🔪 Capitolo 8️⃣:"The Mask of hell"🔪

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*I ragazzi dopo il caos di halloween si ritirano velocemente a casa, erano le 6:00 di mattina il momento nella quale sono finalmente arrivati a casa, così decidono momentaneamente di sedersi uno di fronte all'altro nel salotto di casa di Ryan, per poter parlare. Visto che nel tragitto fino a lakewood non hanno aperto bocca*

Violet:"bene...come è divertente, vi fate prendere sempre di mira"
Autumn:"non ti divertire proprio..."
Violet:"su dai stavo scherzando, avete idee?"
Ryan:"no, nessuna idea. Ma che fine avevi fatto? Sei stata sequestrata per tutto questo tempo?"
*Ci mette un po' a rispondere Violet, ma poi risponde*
Violet:"no, cioè si e no, inizialmente avevo deciso di andarmene definitivamente da lakewood. Per trovare finalmente pace"
Elizabeth:"mi fa ridere che tu dica ciò"
Christopher:"ahahahah, concordo."
Violet:"si volevo finalmente volgare pagina, non essere più un mostro, cambiare. Ci sto provando..."
Christopher:"come hai fatto a tornare al punto di partenza cara?"
Violet:"faceless mi ha rapito, non ricordo come..."
Crystal:"in che senso?"
Violet:"stavo uscendo di casa è qualcuno mi ha aggredito?"
Daphne:"non hai visto nulla?"
Autumn:"mi sembra ovvio che non abbia visto nulla"
Crystal:"hai visto chi è?"
Christopher:"esatto. Hai visto chi ti ha rapito?"
Violet:"no, non ho visto nulla, ora credo che andrò a sistemare la roba a casa..."
*Violet si alza per andarsene, poi si gira verso di loro di nuovo*
Violet:"so che detto da può sembrare ipocrisia, ma sono seria. Vi ringrazio per avermi salvato, so che non meritavo di essere salvata...sono un mostro lo so, però ero andata via da lakewood per provare a cambiare, non per altro, non per darvi di nuovo il tormento. Non posso rimediare al male che ho fatto ad ogniuno di voi, né tantomeno riportare in vita la gente che ho pianificato di uccidere in passato, però sto provando anche se so che non ci riuscirò mai...ma a redimermi...."

*I ragazzi anche se ne stavano andando, Autumn prima di andarsene
torna indietro da Ryan, che stava mettendo apposto il soggiorno*

Ryan:"hai dimenticato qualcosa?"
Autumn:"no, volevo parlarti..."
Ryan:"cosa? Cioè di cosa?"
Autumn:"volevo dirti grazie..."
Ryan:"per cosa? Non credo di aver fatto nulla"
*Autumn abbraccia improvvisamente Ryan, in un abbraccio veramente pieno di amore*
Autumn:"so che non hai fatto niente ora, ma per tutto. Ho sentito al cimitero come stavi urlando per entrare nella cripta"
Ryan:"non volevo morissi, o ti succedesse qualcosa..."
Autumn:"ti ringrazio, sono sempre stata una persona che non ha bisogno di protezione, perché diciamocelo mi so difendere da sola"
Ryan:"si, anche tanto ahahah"
Autumn:"però mi fa piacere, mi fa piacere che c'è qualcuno che sacrificarebbe la sua vita pur di proteggermi..."
Ryan:"t-ti ti- voglio bene"
Autumn:"anche io, però evita di sacrificarla ti voglio vivo."
Ryan:"D'accordo, buonanotte Autumn"

*Qualche giorno dopo, era l'inizio di una mattinata, Scarlett si svegliò di soprassalto nel letto, con il cuore che le batteva ancora forte. Aveva dormito poco e soprattutto male, tormentata da incubi che si confondevano con la realtà. Il biglietto e l'ecografia lasciati nella scatola non le uscivano dalla mente. Le parole "Il tuo peggior incubo è tornato, mamma" continuavano a risuonare, come un'eco ossessiva nella sua testa. Si mise a sedere, abbracciando le ginocchia, mentre i raggi di luce filtravano timidamente dalla finestra. La sua mente non smetteva di vagare. Aveva provato a trovare una spiegazione logica, ma non c'era nulla che avesse senso. Chi poteva essere stato? E, soprattutto, perché? Poi, un pensiero le attraversò la mente, gelido e terribile: Christopher. Christopher era il primo nome che le venne in mente. Il suo bambino. Il suo gemello primogenito, che dovrebbe essere ora morto, o almeno così pensava, Scarlett si passò una mano tra i capelli, cercando di scacciare quell'idea. "È impossibile," si disse, cercando di razionalizzare. "Christopher è morto... lo so, non può essere lui, no...", eppure, una voce nella sua testa continuava a tormentarla: "E se non fosse vero? E se fosse vivo?", quell’ecografia, quel biglietto, quel richiamo diretto a lei, come se qualcuno conoscesse ogni dettaglio del suo passato. Chi, oltre a lei, sapeva di Christopher e Sebastian? Pochissime persone. La domanda che non poteva smettere di farsi era una sola: E se Christopher fosse ancora vivo per tutto tempo?*

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⏰ Ultimo aggiornamento: 3 days ago ⏰

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