**La Scommessa**
Il club di famiglia pulsava di vita, un turbine di luci lampeggianti si intrecciava con i suoni assordanti che avvolgevano i presenti in un abbraccio opprimente. I colori vibranti danzavano sulle pareti, creando ombre mutevoli che si mescolavano a volti sorridenti e occhi scintillanti. Ogni battito della musica risuonava nel cuore di chi ballava, mentre il profumo di sudore e adrenalina permeava l’aria.
In mezzo a quel frastuono, le conversazioni si mescolavano in un caotico sottofondo. I DJ, con il loro talento, trasformavano i pezzi musicali in un viaggio sonoro, accompagnato da esplosioni di luci che illuminavano il pavimento danzante.
Era un luogo di liberazione e perdizzione, dove le preoccupazioni del mondo esterno svanivano, sostituite da un'unica pulsazione collettiva. Qui, in questo rifugio di euforia, ogni anima si sentiva viva e connessa.Isabella si trovava al centro di quel caos, ma non riusciva a sentirsi parte di esso. Le cameriere, vestite con abiti succinti che mettevano in mostra curve e pelle, si muovevano con disinvoltura tra la folla, mentre Isabella si sentiva un pesce fuor d'acqua, il cuore che batteva forte nel petto.
La musica pulsava come un cuore inarrestabile, e il profumo di alcol, sesso e sudore si mescolava nell’aria, rendendo l’atmosfera ancora più opprimente. Isabella cercò di ignorare gli sguardi che si posavano su di lei, ma la sensazione di disagio non la abbandonava. Alice notò subito che qualcosa non andava, il suo sorriso brillante contrastava con l’oscurità che si stava accumulando dentro Isabella."Dai, balla con me!" esclamò, afferrandola per il polso e trascinandola verso la pista. Isabella esitò, il corpo riluttante mentre Alice la guidava nel vortice di movimenti e colori. La musica avvolgeva i loro corpi, un ritmo ipnotico che sembrava invitare tutti a lasciarsi andare. Ma per Isabella, ogni passo verso la pista da ballo si sentiva come un passo più lontano dalla sua zona di comfort.
“Non posso farcela,” mormorò, cercando di trattenere la sua amica. Ma il sorriso di Alice era contagioso, e la determinazione nei suoi occhi la spingeva a provare. Alla fine, si ritrovò a ballare, le braccia sollevate, il corpo che si muoveva quasi autonomamente, mentre cercava di immergersi nell’energia del momento.
Ma anche in mezzo a quella folla festante, Isabella si sentiva isolata, come se un vetro invisibile la separasse dagli altri. I volti intorno a lei si illuminavano di pura gioia, mentre il suo cuore continuava a battere in un ritmo diverso, più lento e incerto.
Finalmente, si fermò, respirando profondamente, cercando di calmare la tempesta interiore. "Alice, ho bisogno di un momento," disse, cercando di farsi strada verso il bancone del bar. La sua amica annuì, comprendendo il bisogno di una pausa, e la seguì.
Al bar, il mondo sembrava un po’ più gestibile. Isabella si appoggiò al bancone, osservando i drink colorati che venivano serviti. "Un'acqua tonica, per favore," ordinò, cercando di disintossicarsi da quell’atmosfera opprimente. Alice, accanto a lei, ordinò un cocktail fruttato, il suo modo di affrontare la frenesia del club.
"Non ti preoccupare," disse Alice, con un sorriso incoraggiante. "È solo una serata. Dovresti divertirti e non pensare . Lascia che la musica ti prenda." Ma Isabella sapeva che la musica non sarebbe mai stata in grado di dissuadere il tumulto dentro di lei. La vita che pulsava attorno a loro sembrava un sogno lontano, mentre la sua realtà era fatta di ansie e domande irrisolte.
Alice insistí, Isabella a quel punto , anche se ancora non molto convinta si lasciò andare, sperando che ritornando a ballare potesse distrarla. Mentre si muoveva al ritmo della musica, però, la sua mente tornava sempre a Dante. L’idea che lui potesse essere in quel locale, circondato da donne che non avrebbero esitato a gettarsi ai suoi piedi, la fece rabbrividire. Non gelosa, ma quel posto e quella situazione la facevano sentire vulnerabile.
Dante, dall’altro lato della sala, la vide danzare. Ma, incredibilmente, non la riconobbe. Fu subito colpito dalla bellezza di Isabella, i lunghi capelli castani che ondeggiavano al ritmo della musica e le incorniciavano il viso, gli occhi verde smeraldo che brillavano come gemme, un corpo sinuoso, con la figura morbida e rotonda, con curve che si muovono in perfetta armonia mentre danzava.
Dante ne restó ammaliato, come folgorato da un fulmine a ciel sereno , guardandola danzare ne era rimasto estremamente affascinato, ma non sapeva che si trattasse della sua promessa sposa.
"Chi è quella ragazza che sta ballando co Alice?" chiese a Luca, con un’espressione di curiosità. Luca, divertito dalla situazione, rispose." Perché non la riconosci, non sai chi é!".
"No, non è possibile che la conosca, non si dimentica una bellezza del genere!" Protestò Dante, incredulo. La sua mente si affollò di pensieri confusi. Come poteva non riconoscerla? E dove l’aveva incontrata ? No , non poteva essere , Luca si sbagliava ne era sicuro . La bellezza che aveva davanti non poteva essere dimenticata.
Luca, divertito, a quel punto ,propose una scommessa " io sono sicuro che tu la conosci, Dante, allora scommettiamo, che dici, ci stai ? Se ho ragione io e tu hai giá visto e conosciuto quella ragazza che sta ballando con Alice tu ti sposi come previsto con Isabella se hai ragione tu e non hai mai visto quella bellezza che balla con nostra sorella , mi sposo io con Isabella!"
"CI STO! CAZZO SE CI STO! BASTA CHE MI LIBERO DI QUELLA MOCCIOSA E POI NON HO MAI PERSO UNA SCOMMESSA" rispose euforico Dante , sicuro di se.
Con un passo deciso puntando la sua preda, Dante si avvicinò alla pista da ballo appoggió le proprie mani sui fianchi di Isabella muovendosi a ritmo di musica.
Isabella, nello stesso istante che avverti delle mani su di lei, sentí il proprio cuore accellerare e percepì la paura e l’eccitazione che si mescolavano mentre si girava, e quando i loro occhi si incrociarono, si sentì immobilizzata. Non poteva credere chi aveva davanti a lei e mentre le parlava e le chiedeve come si chiama si rese conto che non l'aveva riconosciuta. Era come se il tempo si fosse fermato, e in quel momento, un misto di orgoglio e rabbia la invase.
Le si avvicino sempre di piú con sorriso sicuro e malizioso, convinto di non essere rifiutato.
Non potendo tollerare l’idea che Dante non la riconoscesse, Isabella, furiosa, non esitò a dargli uno schiaffo, un gesto che risuonò nel rumore del club. Poi, come una furia, si allontanò, cercando rifugio tra la folla.La mischia la avvolse, e Isabella si sentì sopraffatta. Scorse Luca in lontananza e corse verso di lui, le lacrime pronte a scoppiare. "Portami a casa, per favore!" implorò, la sua voce tremante. Luca, si rivolse a Marco, il braccio destro di Dante. "Porta Isabella a casa dei miei genitori. È la fidanzata di Dante!".
Marco rimase scioccato per un attimo, ma si riprese rapidamente e accompagnò Isabella verso l’uscita.
Dante, che aveva cercato di seguire Isabella, raggiunse Luca. "Cosa cazzo è appena successo? Chi era quella ragazza ?" Chiese, confuso e arrabbiato. Luca scoppiò a ridere. "Non hai riconosciuto la tua promessa sposa!" " Te l' avevo detto che la conoscievi non mi hai voluto acoltare!" Sempre ridendo lo salutó "Ci vediamo all’altare fratello!" E se né ando via.
Dante restò scioccato, l’ira e la confusione si mescolavano nel suo sguardo. Non poteva credere che la donna che lo aveva appena rifiutato con uno schiaffo davanti a tutti, fosse colei che gli era stata promessa. Un groviglio di emozioni lo sopraffaceva, mentre la serata prendeva una piega inaspettata e complicata.
STAI LEGGENDO
Mafia e Destini: La Mia Storia Isabella E Dante
RomanceIn un mondo dominato da famiglie mafiose, Dante, un playboy incallito, è costretto a sposare Isabella, una giovane dolce e paziente. Deciso a ribellarsi, Dante la umilia, ma Isabella non si lascia scoraggiare. Con la sua forza interiore, riesce a f...