Jannik
Che bello il mercoledì, vero? Una giornata bellissima. Il sole splende. Gli uccelli cinguettano. L'aria è fresca ma non fredda. Mi sveglio alle nove del mattino già sorridendo. Cosa forse successa una volta nel lontano 2007 quando era il mio compleanno e i miei mi avevano promesso di andare a Disneyland. Giornata rovinata perché aveva diluviato tutto il giorno e quindi ero rimasto a casa.
Ma oggi no. Oggi c'è un sole che spacca le pietre e mi sento di camminare cinque metri sopra il terreno. Mi tiro giù dal letto e mi dirigo in cucina un po' assonnato. Clara starà sicuramente ancora dormendo.
Mi preparo un caffè e mangio qualcosa rapidamente prima di prepare la sua colazione. Sto esagerando? Ma no dai. Ho notato che spesso mangia qualche biscotto con un cappuccino, quindi è proprio quello che le preparo. Una volta completata la mia opera d'arte prendo un vassoio e mi dirigo in camera sua. La stanza è buia ma entra qualche raggio di sole dalle tapparelle. Clara è coperta dalle lenzuola e a malapena le vedo il volto. Appoggio il vassoio sul comodino e apro delicatamente le finestre per far filtrare la luce."Mmh," la sento mugolare e girarsi nel letto. Sorrido perché è una scena molto dolce.
"Buongiorno, ti ho portato una cosa," le dico sedendomi al bordo del letto con il vassoio. Clara si stropiccia gli occhi e poi li apre. Posso vedere il suo cipiglio trasformasi in un'espressione rilassata e contenta appena vede il cappuccino e i biscotti.
"Grazie, non dovevi, Jan," mi dice avvicinandosi e baciandomi la guancia. Io arrossisco e faccio spallucce. La osservo mentre prende un sorso dal cappuccino e addenta un biscotto. Ha i capelli arruffati e il cuscino ancora stampato sul volto.
"Ho sempre voluto uno chef personale, ti vorrei assumere, sei disponibile?" Scherza e io non posso fare a meno di ridere.
"Beh, dipende. Com'è la paga?" Le tengo il gioco mentre mangia un altro biscotto. Sembro inquietante se la continuo a guardare?
"Pago in natura, va bene?" Mi fa l'occhiolino e penso di essere diventato più rosso dei miei capelli. Clara sarà sempre Clara alla fin fine. Lei ridacchia sotto i baffi e finisce di bere. Si tira sù a sedere e mi guarda per un attimo.
"Ti ringrazio per la colazione. Molto apprezzata però... sono nuda e dovrei vestirmi," dice e io sgrano gli occhi, quasi strozzandomi con la mia saliva. Annuisco e mi alzo velocemente, prendendo il vassoio.
"Jan, aspetta," mi richiama e io mi giro. Si alza in ginocchio, portando dietro il lenzuolo per coprirsi. Io la guardo confuso mentre mi fa cenno di avvicinarmi.
"Grazie veramente," mi sussurra prima di tirarmi vicino per baciarmi. Io per poco non faccio cadere tutto preso alla sprovvista. Le sue labbra sanno di cappuccino e bacia così bene che non mi va neanche di allontanarmi. Un bacio tira un altro e finiamo che devo mettere giù sul letto il vassoio.
"Devo vestirmi..." sussurra tra un bacio e l'altro e io annuisco ma non mi allontano. La sua lingua accarezza la mia e sento la mia pelle riempirsi di brividi. Una delle sue mani si tiene alla mia vita visto che sono in piedi davanti al letto e io le accarezzo le guance.
"Non sapevo dormissi senza pigiama," mormoro mentre ci baciamo.
"Vuoi dormire con me questa notte?" Mi schernisce e io mi allontano alzando gli occhi al cielo. Clara non sarebbe Clara se non facesse una battuta delle sue ogni tre secondi.
"Vatti a vestire va," le dico allontanandomi del tutto e prendendo il vassoio. Lei mi fa l'occhiolino mentre chiudo la porta di camera sua.
Ho questo stupido sorriso sulle labbra che non riesco a togliermi. Sembro proprio un idiota probabilmente. Metto la tazza nel lavabo e la lavo, ho ancora una mezz'oretta prima di dover andare al torneo.
Mentre lavo i piatti la mia mente vaga a ieri sera. Non riesco a credere di essere finalmente riuscito a dirle la verità. Non so in che posizione ci troviamo ora ma mi va bene. Voglio prendere le cose con calma con lei. Non ho fretta e non voglio affrettare niente. Ieri sera è stato... magico. Baciarsi sotto la pioggia è un cliché vecchio ma ha la sua magia. Baciarla mi ha riportato in mente le sensazioni del nostro primo bacio a Miami, è stato incredibile. Incredibile che sia stato solo un mese fa circa, pensare a quante cose sono cambiate nell'arco di quattro settimane.
STAI LEGGENDO
Fake it [Jannik Sinner]
FanfictionDue sogni diversi, due stili di vita opposti, due mondi lontani, ma un destino intrecciato. Cosa accade quando due ragazzi lontani anni luce sono portati a una forzata convivenza?