Capitolo XXI

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Quel mattino il palazzo è avvolto nella quiete, disturbata solo dalle voci e dalle risate dei due ragazzi. -Vieni Nathanian, voglio mostrarti una cosa- Victoria trascina il giovane per tutte le stanze della casa. Entrano in un enorme salone ricolmo di specchi, e con il pavimento ricoperto d'oro. -Questo è il salone delle feste.. da bambina, quando mio padre dava un ballo rimanevo seduta li, affacciata a quella piccola finestrella in alto, sognando un giorno di ballare qui con il mio principe...- Guarda sognante la luce riflessa dalle finestre. Non si accorge che Nathanian non ha neppure guardato la stanza, poiché è incantato a ad osservare il suo dolce profilo. Il naso all'insù, gli occhi grandi a mandorla, e i capelli castani e morbidi. La giovane si volta verso di lui -Voi avete mai immaginato come sarà stare accanto alla donna della vostra vita? Ballare con lei, viaggiare... Ci pensate?-. Nathanian annuisce senza staccare gli occhi dai suoi -Lo immagino... sarà bellissimo-.
La ragazza sorride e comincia lentamente a volteggiare nella stanza. -Sta sera qui ci sarà una festa in vostro onore... Non siete contento? Magari troverete quella famosa donna-.
Il barone si sposta verso di lei con sguardo enigmatico -Chi vi dice che non abbia già trovato quella donna?-.
Victoria ride -Non vi crederei se lo diceste... altrimenti non sareste qui, ma con lei. Dovrei forse dubitare della vostra fedeltà nei riguardi di ella?-. Nathanian è molto vicino -E se ella fosse qui con me ?-. La ragazza scuote la testa -Nessuna donna è arrivata qui con voi..-. Nathanian è troppo vicino, sente il suo respiro addosso -E se vi dicessi che si trova in questa stanza..?-. Victoria capisce finalmente dove il giovane vuole arrivare -Siete un pessimo bugiardo Nathanian- inizia ad ansimare, e il suo viso si infiamma.
-Avete perfettamente ragione. Ma ciò non toglie che io abbia visto qualcosa di diverso nella luce dei vostri occhi. Sperate che la vicinanza tra di noi venga annullata del tutto? Solo se mi amaste lo vorreste-.
L'imbarazzo diventa passione. Sente ogni cellula del suo corpo gridare per il desiderio. Vorrebbe sprofondare sulle sue labbra carnose, ma il solo pensiero la intimidisce -Non lo spero signore...- si avvicina ulteriormente e poi fugge via. Arriva in camera con il fiatone. Desidera averlo, come mai prima d'ora. Ma questo è amore, o solo attrazione? Non sa cosa pensare. Si prepara per il ballo, boccolando i lunghi capelli e indossando un grande abito bianco di tulle. Tutti alla festa indosseranno una maschera. Sente bussare alla porta -Avanti-. Suo padre elegantemente vestito, entra nella stanza con una piccola scatola in mano -Mia adorata sei bellissima... sono venuto a portarti un regalo. Era di tua madre..-. Victoria prende il pacco e lo apre. Al suo interno è poggiata una delicata maschera bianca, circondata da foglie d'argento. -Padre è stupenda... la indosserò questa sera. Vi ringrazio- asciuga una lacrima e lo abbraccia. Indossa la maschera e scende in sala dagli ospiti. Tutto è meraviglioso nella sala. Abiti di broccato e lampadari sfavillanti rendono l'atmosfera ancora più magica. Si aprono presto le danze, e lei si trova davanti un ballerino vestito di rosso, con una maschera da volpe. Spera con tutta se stessa che quel giovane sia Nathanian.
-Siete voi?..- sussurra durante una giravolta. Il giovane non risponde. -Vi ho chiesto chi siete....- ancora nessuna risposta. Dopo la fine della musica questi la invita a seguirlo. Non dovrebbe fidarsi, ma lo raggiunge. Il ragazzo la porta in un piccolo salone, illuminato da decine di candele.
-Non siate scortese.. ditemi chi siete-. Lui non parla, le prende la mano e la invita a ballare. Pone una mano sul suo fianco e la stringe a sé. Nonostante non ci sia la musica comincia a danzare lentamente un valzer. Lei osserva da dietro la maschera i suoi occhi luminosi, ma la sua espressione è indecifrabile.
-Perché mi costringete a patire nell'incertezza...-. La volpe si ferma di scatto e si pone dietro di lei tenendole gli occhi chiusi con le mani. Le sfila la maschera e le benda gli occhi con un nastro di seta -Devo continuare a stare al vostro gioco?- come al solito lui non risponde. Victoria non riesce più a vedere, sente solo i passi del ragazzo, che si pone di nuovo difronte a lei. Si sfila la maschera e la getta per terra. La giovane non parla, in segno di resa abbassa la testa. Il ragazzo la stringe di nuovo a sé e riprende a volteggiare -Non spezzate questa magia. Non fuggite da me- sussurra lui con voce sensuale ma irriconoscibile. Victoria si ritrae. Solleva una mani e raggiunge il volto del giovane. La pelle è liscia, le labbra morbide. Lui prende fra le sue quella mano e la bacia lentamente. Poi passa al collo, leccando e lasciando piccoli baci fino al mento. Giunge vicino alle labbra, senza esitazione. Poggia lentamente le sue su quelle morbide e carnose della ragazza. Le assapora lentamente, mordendo il labbro inferiore con delicatezza, poi lo lecca piano. Victoria si abbandona a quella delicata tortura. Il giovane si insinua poi nella sua bocca, con foga. Come se avesse aspettato abbastanza, e adesso desiderasse averla davvero. La stringe a sé per i fianchi, poggiandola sul suo petto. Si ferma a guardarle il suo viso ancora bendato, le sue labbra rosse e pulsanti dal bacio appena ricevuto. -Sei mia..- sussurra in fine. La lascia lentamente andare e con passo svelto esce dalla stanza. Victoria toglie la benda e si guarda intorno. È sola nella stanza, ma sente ancora addosso il profumo di quell'uomo. Sa di appartenergli, ma non capisce il perché. Deve ritrovarlo. Per terra vede la maschera della volpe, lui ha tenuto la sua.

L'ultimo bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora