Distolgo lo sguardo dal corpo morto davanti a me e ritorno a pendere la nostra roba che raccolgo assieme ai ragazzi.Fatto ciò torniamo nella caverna.Tutti gesti che compio sono fatti meccanicamente, come se il mio corpo non avesse anima, un guscio vuoto.
Appena entro nella caverna mi sistemo su una roccia di medie dimensioni e inizio a mangiare il pollo lasciando dei pezzi anche a Louis e Lyko, che si erano appena seduti accanto a me.
La consumazione del nostro cibo avviene nel completo silenzio, cosa mai successa da quando gli Hunger Games hanno iniziato ad essere entarati definitivamnete nella mia vita.
Sia Louis che Lyko sembrano completamente concentrati sul cibo e il sorriso ha definitivamente abbandonato le loro labbra.
Una cosa del genere ce lo si potrebbe aspettare da me che, come dicono gli abitanti del Distretto 5, ho preso da mio padre perciò non sono una ragazza dalle poche parole, per non parlare poi della conversazione avuta con Zayn prima, ma loro no, non sono così.
Cos'è successo a Lyko di talmente grave da sconvolgerlo così tanto?
Certamente non è a causa di quello che ha appena visto, aveva precedentemente assistito nella morte di Niall, che sia lui il carnefice di Karol?
E mio fratello?
Lui, durante l'attacco del cobra gigante non ha visto quell'orribile scena che io e Lyko, probabilmente, ci porteremo fino alla tomba.
E se fosse davvero lui il colpevole di aver ucciso la ragazza dell'1?
Sarebbe un assassino, cosa che contrasterebbe molto con l'immagine, quasi, perfetta che ho di Louis.
E poi che brutta parola...assassino.
Omicida, sicario, killer, uccisore.
Varie parole con una sola e orribile definizione.
Smetto di pensare a chi potrebbe essere il colpevole, perché mi rendo conto che se scoprissi la verità potrei rimanerci rimale, in entrambi i casi.
Ma...non è detto che questo sia il motivo che ha causato il loro improvviso umore, forse si sono accorti che siamo arrivati ormai agli sgoccioli del gioco, siamo in quattro.
Gli ultimi quattro ancora in vita.
Un tributo del Distretto 2, due tributi del Distretto 5 e uno proveniente dall'8.
Tre famiglie con ancora accesa la speranza di poter vedere il proprio figlio tornare a casa in pompa magna.
Mi correggo due famiglie ancora hanno questa speranza, una soffrirebbe qualsiasi sia il vincitore di quest'edizione.
Se torna lui, io muoio, è ovvio ed evidente.
Pensando a casa mi torna in mente una persona.
Papà.
Chissà come sta in questo momento.
Faccio un sorriso amaro.
Che stupida domanda, come può sentirsi una persona se tutti e due i suoi figli sono stati mandati a combattere contro altri ventidue ragazzi in uno scontro mortale?
Ora che penso a casa mi viene in mente un piccolo flashback, di quando ero bambina e tutti questi problemi non attanagliavano la mia vita.
Era il primo giorno di scuola.
Io e Louis, con l'aiuto di nostro padre, ci eravamo messi i vestiti buoni per fare buona impressione, ma non per questo non eravamo terrorizzati.
Appena giunti davanti al grande portone della scuola elementare papà aveva notato i nostri volti timorosi e preoccupati così ci prese entrambi in braccio e ci strinse in un abbraccio promettendoci che avrebbe fatto del suo meglio per finire prima il suo lavoro come manutentore in una delle numerose centrali elettriche del nostroo Distretto per poter stare un po' più di tempo insieme per giocare nella Piazza centrale.
Se non ricordo male due settimane dopo incontrai per la prima volta Harry...
Basta!
Devo smetterla di fare questi pensieri, faccio solo del male a me stessa.
Ridestandomi dalla mia mente, noto che di tempo ne è passato da quando abbiamo finito di mangiare e Lyko si è allontanato da noi, adesso è accanto all'uscita della caverna mentre Louis, anche se si trova ancora accanto a me, è più ricurvo su se stesso e continua a torturarsi le mani.
All'improvviso sentiamo un specie di ruggito provenire alle nostre spalle
, nelle profondità della grotta.
Scattiamo subito sull'attenti mentre ci guardiamo tutti negli occhi.
Sappiamo bene che non dovremmo farlo ma è più forte di noi, la curiosità ha predominato sulla paura.
Prendiamo le nostre armi ed entriamo nelle viscere di questo condotto buoi e un po' puzzolente.
Camminiamo da all'incirca una cinquina di minuti e man mano l'odore stantio della caverna diventa sempre più insopportabile cosa che mi fa storcere il naso.
Un piccolo tremolio nel sottosuolo ci fa bloccare all'istante e nemmeno due secondi dopo una roccia cade dal soffitto.
Facciamo qualche passo indietro mentre ne cade un altro.
Un altro e un altro ancora.
Ormai i piccoli passi addietro si sono trasformati in una corsa sfrenata.
Urto un masso che mi fa cadere a terra, ma nemmeno il tempo di rimettere assieme un pensiero di senso compiuto che sento una grande mano calda prende la mia che mi fa alzare.
E corro, corro ancora e quelli che sembrano pochi secondi si trasformano in minuti, ore.
Ormai siamo quasi alla fine di questa trappola mortale.
Ma prima di uscire mi ricordo di una cosa.
Le provviste.
Senza quelle siamo spacciati quindi lascio la mano, di quel che si potrebbe definire, il mio salvatore per andare nella direzione che mi avrebbe condotta al mio obbiettivo.
Prendo uno degli zaini e una tenda, tutto quel che riesco ad acciuffare prima che un altra mano più fredda e callosa della prima mi esorta a scappare ancora.
Appena esco mi accorgo che la mano che sto stringendo è quella di Lyko perciò tolgo la mano, mi congedo velocemente dopo un grazie e mentre vado incontro a mio fratello, che deve essere uscito qualche secondo prima di noi.
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71°Hunger Games (One Direction)
FanfictionChe cosa se tutte le tue sicurezze ti vengono tolte? Che cosa faresti se dovessi scegliere di uccidere per sopravvivere o morire senza macchiarti di peccato?