Mafia e Destini: La Mia Storia Isabella E Dante

capitolo 15

**Un nuovo giorno**

Isabella si stirò e sbadigliò, godendosi il momento di quiete. Aveva ancora gli occhi chiusi, ma era completamente sveglia. Quando si girò verso il lato di Dante, si accorse che non c'era. "Si deve essere già alzato," pensò ad alta voce, con una punta di delusione nella voce.

Si alzò, allungando le braccia verso il soffitto, mentre i rumori del mare si facevano sentire in lontananza, un dolce sussurro che raccontava storie di onde e di libertà. La brezza marina entrava dalle finestre aperte, portando con sé il profumo salmastro dell'oceano e rinfrescando l'aria calda della mattina.

Dopo essersi vestita, Isabella si diresse verso la cucina, il suono dei passi che si mescolava al canto degli uccelli e al fruscio delle foglie. Era un nuovo giorno, e la villa era avvolta in un'atmosfera di promessa e di avventura.

Quando Isabella varcò la soglia della cucina, trovò Dante intento a gustare una ricca colazione. I profumi del caffè appena fatto e dei croissant caldi si mescolavano nell'aria, creando un'atmosfera accogliente. "Prego, serviti pure," disse lui con un sorriso, indicando il tavolo carico di prelibatezze. "Ho fatto portare un po' di tutto, non sapendo cosa preferissi."

Isabella, un po' risentita, incrociò le braccia e lo guardò con uno sguardo di sfida. "Se ti fossi degnato di farti vedere a casa ogni tanto, invece di scomparire per giorni interi, lo sapresti già," rispose, cercando di nascondere un sorriso. La sua voce, pur ferma, tradiva una certa tenerezza.

Un silenzio carico di significato si instaurò tra loro, rotto solo dal fruscio delle foglie che danzavano al vento proveniente dalle finestre aperte. Isabella si avvicinò al tavolo, la curiosità che soppiantava la sua irritazione, mentre si preparava a servirsi di quel banchetto inaspettato.

"Allora, cosa facciamo oggi?" chiese Isabella, guardando Dante con curiosità. "Non possiamo restare chiusi in casa per due settimane. Cosa proponi?"

Dante, accarezzandosi il mento pensieroso, rispose: "Non saprei... Che ne dici di visitare il paese nelle vicinanze?" suggerì , sperando di ravvivare la giornata.

Isabella lo guardò, riflettendo. "E possiamo? Non avremmo bisogno di protezione?"

Dante sorrise, cercando di rassicurarla. "Non ti preoccupare. Le nostre guardie sono sempre nelle vicinanze. Ci stanno dando privacy, ma sono pronte a intervenire se necessario."

Isabella annuì, sentendosi più a suo agio con l'idea. "Allora, andiamo a esplorare! Preferisco passare il tempo con te piuttosto che rimanere qui."

Fu una mattinata meravigliosa, trascorsa esplorando i luoghi incantevoli della zona. Isabella e Dante, pur non conoscendosi affatto, si trovarono a condividere momenti di curiosità e scoperta, mentre vagabondavano tra vicoli pittoreschi e scorci suggestivi. A pranzo, si rifugiarono in un intimo ristorantino tipico, dove i sapori autentici dei piatti locali iniziarono a sciogliere un po' la tensione, anche se l'atteggiamento di Dante rimaneva spesso distante e riservato.

Quando rientrarono a casa, con il cuore leggero ma l'atmosfera ancora carica di incertezze, Dante, con un tono deciso ma non aggressivo, propose: "Che ne dici di andare a cena fuori stasera? Per concludere la nostra giornata."

Isabella lo guardò, colpita dalla sua proposta. C'era qualcosa in lui, una presenza magnetica che la intrigava, nonostante il suo atteggiamento scostante. "Va bene," rispose, cercando di mascherare l'emozione che le serpeggiava dentro. L'idea di trascorrere un'altra serata con lui la spingeva verso l'ignoto, sapeva che c'era un lato oscuro che avvolgeva Dante, tuttavia, la prospettiva di scoprire di più su di lui le faceva battere il cuore.

Dante, impeccabilmente vestito nel suo completo che sembrava cucito su misura per lui, si trovava nel salone ad aspettare Isabella. Quando finalmente sentì il rumore dei suoi passi che scendevano le scale, il suo cuore si fermò , restando a bocca aperta. Isabella apparve come un'apparizione in un vestito nero che si adattava perfettamente alle sue forme, esaltando la sua figura armoniosa.