Capitolo 10. Il compleanno di Ludwig

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Il tempo danzava via come un torrente impetuoso, trascinando con sé giorni e notti impregnati di mistero e scoperte. Era quasi come se il tempo si contraesse intorno a loro, stringendo ogni istante prima dell'epica partenza per Praga e per Siena.

I giorni erano sfumati uno nell'altro, tessendo una trama intricata di indizi e misteri. Lo scorrere delle ore, astuto e indomabile, non era dalla loro parte. Avevano raccolto tanti indizi in poco meno di una settimana ma non era abbastanza per avere il quadro completo della situazione.

In questo tumulto incessante, sorgeva un'oasi di calma, un'isola incantata di serenità: il sedicesimo compleanno di Ludwig, senza che lui stesso se ne accorgesse.

Fu risvegliato dalla madre con baci affettuosi, che sembravano più carichi di amore del solito, e da un'atmosfera festosa che permeava la casa con colori e profumi di dolci.

Era il 12 luglio, una data incisa nel calendario non solo per celebrare un anno in più di vita, ma anche per segnare un momento di pausa e spensieratezza.

La madre aveva organizzato una festa, un raduno di parenti e amici, per onorare il figlio modello prima della sua imminente partenza per Praga, prevista per i primi giorni di Agosto. Era il modo della madre di salutare tutti prima del grande viaggio, di condividere gioie e affetti prima che la distanza li separasse.

Per Ludwig, quel giorno rappresentava non solo una tappa importante nel suo cammino verso l'età adulta, ma anche un momento di riflessione su quanto fosse trascorsa rapidamente la settimana dall'inizio della missione. Il tempo, implacabile, sembrava scivolare via come sabbia tra le dita, rendendo ogni istante prezioso e fugace allo stesso tempo.

La madre di Ludwig, con un sorriso affettuoso, gli suggerì di prepararsi per il pranzo, poiché avevano degli invitati.

Dopo una lunga stiracchiata per scacciare via i resti di quel poco sonno, Ludwig si alzò dal letto e si mise all'opera.

Si vestì con cura, scegliendo un abbigliamento che gli conferisse un'aria elegante e raffinata, come se stesse preparandosi per un appuntamento galante con Stella. Si profumò leggermente, scegliendo un profumo che lo avvolgesse delicatamente, aggiungendo un tocco di mistero e fascino al suo essere.

Davanti allo specchio, fece delle prove con i vari accessori, osservando con occhi critici il suo riflesso. Si prese in giro mentalmente per quanto si sentisse sciocco nell'occuparsi così tanto dell'aspetto esteriore, ma non poteva negare il brivido di eccitazione che sentiva nell'aria.

I suoi capelli, pettinati con cura, cadevano in morbide ciocche intorno al viso, incorniciandolo con un'eleganza naturale. Gli occhi, luminosi e scintillanti, riflettevano un misto di emozione e determinazione, conferendo al suo sguardo un'aura magnetica e irresistibile.

Infine, si infilò una giacca elegante, che gli conferiva un'aria di maturità e sicurezza, trasformandolo da ragazzo in un vero e proprio uomo con ogni dettaglio curato con precisione.

E Ludwig avrebbe desiderato essere già un uomo, pronto a correre da Stella a bordo di una macchina per festeggiare il suo compleanno chissà dove. Ma la realtà lo riportò bruscamente con i piedi per terra. Prima di poter permettersi di sognare, doveva affrontare gli incubi che lo tormentavano, insieme ai suoi compagni di avventura.

Dopo aver dato un ultimo sguardo allo specchio per assicurarsi di essere impeccabile, si diresse verso le scale per scendere al piano disotto.

Il brusio proveniente dalla sala da pranzo gli fece capire che gli invitati fossero già lì, in attesa. Quando fece la sua apparizione sulle scale, lasciò tutti senza fiato.

Zii e cugini gli andarono incontro con sorrisi affettuosi e congratulazioni.

I più anziani non tardarono a esprimere il loro plauso per il bel giovane dei Müller, mentre le cugine, con sguardi ammirati, avrebbero voluto essere estranee solo per poterlo guardare con occhi diversi, senza il vincolo del parentado.

L'Effemeride di CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora