❝ Quindi alla fine sei venuta veramente, benvenuta allo Shiratorizawa ❞
❝ ci ho messo una settimana a scegliere se accettare la borsa di studio sportiva o quella accademica, nel dubbio farò un anno uno e un anno l'altra ❞
✧˖°💌 𐙚 🏐⋆ ˚｡⋆ ☁︎
⩇⩇:⩇⩇...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
October 23rd 2024 ┏━━━━━━━━━━━━┓ ·˚₊꒰: ̗̀➛┊❝ Capitolo 14❞┊✧ ೃ༄ "Seijoh VS Dateko"
Il sole del mattino illuminava il cielo azzurro mentre Taiga e Reina si dirigevano verso il Seijoh. Il rumore dei loro passi era quasi soffocato dall'entusiasmo contagioso di Taiga, che non riusciva a stare ferma un attimo. Il contrasto tra le due era evidente: Taiga sembrava sul punto di esplodere dall'eccitazione, mentre Reina camminava in silenzio, lo sguardo fisso a terra.
"Non riesco a credere che sia già il giorno della semifinale!" esclamò Taiga, saltellando di tanto in tanto. "È incredibile! Mi sembra che abbiamo appena iniziato il torneo e siamo già qui... Pensa che oggi possiamo arrivare in finale, Riri! In finale!"
Reina ascoltava le parole di Taiga senza riuscire a lasciarsi contagiare dal suo entusiasmo. Sentiva un peso crescere dentro di lei, qualcosa che la opprimeva sempre di più man mano che si avvicinavano al Seijoh. Ogni passo sembrava trascinarla più in profondità in una spirale di dubbi e incertezze.
"Non ti sembra pazzesco?" continuava Taiga, senza aspettare risposte.
Reina strinse le cinghie del suo zaino, il cuore che batteva più forte ad ogni parola. Non era nervosa per la partita in sé, ma per quello che significava. Per lei, era più di una semplice semifinale. Era una battaglia interna tra il suo desiderio di eccellere e le tensioni che stavano compromettendo il suo gioco, soprattutto con Aika. Non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che ogni sua azione sarebbe stata giudicata, non solo dagli avversari, ma anche dalla sua stessa squadra.
Taiga, notando il silenzio di Reina, rallentò il passo. Si voltò a guardarla con una smorfia preoccupata. "Reina, va tutto bene? Sei stranamente silenziosa stamattina..."
Reina si fermò un attimo, alzando lo sguardo e cercando di mascherare il suo disagio con un sorriso forzato. "Sì, tutto a posto" disse, ma anche a lei suonava falso. Taiga la conosceva troppo bene per credere a una risposta così superficiale.
"Ma non raccontarmi stronzata dai!" disse Taiga con un tono leggermente esasperato. "Ti conosco, sei preoccupata, vero? Senti, lo so che Aika ti stressa, ma non devi farti mettere sotto pressione da lei. Sei una delle migliori giocatrici, e tutti lo sanno."
Reina sospirò profondamente, passandosi una mano tra i capelli. "Non è solo Aika," ammise. "È che... non riesco a non pensare che se oggi faccio un errore, potrebbe compromettere tutto. Il coach è indeciso se farmi giocare o no proprio a causa dei miei continui battibecchi con lei. E onestamente... sento che Aika lo fa apposta. Vuole che io faccia brutta figura, così la sua amica può avere il posto da titolare senza nessuno a metterle i bastoni tra le ruote. Non so nemmeno se il coach mi lascerà giocare. Sembra che ogni alzata che faccio sia sbagliata solo perché è mia."
Taiga si fermò e le mise una mano sulla spalla, stringendola con forza. "Reina, ascoltami bene — disse con un tono serio, che non usava spesso — Aika può dire quello che vuole, ma sai benissimo che senza di te il Seijoh non arriverebbe da nessuna parte. Aika lo sa, io lo so, e pure il coach lo sa. Sei fondamentale, capisci? Ognuno ha il suo ruolo. Non è colpa tua se Aika ha un problema personale con te, ma oggi devi ignorarla. Entra in campo e gioca come sai fare, e tutti vedranno quanto vali."
