Il sole sembra non sorgere mai quella mattina, il cielo è coperto da fitte nubi grigie. Victoria è rimasta per tutta la notte a vegliare sul corpo del giovane amico, in attesa dell'arrivo del suo salvatore. Ha gli occhi gonfi e stanchi, inizia a temere che il suo Drew l'abbia dimenticata, ciò nonostante non ha intenzione di arrendersi. Le ore passano e la partenza si avvicina, ma di lui neppure l'ombra. Ad un tratto la porta viene spalancata, un barlume di speranza si accende dentro di lei. -Preparatevi, partiremo tra pochi minuti- l'uomo dall'espressione malvagia spegne in un istante quella fioca luce, poi richiude violentemente la porta e si allontana. La giovane continua ad incoraggiarsi "Ce la farà. Verrà a prendermi e mi porterà via.. ne sono certa", ma dentro di sé questa convinzione comincia a svanire. Poco dopo l'uomo ritorna
-Andiamo.
-No.. aspettate un attimo.. io.. io.. Prima pretendo che il mio amico sia seppellito, in terra consacrata.
-È una stupida scusa. Non crediate che io sia così ingenuo. Lui resterà li, diventerà cibo per i vermi hahahahah.
Victoria vede perfidia nel suo sguardo. I suoi occhi sono vuoti, lui non ha un anima.
-La vostra anima.. non temete di compromettervi?
-La mia anima è morta con Lydia!- calca l'ultima parola -E adesso muovetevi, o sarò costretto a farvi del male..
La ragazza sente un pugnale nel petto, deve abbandonare l'idea che Drew torni per lei. Magari l'ha già sostituita con qualcun altra.. O forse semplicemente non l'ha mai amata. Questi pensieri le fanno girare la testa e mancare l'aria. È costretta a seguire l'uomo. Lui la conduce verso una piccola carrozza ferma in cortile -Salite. Io resterò accanto a voi. Non vorrei che vi venisse qualche stupida idea; come ad esempio FUGGIRE.
La prende per il braccio e la fa salire con forza. Nell'abitacolo sono solamente loro due, avvolti in una luce lieve che penetra dalla finestrella.
Lui la fissa con sguardo famelico, per la prima volta i suoi occhi ardono.
Victoria non ha il coraggio di guardarlo, è terrorizzata. Se anche dovesse chiedere aiuto, nessuno accorrerebbe in suo soccorso.
-Sapete, penso di poter cominciare a darvi del tu-.
Ha una voce calda e sensuale, ma al contempo malvagia.
-Mia cara, ti trovo davvero molto molto bella- le accarezza una guancia con le dita, ma lei istintivamente si allontana.
-Sembri così fragile e delicata, ma io so che in fondo hai un animo selvaggio- la sua mano scende lungo il collo- apprezzo molto questo, in una donna-. Victoria tenta in vano di spostarsi -Non toccatemi- riesce appena a sussurrare. Lui la zittisce avventandosi sul suo collo. Comincia a mordere e a leccare, contemporaneamente con l'altra mano la tiene stretta a sé massaggiandole il seno. La ragazza si dimena e grida -Per favore lasciatemi andare.. aiuto!- ma nessuno può sentirla. L'uomo spazientito tira fuori un coltello -Adesso la smetterai di frignare, o ti ucciderò. Sta zitta e fammi continuare- grida con voce dura.
Delle silenziose lacrime scendono giù dagli occhi della ragazza, non ha scelta. Lui ripone il coltellino in tasca e continua a toccarla insistentemente. Victoria vede la sua etezione crescere, sa bene cosa succederà e non riesce a smettere di tremare. Pensa che se lui la prenderà, nessun altro potrebbe più volerla. Neanche il suo Drew. Sarebbe costretta a restare con lui. Non può permetterlo, deve trovare il modo adatto per fuggire. Finge di stare al gioco. L'uomo smette di torturare il suo collo e di toccarle il seno -Siediti in braccio a me..-. Lei non perde tempo e in un istante si ritrova su di lui. Afferra il coltellino nascosto nel corpetto, che Jeck le aveva dato, e con tutta la forza che ha in corpo colpisce l'uomo alla schiena. Lui emette un sonoro grido, allontanandola di scatto da se. Victoria apre la porticina e si getta per terra, mentre la carrozza continua a correre. Atterra sull'erba bagnata e velocemente si rialza, cominciando a correre senza meta. Si addentra in una radura, allontanandosi il più possibile dal luogo del misfatto. Continua a scappare, non riesce più a fermarsi. Riesce a malapena a percepire il suo battito, ma la stanchezza non è nulla in confronto al terrore provato. Il suo abito è macchiato del sangue di quell'uomo, le mani tremano e i pensieri si affollano. Dove si trova? Come farà a tornare a casa senza essere catturata? L'incertezza prende il posto del terrore. Ma soprattutto una domanda la tormenta : Perché Drew non è andato a riprendersela dalle grinfie di quell'uomo malvagio? Forse non gli importa davvero più di lei.
L'ultima cosa che le serve adesso è cadere nello sconforto. Deve lasciare da parte i suoi sentimenti e pensare a mettersi in salvo.
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L'ultimo bacio
AventuraVictoria, ricca diciottenne di famiglia nobile, durante un ricevimento viene rapita da un affascinante e misterioso brigante. Un insieme di intrighi, segreti e passioni, nella Londra del 700'.