**Sospetti**Quando Dante si svegliò, il sole era già alto nel cielo. Si girò verso la moglie, si avvicinò e le diede un delicato bacio sulla fronte. "Riposati, amore mio", mormorò. Dopo una veloce doccia, si vestì e uscì in silenzio dalla camera, guardando un’ultima volta Isabella che dormiva, senza voler disturbare il suo sonno.
Si diresse in cucina, dove trovò Susy e Melina intenta a preparare il caffè. "Susy", disse con tono serio. La governante alzò lo sguardo, preoccupata. "Cosa c'è, signore?"
"Non permettere a nessuno di svegliare mia moglie, nemmeno quando arriverà Caterina. È fondamentale che resti tranquilla e a riposo. E prepara la stanza degli ospiti: Caterina si trasferirà qui con noi."
Susy annuì, ma la sua espressione tradiva un certo timore. "Caterina? Si trasferisce a vivere qui, signore?"
"Esattamente. E non voglio che ci siano fraintendimenti: lei sarà di famiglia, non un'ospite. Assicurati che tutto sia perfetto", ordinò Dante, prima di allontanarsi.
Nel frattempo, Melina, che aveva ascoltato la conversazione, non riusciva a contenere la sua eccitazione. "Finalmente, la mia vendetta si avvicina", sussurrò tra sé e sé, un sorriso malizioso sulle labbra.
Mentre si affrettava a preparare un pranzo speciale solo per Isabella, i suoi pensieri si affollavano come nuvole scure in un cielo limpido. "Spero che Caterina, dopo tutti questi anni, non mi riconosca," rifletté, mescolando gli ingredienti con cura, come se ogni movimento potesse influenzare il destino di quella giornata. La stessa Caterina che una volta era amica di quella sciacquetta che le aveva strappato via tutto: il suo posto nella vita di Franco, la sua serenità, e persino la sua autostima. Un rancore profondo le si era radicato nel cuore, e ora, mentre preparava quel pranzo, sentiva che finalmente stava arrivando l’occasione per vendicarsi.
"Ora, finalmente, ho l’occasione di vendicarmi e di ottenere ciò che spetta a me e a mia figlia."Disse tra sé e sé.Melina si fermò un momento, i suoi occhi si illuminarono di una luce inquieta. "Isabella non sa che il suo destino è già segnato," pensò, un brivido di eccitazione le percorse la schiena. "Basterà un semplice piatto, un gesto che sembrerà innocente, e tutto sarà finito." La vendetta si stava avvicinando come un’ombra minacciosa. "Non permetterò a Caterina di ostacolare il mio piano. Se si metterà sulla mia strada, farò fuori anche lei. Non dopo tutto quello che ho sofferto."
Le parole le ronzavano nella mente come un mantra. Ogni sofferenza, ogni ingiustizia subita, si condensava in quel momento, trasformandosi in una determinazione ferrea. "È tempo di chiudere i conti," mormorò tra sé, mentre il profumo dei piatti si mescolava con l’aria densa di tensione.
Melina sapeva che la sua occasione era finalmente arrivata. Nessuno avrebbe potuto fermarla, e ogni passo che compiva la avvicinava sempre di più alla sua vendetta. Con un sorriso freddo, si preparò a servire il piatto, consapevole del potere che quel gesto innocente avrebbe avuto.
Si avvicinò al tavolo e prese una piccola fiala, il liquido all’interno brillava in modo sinistro. "Un ingrediente segreto" pensò, mentre ne versava un paio di goccie nella zuppa con cautela . "Dovrò essere astuta. Caterina potrebbe riconoscermi, ma non può sapere che sono sempre stata qui, nascosta per vendicarmi. Dovrò muovermi nell’ombra, come un fantasma, fino a quando non sarà troppo tardi."
Con un’occhiata furtiva verso la porta, Melina si assicurò che nessuno la stesse osservando. "La mia vendetta si avvicina, e nessuno potrà fermarmi. Caterina non sa che il suo arrivo segnerà l’inizio della mia ascesa. Isabella sarà solo un pezzo del mio piano, un sacrificio necessario per riappropriarmi della vita che mi è stata sottratta."
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Mafia e Destini: La Mia Storia Isabella E Dante
RomantikIn un mondo dominato da famiglie mafiose, Dante, un playboy incallito, è costretto a sposare Isabella, una giovane dolce e paziente. Deciso a ribellarsi, Dante la umilia, ma Isabella non si lascia scoraggiare. Con la sua forza interiore, riesce a f...