Capitolo 18||So dove trovare James

569 43 1
                                    

Luke non è entrato in classe dopo la pausa pranzo e forse è meglio così. Ora sono sola nel banco mentre il prof legge la relazione di uno dei ragazzi.

Non sono in classe. No con la mente sono altrove, sono da James. Si da lui. In qualsiasi angolo del mondo sia io dono con lui. Non sapere dove sia mi crea un vuoto, un senso di fastidio sulla bocca dello stomaco, una sensazione strana.

Il suono ovattato di qualcuno che bussa alla porta alla mia mente come un sottofondo. Come se fossi in un altro mondo, bloccata in altro universo. Ci pensa il suono del mio nome pronunciato dal prof a riportarmi in classe, più o meno.

"Gomez, puoi andare" mi guarda e solo ora mi rendo conto che la ragazza che ha bussato ha appena chiesto di farmi uscire.

Mi alzo delicatamente chiudendomi la porta alle spalle una volta fuori.

"Tieni" dice porgendomi un bigliettino "me lo ha dato Carlos dice che è urgente"

"Umh grazie" dico incerta e lei si volta

"Ci si vede in giro" continua e io sussurro un 'ok' ma è già sparita ormai...

Apro il biglietto e lo leggo

Sono in presidenza vieni ti prego devo parlarti... Ti aspetto qui davanti

Ripiego il bigliettino e vado verso la presidenza... Quando arrivo vedo un Carlos appoggiato al muro con entrambe le mani nelle tasche.

"Ehy" gli dico mettendomi davanti a lui

"Sel" mi guarda negli occhi e noto che ho un livido sullo zigomo sinistro

"Che diavolo hai fatto in faccia?" chiedo preoccupata

"Niente tranquilla, è tutto ok"

"Sicuro?" dico sfiorandogli la guancia

"Si si, sicuro" sorride e ricambio

"Come mai mi hai chiamato?"

"Ho preso un permesso, volevo avvettirti e dirti di andare subito dai ragazzi appena uscita da scuola e di evitare Luke il più possibile. Non posso spoegarti ora ma cerca di ignorarlo ok?"

"Luke?"

"Si proprio lui. Evitalo"

"Ok" sono confusa e molto... Detto questo si da una spinta e si rimette in sesto tenendo le mani in tasca. Agile.

"Carlos?" lo chiamo quando si gira per andarsene

"Si?"

"Dove vai?" chiedo d'impulso.

"A cercare James"

James.

"Carlos?" lo richiamo ancora

"Cos?" sbotta nervoso ma decido di non farci caso

"Se lo trovi. Insomma se sai qualcosa avvertimi" dico guardandomi le unghie

"Certo. Ti terrò informata" dice più dolcemente e poi sparisce dietro le scale.

"Non capisco perché lo fai" dove Luke alle mie spalle appoggiato allo stipite  della porta con le braccia incrociate al petto "preoccuparti così per lui. Non farebbe lo stesso per te"

Non è vero. Lo farebbe eccome. Mi chiamerebbe, verrebbe a casa, mi tormenterebbe. Farebbe quello che non sto facendo io. Lo farebbe come quando è venuto sul luogo dell'incendio. Non si è mai trovato di passaggio, ne sono certa. Lo farebbe come quando è venuto in ospedale, come quando veniva a trovarmi a casa, come quando è rimasto a dormire, come sempre. Non mi lascerebbe sola. E io? Io mi faccio bloccare dalla paura che non voglia parlare con me, pensando di lasciarlo stare, che stupida. Pensandoci bene a lui non importetebbe più di tanto se non volessi parlargli, verrebbe e basta.

You're not alone||James Maslow||Selena GomezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora