Capitolo XV

1.3K 73 1
                                    

Alle prime luci dell'alba Victoria sgattaiola fuori dalla sua camera e si incammina silenziosamente lungo il corridoio. Non è riuscita a dormire, per tutta la notte ha continuato a pensare che finalmente Tom l'avrebbe riportata dal suo Drew. Entra velocemente nella stanza ancora buia. Intravede il corpo di Tom disteso sul letto, e lo sente russare beato. Si avicina e apre a malapena una finestra, poi si china al lato del letto e gli tocca una spalla -Tom svegliati!- sussurra. L'uomo salta in aria, e per poco non le sferra un pugno.
-Chi sei? Che vuoi da me?-.
-Sono io, Victoria.. non sai quanto sono felice di vederti- le lacrime scendono dai suoi occhi.
-Che cosa ci fai qui?! Drew mi aveva detto che eri fuggita...-.
La giovane non aveva pensato a questo. Deve trovare un modo per giustificarlo, altrimenti Drew sarebbe finito nei guai.
-Sì infatti... ma poi mi sono resa conto ecco di.. di amarlo. Non posso stare lontana da lui..-.
In un certo senso ha dichiarato i suoi reali sentimenti, spera solo che lui le creda.
-Mm.. da come lo hai abbandonato non si direbbe. Ma in effetti è strano che qualcuno senza motivo voglia tornare dal suo rapitore.
In ogni caso, dammi una ragione per cui non dovrei prenderti e venderti?-.
L'affare si complica. In effetti potrebbe fare di lei ciò che vuole.
-Hai ragione tu. Potresti farmi quello che vuoi, e probabilmente nessuno mi vendicherebbe o cercherebbe di salvarmi. Non ho nessuna buona ragione per chiederti di risparmiarmi. Se vorrai, faremo un patto. Riportami da Drew.. se non ricambia i miei sentimenti potrai fare di me ciò che vuoi. Non avrei altro motivo di vivere, in quel caso. Ma se mi ama, non avrai alcun diritto di farmi del male, apparterrò a lui e a lui soltanto. Ho la tua parola d'onore?-.
Tom si gratta il mento perplesso, non ha mai sentito una donna parlare in quel modo.
-Non avrei mai pensato di dirlo, ma tu hai le palle. Hai la mia parola d'onore. Ma sappi che non ho mai visto Drew innamorato, la vedo molto difficile- dice nonostante lui stesso sia convinto del contrario.
I due si stringono la mano.
-Dobbiamo trovare il modo di uscire da qui.. la padrona non mi lascerà andare facilmente- Victoria guarda il pavimento preoccupata.
-A questo ci penso io- l'uomo ride e si alza dal letto.
Poco dopo i due scendono le scale.
-Dove sei donna!- Tom grida infuriato trascinando per il polso la povera ragazza.
Esmeralda esce correndo da dietro una tenda, sistemandosi il corpetto dell'abito -Ero con un cliente.. ditemi, cosa è successo?-.
Tom continua urlando -Questa puttana stava rovistando nella mia camera quando mi sono svegliato. È una ladra, e merita di essere punita-.
La donna sposta lo sguardo da Tom a Victoria -Brutta sporca ladra, come ti sei permessa, io mi fidavo di te!- si avvicina per colpirla ma lui la ferma -Non occorre questo, mi occuperò io di fargliela pagare-.
La donna si tira indietro -E sia. Però portatela con voi, non voglio più vederla qui dentro- sbraitaprima di voltarsi e rientrare nella stanza.
Tom lascia delle monete dul bancone e trascina fuori Victoria, verso il suo carro.
-Devo ammettere che le tue doti teatrali mi hanno sorpresa.. Ti ringrazio di avermi aiutata-.
Tom sorride, quasi imbarazzato -Oh, di nulla. Dovere-.
Quella ragazzina fa perdere la testa a tutti. Con quei suoi grandi occhi scuri e la sua voce dolce. Sembra tanto indifesa e debole, ma in realtà ha il coraggio di un leone.
I due salgono sul carro e partono.
Victoria ripensa al giovane Jeck, deve dirgli di lui.
-Tom.. dovrei.. dovrei dirti una cosa-.
-Dimmi, ti ascolto-.
-L'uomo a cui ero stata venduta.. è riiscito a trovarmi. Jeck ha provato ad aiutarmi. Ma quell'uomo lo ha.. lo ha ucciso. Ogni volta che ci ripenso rivedo nella mia testa il suo volto.. e avrei preferito morire al suo posto.
Mi odio per averlo messo in pericolo.. non doveva morire per me- tante calde lacrime scendono sul suo volto.
L'uomo ferma il carro e copre il viso con le mai -Ha fatto ciò che Drew gli aveva chiesto. Proteggerti fino alla morte..-. Victoria sente il cuore stringersi in gola.
-Questo era il suo compito.. Era solo un ragazzino.. non doveva andare così. Sarà fatta giustizia per lui.
Ma dimmi, perché non avete cercato aiuto, Jeck sapeva dove spedire la lettera, in caso di pericolo-.
La ragazza è perplessa -Ma lui ha chiesto aiuto.. La lettera che ha mandato non è mai giunta al mittente.. ecco come quel mostro sapeva che Drew sarebbe arrivato. Ecco perché ha anticipato la partenza.. aveva trovato la lettera- il suo respiro resta sospeso. Si sente colpevole per la morte di quell'innocente.
Tom la guarda negli occhi -Non è stata colpa tua. È stato ucciso compiendo il suo dovere, lo ricorderemo con onore per questo-.
-Ti prometto che avrà giustizia. Sarò io stessa a farla pagare a quel mostro- la ragazza asciuga le lacrime e l'uomo fa ripartire il carro.
-Signorina sarà un viaggio molto lungo, prova a dormire, ti sveglierò alla prossima locanda-.
Victoria si distende e lentamente si abbandona ad un sonno profondo.

L'ultimo bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora