Capitolo XVI

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Viene bruscamente svegliata quanto i cavalli si fermano all'improvviso. Tom scende davanti ad una locanda, nella quale si sente già all'entrata, un forte odore di liquori. Tom apre la porta -Io entro a prendere qualcosa. Sei troppo nobile per portare a bere i cavalli? Li c'è la stalla-. Victoria sospira -Non sono il tuo servo..- ma non fa in tempo a finire la frase che lui è già sparito all'interno della stanza. È già buio, e si avverte nell'aria una brezza piuttosto fresca. Mentre i cavalli bevono la ragazza si siete su un cumulo di legname. Qualche tempo prima si trovava nel suo bel palazzo, e adesso fra lo sterco e la paglia. Nonostante ciò, non si è mai sentita più libera di adesso. Ad un tratto sente delle voci femminili provenienti dal cortile davanti la stalla.
-Presto presto! Lui è tornato!!
-Di chi parli?!
-Di quello straniero, Drew! il ragazzo alto e bello di qualche mese fa. Sarà tornato per noi! Ricordi l'ultima volta?
-Hihihih certo che lo ricordo.. credo di non aver mai visto uomo più voglioso di lui. Sa esattamente quello che vuole- poi dei passi che si allontanano.
Quel nome le rimbomba nella mente. È questo che fa? Non potendo avere Lydia va con delle prostitute?
Si sente delusa e amareggiata. Ma no, non può star male per quest'uomo. Non ha la minima intenzione di incontrarlo, almeno non adesso. Solleva la gonna logora e torna a pensare ai cavalli. Si ferma a guardare il suo riflesso nell'abbeveratoio. Quello che vede è una ragazzina infreddolita e minuta, con abiti logori e sporchi. I suoi capelli castani ribelli, lasciano cadere dei ciuffi davanti al viso. Non si stupisce che Drew non l'abbia minimamente considerata. Più che una dama sembra un garzone. Cerca di sistemare come può i capelli e l'abito, e poi riporta i cavalli davanti l'ingresso della locanda. Entra quasi di soppiatto, guardandosi in torno. Si mette in disparte cercando Tom con lo sguardo. Ad un tratto sente una pacca sul fondoschiena e si gira rapidamente -Ahi! Ma come vi siete permesso?!- davanti a lei un uomo anziano basso e grasso barcolla con un enorme calice in mano -Vieni qua bambolina- avanza minaccioso verso di lei. Victoria istintivamente indietreggia fino a cozzare contro qualcosa. Sente un braccio stringerla e trascinarla lontana da quel vecchio ubriaco, fino a fuori dalla locanda. Si volta e incrocia due grandi occhi preoccupati -Victoria.. ma cosa è successo, che ci fai qui?!-.
Drew. Il suo cuore comincia a battere all'impazzata, non riesce a credere a ciò che ha davanti. Lui è davvero li, come dicevano quelle donne. Poi ripensa appunto, a quello che certamente lui stava facendo, e lo stomaco si stringe -Sono fuggita dopo essere stata tenuta prigioniera ed aver visto morire l'unica persona che si sia presa cura di me. Quell'uomo mostruoso ha tentato di violentarmi, mi ha toccata ovunque - le lacrime scendono veloci mentre la sua voce diventa soffocata - ho dovuto colpirlo, e ho ancora il suo sangue addosso. Ho dovuto cercare un lavoro in una lurida bettola e viaggiare per giorni interi. E tu mi chiedi cosa ci faccio qui?!-. Lui non dice una parola, la stringe forte a sé. Il respiro caldo sul collo e le mani dietro la sua schiena -Perdonami ti prego.. non avrei mai dovuto lasciarti andare.
Victoria si allontana e lo spinge via -Non mi hai neanche cercata -si asciuga le lacrime -tanto non ti è mai importato nulla. Jeck è stato ucciso per me! E tu non hai neanche trovato il coraggio di raggiungermi-.
-No aspetta, lasciami spiegare. Non ho ricevuto nessuna lettera d'aiuto.. dopo due giorni senza tue notizie sono partito per cercarti. Non sapevo cosa fare.. e adesso ti ho trovata qui- avanza verso di lei.
-Oh invece tu sapevi cosa fare. Ho sentito parlare due donne di quanto tu sia bravo a soddisfarle ogni volta che vieni qui. Mi fai schifo Drew- si volta e si allontana.
L'uomo si sistema nervosamente i capelli -Vuoi dirmi che sei gelosa?! Cazzo ma come fai ad essere così. Tutto questo è avvenuto prima di conoscerti. E poi a me non pensi? Ho avuto ogni istante il terrore che potessero farti del male, più non riuscivo a trovarti più il mio terrore aumentava. Hai mai considerato l'idea?!- corre dietro di lei e le afferra un braccio -Victoria devi credermi. Ti ho cercata ovunque, non sapevo cos'altro fare..-. Lei si ferma e lo guarda negli occhi -Spero che adesso mi lascerai in pace. Voglio tornare da mio padre-. Drew sospira -Concediami una notte, una notte soltanto. Ho bisogno di parlarti. Poi potrai tornare da lui-. La ragazza abbassa il capo con sguardo severo -Te lo concedo, ma domani partirò- nonostante i suoi sentimenti non riesce ancora a credergli fino in fondo, ha sofferto troppo per lui. Drew le porge la mano e la conduce dentro la locanda. Sale in fretta le scale e arriva al piano di sopra, dove apre la porta di una stanza -Questa è la camera in cui devo dormire per questa notte. Li c'è un piccolo letto, potrai restare anche tu se vorrai- indica una branda con qualche coperta.
-Non resterò, Tom ha preso per me un'altra stanza-.
Il ragazzo annuisce -L'ho intravisto sta sera.. non parliamo più da quando sei scappata. Era certo che ti avessi lasciata fuggire, così è andato via. Sai com'è, venderti gli avrebbe fornito un gran guadagno..-.
Victoria si siede sul grande letto -È storia vecchia ormai..- ha gli occhi lucidi.
Drew si mette accanto a lei -Voglio sapere esattamente cosa ti è successo... chi era quell'uomo?
-Era il signore della contea, Gandolfo Blomar..-.
-Quel figlio di puttana. Giuro che lo ucciderò con le mie mani. Dio.. se solo penso a quello che poteva farti. Cazzo lo voglio morto. Parlami di ciò che è successo fra te e lui- è visibilmente infuriato, si alza e da le spalle alla ragazza.
-Mi ha.. mi ha baciata. E poi mi ha toccata.. Basta non voglio più parlarne-.
-Invece adesso ne parliamo. Ho bisogno di sapere se quell'uomo ti ha.. ti ha presa. Rispondimi-.
-Ha importanza? In fondo tu hai avuto molte donne, e poi io non ti appartengo-.
Drew si volta e si piega in avanti verso di lei, sovrastandola -Cazzo devo saperlo- si avvicina e lei per allontanarlo finisce con ritrovarsi distesa quasi sotto di lui -Perché dici questo? Tu non mi vuoi e io non voglio te. Cos'è orgoglio? Perché tu non sei riuscito ad avere quello che lui ha preteso?-. La mano di Drew è tentata di colpire il viso della bellissima fanciulla distesa sotto di lui. Più la guarda più sente dolore. Pensa che quell'uomo l'abbia toccata, baciata.. e questo lo fa impazzire di gelosia. Ma lui non la ama, cosa gli sta succedendo?!
-Ti ha avuta.. Rispondimi. Sto perdendo la pazienza- le afferra i fianchi spostandola verso il centro del grande materasso. È davvero molto sensuale.
-Non sono affari tuoi! Lasciami andare- Victoria tenta di alzarsi ma lui la rispinge giù.
-Dimmelo o dovrò scoprirlo da solo- la sua voce rabbiosa è provocante e calda.
Lei lo spinge via con le braccia -Sta lontano da me. Non sarò un'altra delle tue donne. Mi concederò solamente al mio futuro sposo-.
-Questo significa che sei ancora pura. Ho avuto la risposta che volevo. Ma c'è un'altra cosa che voglio. Desidero che sta notte tu dorma qui con me. Ti prometto che non ti toccherò-.
Lei si solleva e si sposta verso la fine del letto -Se vuoi che io dorma con te devi battermi a duello-.
-Cosa? Hahahah ma tu non sai duellare-.
Victoria si avvicina a lui e poggia la mano sull'apertura dei suoi pantaloni -Ah no? Vedremo- sussurra sensuale.
Estrae da essi un pugnale e si allontana, lasciandolo con il fiato bloccato in gola.
-Cosa c'è? Pensavi che cercasi qualcos'altro?- ridacchia. Non è più la vanitosa ragazzina di un tempo. Ora è una donna.
-Avrei preferito che cercassi altro, ma mi accontenetrò. Se pronta a combattere ragazzina?-.
Vitoria annuisce e gli lancia un bastone -Ecco la tua arma-.
La giovane si scagli contro di lui cercando di ferirlo, ma viene bloccata dalle possenti mani di Drew. Si libera dalla presa e continua a cercare di colpirlo ma è tutto inutile. La sua bravura come spadaccino la mette in seria difficoltà. Finisce per rimanere bloccata fra le sue grinfie, senza possibilità di muoversi.
-Devo dedurre da questo che dormirai con me?-.
Victoria gli da una gomitata nella pancia, facendolo cadere per terra. Poi si mette a cavallo sopra di lui per impedirgli di alzarsi -Deduci male ragazzo- poi si inginocchia per alzarsi ma Drew la riporta a cavallo su di lui -Questa posizione mi fa impazzire- ribalta la situazione, portandola con la schiena sul pavimento e sovrastandola -Tu, mi fai impazzire- si getta sulle sue labbra con desiderio, mordendole fino a farle sanguinare. Le percorre con la lingua e poi si insinua con violenza. La stringe a sé e lei comincia a strappargli la camicia accarezzando il suo addome scolpito. Aveva desiderato quel momento dal primo istante in cui si erano sfiorati.
Drew la solleva portandola sopra il grande letto. Smette di baciarla e si distende accanto a lei -Pensare a ciò che quello schifoso ti ha fatto mi fa infuriare. Guardandoti adesso, qui, bellissima e fragile mi ha fatto capire che ti voglio mia. Solo mia. E ucciderò chiunque osi toccarti. Adesso dormiamo-.
-Drew, perché non mi prendi? Non dovrebbe importrti di far sì che io sia ancora pura per l'uomo che sposerò-.
Lui la guarda e le lascia un altro casto bacio sulle labbra -Perché non voglio trattarti come facevo con tutte. Tu non sei come le altre. Dovrai farlo per amore, e tu non mi ami. Buona notte Victoria-.
La stringe forte e dopo poco si addormenta. Victoria si avvicina al suo viso rilassato e lo bacia ancora una volta.
Poi si addormenta nella forte stretta del giovane Drew.

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