Memorie

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Appena tornata a casa ho lasciato spente tutte le luci e mi sono rintanata

sotto alle coperte del mio letto per tutto il giorno. Senza fare niente.

Quando il giorno dopo mi sono alzata dal mio posto per andare in bagno per

svuotare la vescica, ho visto il mio volto riflesso sulla superficie rigida

dello specchio.

Il volto pallido, le leggere occhiaie, le labbra screpolate e i capelli in

disordine mi davano un'aria trasandata. Una ragazza di giovane età che ha visto

tanti orrori della vita troppo in fretta.

Ed è stato lì che mi sono accorta cos'era successo davvero la settimana

prima, ho preso coscienza di quello che ho visto e fatto.

Così mi sono rannicchiata nella doccia con i vestiti addosso, ho aperto

l'acqua e mi sono messa a piangere.

Ho versato le lacrime per mio fratello che non rivedrò mai più. Louis non

potrà più realizzare i suoi sogni, come avere una famiglia tutta sua e dei figli dalla donna che avrebbe amato più di tutte. Meritava lui di vivere, non io, l'unica motivazione

per tornare mi è stata appena tolta, e il peggio è che ho fatto tutto con le

mie stesse mani.

Poi, in un secondo, ho rivisto i volti di Lyko e Liam attraversarmi la mente.

La rabbia per il primo non è del tutto sparita, non scorderò mai quello che ha

fatto a mio fratello, ma la soddisfazione che credevo avrei provato vedendolo

morto non c'è, provo solo vergogna e ripudio nei miei stessi confronti.

Poi Liam.

Con lui è stata solo sopravvivenza, ho provato paura io mentre quella

lancia lo trapassava da parte a parte. E i loro occhi. Oh, i loro occhi sono la

cosa che mi perseguita di più, quelli azzurri di Lyko sembravano quasi felici

mentre stava per esalare il suo ultimo sospiro e quel sorriso enigmatico

prima di morire...non saprò mai cosa stava a significare. Le pozze color miele

di Liam invece traevano sollievo ma anche paura, chi sà se io e lui in diverse

condizioni saremmo stati amici, ma ora è tardi, lui se ne è andato via, come

tutti gli altri che sono entrati nell'arena.

Ma mi rendo anche conto che la colpa di tutto questo non ricade solo su di me,

ma anche a quelli che mi hanno spinto a farlo.

Capitol City.

Questo schifo di vita in cui siamo costretti a vivere è solo colpa loro.

Se il Presidente Snow volesse risollevare la vita nei nostri Distretti ed

eliminare gli Hunger Games riuscirebbe a farlo con un solo schiocco delle dita,

anche con questo solo gesto trarrebbe fiducia dal popolo, niente rivolte,

niente di niente, solo meno preoccupazioni per il popolo, ma lui non lo fa.

Arrabbiata com'ero non riuscivo più a stare seduta placida sul mio posto così

mi alzai, ma ero ancora sulla traiettoria dello specchio. E oltre alla mia

71°Hunger Games (One Direction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora