La resa dei conti

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Ho passato l'intera giornata a cercare Lyko. Stando attenta ad ogni singolo rumore all'interno di questa foresta innevata, ma di lui nessuna traccia, come se si fosse volatilizzato nel nulla. Ma io lo troverò, deve pagare per quello che ha fatto.

Ora però, si sta facendo buio, è meglio che mangi qualcosa ed inizi a cercare un posto dove poter passare la notte. Così cerco un albero abbastanza alto con ancora abbastanza foglie attaccate da potermi coprire. Dopo cinque minuti riesco a trovarne due appicicati l'uno all'altro, ma non hanno molte foglie, però se mi metto nel lato dove sono vicini, nessuno si accorgerà di me.

Così faccio, mi arrampico su quello alla mia sinistra e mi sistemo per bene, facendo in modo di non cadere durante la notte, o che lo facciano le mie cose. Poi prendo alcuni pezzi di mela secca e un pò d'acqua. Ma nemmeno lo sento il gusto, ad essere sincera non ho nemmeno fame, ma lo faccio perché devo, non posso di certo sentire i morsi della fame o la stanchezza proprio nel momento in cui mi troverò faccia a faccia con quel lurido verme.

Mi sdraio sul robusto ramo e chiudo gli occhi cercando di dormire. Un impresa ardua in questo momento, mi giro e mi rigiro, ma niente.

Quando finalmente riesco ad arrivare nel mondo di Orfeo e liberare la mia mente ad aspettarmi trovo Louis, in un luogo tutto bianco, non riesco nemmeno a definirne i contorni. Assomiglia ad un angelo: i capelli castani in ordine con un ciuffo in avanti, gli occhi azzurri, completamente vestito di bianco, la pelle sembra liscia e delicata, l'unica cosa che mi fa dubitare che questo sia il più bel sogno della mia vita e che lui sia una figura eterea è la sua espressione accigliata, quasi arrabbiata. Appena riesce a riconoscermi chiude gli occhi e arriccia le labbra, sembra quasi che si trattengada picchiarmi, e avrei preferito che lo facesse, i suoi calci farebbero sicuramente meno male delle sue parole taglienti che ora mi rivolge. Dice che non sopporta la mia vista, così si gira e mi dà le spalle, ma non se ne và, vuole farmi sapere tutto quello che pensa sulla sua meschina sorellina. Mi odia dal profondo del suo cuore, ed è tutta colpa mia se lui è morto, se me ne fossi rimasta al campo senza saltare sugli alberi, come una scimmia, lui sarebbe ancora vivo, anzi se non fossi mai nata lui non avrebbe dovuto recitare la parte del fratello premuroso perché avrebbe preferito far vedere a tutti di che pasta è fatto.

Non sopporto più di sentirlo parlare così, porto le mani sulle orecchie, serro gli occhi e cado i ginocchio. Ma il colpo letale arriva quando si gira e si abbastanza difronte a me, mi toglie le mani dalle orecchie e sussurra: << Sai perché quella sera di due anni fa me ne sono andato? Non era per la litigata con papà, quella era solo una scusa, ma era per te, non ne potevo più. Non ne potevo più sopportarti. Non ne potevo più di vivere con un'annullità come te>> apro gli occhi giusto in tempo di vedere il suo sorrisino compiaciuto e finalmente l'orribile sogno scompare.

Questa notte devo aver dormito tanto pesantemente che nemmeno ho sentito l'inno, ma meglio così, non avrei sopportato di vedere una sua foto.

Quando mi sveglio è l'alba, nel cielo ci sono delle dolci sfumature di rosa e azzurro che si uniscono nel cielo facendo vari e bellissimi giochi colore. Sarebbe un momento fantastico, se non sapessi cosa stia succedendo.

Normalmente cercherei di tornare a dormire ma non voglio tornare ad affrontare mio fratello, oppure potrei alzarmi e iniziare a cercare Lyko, ma sono abbastanza sicura che ora sta dormendo nel suo nascondiglio. Quindi rimango lì, sdraiata sul grosso ramo fin quando, su nel cielo, splende il sole.

Perciò raccolgo i miei oggetti e li sistemo nello zaino, tolgo l'elastico e cerco di pettinarmi i capelli per poi sistemarli, in quella che mi sembra, un ordinata coda di cavallo. So che questo non è un programma di bellezza ma sapere che sono abbastanza in ordine e presentabile mi fa sentire un pò meglio con me stessa, e devo dire che se mi aggrappo a questo per non uscire fuori di testa, sono davvero messa mele.

71°Hunger Games (One Direction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora