La giovane si siede sul letto, fissando il vuoto. La serva si siede accanto a lei abbracciandola -Vostro padre lo fa per voi.. non pensavo che questo vi avrebbe sconvolto a tal punto. C'è qualcosa che desiderate dirmi signorina?-. I suoi piccoli occhi scuri scrutano il volto preoccupato e amareggiato di Victoria, non le si può nascondere nulla.
-Io.. io ho conosciuto un giovane. Ecco, credo di amarlo-.
La donna non pare sorpresa, anzi, procede con sicurezza -Credete o ne siete certa? Da quello che dite non mi sembrate molto sicura-.
La ragazza si alza e si appoggia alla cassettiera -Non ne sono certa.. prima tutto era chiaro nella mia mente, adesso non lo so più. Lui non mi ama..-.
La serva va verso di lei con fare materno -Piccola mia, sapevo che c'era qualcosa che non andava.. parlatemi di quest'uomo, forse vostro padre potrebbe ricredersi e dargli una possibilità!-. Victoria la guarda affranta -Questo è il problema, non posso parlare di lui... devo solo dimenticarlo, non era la persona adatta a me- va verso la porta -Devo parlare con mio padre-. Esce lasciando la donna a rassettare la camera. L'amaro che ha in bocca si fa più intenso ad ogni passo verso lo studio di suo padre. Si trova davanti alla grande porta e bussa lievemente.
-Avanti-. Lui è seduto alla scrivania, dietro le sue carte. Non la guarda nemmeno -Dimmi- con voce gentile la invita a parlare.
-Padre, mi è stato detto che a breve arriverà un ospite..-.
-Sì tesoro, è vero. Vedrai che ti farà piacere conoscerlo. È un uomo davvero gradevole e soprattutto molto ricco-.
Victoria non deve perdere la calma -Aspettate.. ditemi come mai verrà qui. A che scopo?-.
Il padre alza gli occhi dalle sue scartoffie -Sai benissimo la ragione per cui verrà a farci visita. Victoria hai l'età adatta per trovare marito, ed io sto invecchiando. Voglio vederti sposata prima di ritornare al padre celeste. Non ammetto discussioni in merito-.
La ragazza non riesce più a trattenere il nervosismo ed esplode -Non potete decidere per me. Se fosse un violento o un traditore? Volete che vostra figlia vada in sposa ad un uomo orribile solo perchè è ricco?!- sbatte la mano sul tavolo -Io non lo accetto. Mi ribellerò a lui, come mi ribello adesso a voi!-. L'uomo si alza di scatto -Non dire un'altra parola Victoria. Taci! Sono io che decido. E adesso fuori- indica la porta e poi si risiede fingendo che nulla sia accaduto. La giovane non può far altro che lasciare la stanza in lacrime, fra il fruscio dell'abito e il rumore veloce dei suoi tacchi. Corre fino alla sua stanza e si getta sul letto. Questa volta nulla impedirà il suo matrimonio, ne Drew, ne nessun altro. Si addormenta fra le lacrime. Viene svegliata dalla sua governante quando il sole è già alto nel cielo.
-Signorina! Non siete venuta a cena ieri sera, mi avete fatto preoccupare. Vostro padre vuole che pranziate e vi prepariate, a breve giungeranno i vostri ospiti!-.
Victoria apre gli occhi. Sono gonfi e rossi, il suo viso è pallido e gli abiti sono stropicciati -Non voglio.. Quell'uomo mi disgusta!-.
La donna si siede accanto a lei -Signorina! Queste parole non stano bene sulla bocca di una giovinetta come voi- le accarezza il viso -vedrete che non sarà così terribile. In ogni caso voi avete me. Se quell'uomo dovesse essere un orribile mostro, parlerò io con vostro padre-. Victoria sorride e si alza -Non so cosa farei senza di te..-.
Si lava e indossa un abito rosa candido, mentre la serva le pettina i lunghi capelli. Mangia qualcosa ed è subito pronta per andare. Scende le scale verso l'ingresso insieme alla donna, che poco dopo le fa un sorriso e si dilegua fra i corridoi. Suo padre attende davanti alla porta aperta, ben vestito e pettinato. I camerieri corrono per le stanze per controllare che tutto sia apposto, poi scompaiono. Victoria si avvicina a suo padre con il cuore in gola -Sono pronta-.
L'uomo sorride -Sapevo che avresti fatto la scelta giusta-.
Poco dopo un valletto giunge da loro correndo -Signore la carrozza è entrata nel viale!-.
Iniziano a sentire il rumore degli zoccoli sul terreno, e in lontananza appare una carrozza nera con riporti in oro, con tanto di fanti e dame al seguito. Il suo cuore batte sempre più forte, la paura scorre nelle sue vene.
Scende un uomo, ma non riesce a vederlo bene. Suo padre gli corre incontro sorridendo -Barone Wetmore! Prego accomodatevi!- lo accompagna all'ingresso, dove la giovane attende tremante. L'uomo davanti a lei è anziano e basso. I suoi capelli sono bianchi e porta un abito scuro. Ricorda di averlo già visto. Il giorno in cui venne rapita, lui era al castello insieme a suo padre. Rabbrividisce quando lui le bacia la mano -È un piacere fare la vostra conoscenza madame-. Victoria non riesce a dire una parola, annuisce e tace. Sta per svenire, sotto lo sguardo arcigno di quell'uomo.
-Lasciate che vi presenti la ragione della mia visita- indica la porta -Il futuro barone, Nathanian Wetmore, mio nipote!-. A quelle parole la giovane rientra in se, non è lui il suo futuro sposo. Si sente rincuorata, ma teme la vista del ragazzo. Entra un giovane alto e snello, avvolto in un mantello scuro. I suoi capelli scuri sono lievemente ondulati, e i suoi occhi sono di un castano profondo. Ha uno sguardo penetrante. Non la guarda neanche, si inchina davanti a suo padre e tace. -Su Nathanian, parla!- lo sprona lo zio.
-È un onore essere qui oggi. Sono al vostro servizio- la sua voce è calda ma allo stesso tempo gelida e distaccata. Victoria non gli ha tolto gli occhi di dosso un istante. Poi lui si gira a guardarla, gli occhi negli occhi. Sguardo di infinita profondità, che sembra non voler finire -Piacere di fare la vostra conoscenza- si inchina senza interrompere il contatto visivo. Lei è intimorita da lui, dal suo modo di fissarla, ma allo stesso tempo è come incantata -il piacere è mio, quanto vostro-. Il padre interrompe gli sguardi -Venite, vi accompagno nelle vostre stanze, ci riuniremo sta sera alle sette per la cena. A dopo Victoria-. La ragazza da un'ultima occhiata ai due e risale in camera.
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L'ultimo bacio
AvventuraVictoria, ricca diciottenne di famiglia nobile, durante un ricevimento viene rapita da un affascinante e misterioso brigante. Un insieme di intrighi, segreti e passioni, nella Londra del 700'.