aspetti qui"

Annuii agitato. Non capivo perché volesse dire questa cosa davanti a lei.
Dopo qualche minuto rientrò con Emily al seguito. Lei venne da me e mi abbracciò.

"Allora dottore mi dica"
Era nervosa. La voce spezzata dalla tensione.

"Beh.."

SPAZIO MEEE
Ciao a tutti. Mi sento una bastarda per un finale del genere però vi avverto che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Immaginate cosa sia successo e come finirà. Spero di aver creato un po' di suspance ahah. Va beh comunque spero vi piaccia♥♥

Nonostante tutto~luke hemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora