s e d i c i

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Avvertimento: questo capitolo potrebbe contenere dei contenuti un po' piccanti, se non sono di vostro gusto, sentitevi liber* di saltare il capitolo. Grazie!

Clara

Carlos sembra essere più alto e muscoloso di quanto me lo ricordassi. Sempre bello però. Sospiro e lo guardo mentre si muove dietro i fornelli. Ha insistito tanto per cucinare e, sebbene io abbia paura che possa dare fuoco a tutta la palazzina, ho deciso di dargli una possibilità. Il murciano è entrato in casa con uno sguardo un po' sconsolato che non incontrava il suo solito sorriso.

"Mi sono ritirato dal torneo. Problema al braccio," non aveva detto molto altro ma io l'avevo comunque accolto in un abbraccio. Immagino debba essere dura per un giocatore doversi tirare fuori da una competizione, soprattutto una così importante.

"Juanki era nero! Menomale che c'era Albert che ha provato a difendermi," ridacchia il moro mentre spegne i fornelli. Io sorseggio un po' di vino e rido a mia volta. Ha un'aura intorno a lui che rende impossibile non amarlo e apprezzarlo. Sempre così sorridente e scherzoso, fa strano pensare che anche uno come lui possa avere dei momenti no.

"Sei veramente pessimo. Povero Juan Carlos," scuoto il capo mentre mi passa il mio piatto. Carlos sorride e fa spallucce prima di sedersi di fronte a me. Assaggio timorosa il primo boccone ma mi rendo subito conto che in realtà non è così male come mi sarei aspettata.

"Visto? Te l'avevo detto che ero un ottimo chef," si elogia da solo e io scuoto il capo. Mangiamo un po' in silenzio ma dura poco, soprattutto con uno come Carlos che bisogna sedarlo per farlo stare zitto.

"E tu invece? Che mi dici? Con Jannik?" Chiede genuino. Già, Jannik... Io temporeggio bevendo altro vino.

"Tutto nella normai direi," rimango vaga ma sono pessima a mentire così. Carlos mi squadra e alza un sopracciglio.

"Dai su, dimmi la verità," insiste. Quale verità, Carlitos mio? Ce ne sono troppe: che io e Jannik non stiamo veramente insieme? O che c'è una situazione strana tra noi due? O che l'ho visto con una ragazza e mi sono infastidita? O che se mi continui a guardare con quei tuoi occhioni non rispondo delle mie azioni?

"Sono lusingato..." eh? No... No, no, no, non ho parlato ad alta voce, vero? Sono io che inizio a sentire le voci, giusto? Spalanco gli occhi e scuoto il capo, rifiutandomi di accettare la realtà dei fatti: ho fatto una grande figura di merda. Carlos ride sotto i baffi e io vorrei prendere la rincorsa e buttarmi dalla finestra dietro di lui.

"Non che non sapessi che ci fosse qualcosa tra noi due, ma sapendo della tua relazione con Jannik non ho mai detto nulla. Ma ora sono confuso: in che senso non state veramente insieme?" Oh Gesù. Ecco perché mi dovrebbero togliere il vino. Io divento paonazza e cerco una soluzione al disastro che ho appena combinato.

"Non ti preoccupare, so mantenere un segreto," mi tranquillizza e ci riesce, parzialmente. Forse perché è Carlos e non mi ha mai dato motivo di dubitare della sua lealtà, forse perché quando ci siamo rivisti a Madrid nessuno lo è venuto a sapere e mi dà un ulteriore motivo per fidarmi. Sospiro e inizio a parlare.

"È tutta una questione di immagine. Prima di Jannik la mia reputazione faceva abbastanza schifo e anche lui godeva della fama del bello ma non balla. I nostri manager hanno deciso che una possibile relazione tra noi due avrebbe beneficiato entrambi. Effettivamente è stato così, ora nessuno mi tratta come una sgualdrina da quattro soldi, ma parlano solo della nostra relazione," spiego molto velocemente. Carlos annuisce e mangia. Sento un peso sparire dal mio petto, forse fa veramente bene sfogarsi.

"Però ora a te lui piace..." Uh? E questo da cosa l'avrebbe dedotto? La mia faccia è talmente confusa che lui scoppia a ridere.

"Hai detto che quando l'hai visto con un'altra ti sei ingelosita,"

Fake it [Jannik Sinner]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora