𝙡𝙤𝙨𝙩 𝙞𝙣 𝙩𝙝𝙚 𝙠𝙞𝙣𝙜𝙙𝙤𝙢

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Era passato un mese, ma per Lyanna ogni giorno sembrava simile al precedente. La città, con la sua frenesia, i suoi intrighi, le sue minacce velate, la stava inghiottendo lentamente. Nel palazzo, dove ogni angolo respirava tensione, lei cercava di orientarsi, ma non riusciva a sfuggire alla sensazione di essere sempre più sola, sempre più distante. La sua vita si stava intrecciando in modo troppo complesso con quella di Jaime, eppure c'era qualcosa di più profondo che li legava, una connessione che non poteva ignorare, ma che temeva di riconoscere.

Quella notte, mentre la luna era alta nel cielo, Lyanna si trovava nella sua stanza, seduta sul bordo del letto, gli occhi persi nel vuoto. La candela accesa sul comò proiettava ombre morbide sulle pareti, ma il suo cuore batteva forte, come se cercasse una via di fuga che non riusciva a trovare. Jaime, come ogni sera, si trovava dall'altra parte della stanza, a togliersi lentamente l'armatura, come se il gesto fosse una sorta di abitudine che gli permetteva di lasciare fuori il peso del mondo. Ma quella notte, c'era qualcosa di diverso nel modo in cui si muoveva, nel modo in cui la guardava. Non c'era quella distanza che li separava nelle ore più difficili, ma una vicinanza timida, carica di tensione.

Quando finalmente si avvicinò a lei, Lyanna alzò lo sguardo, ma non disse nulla. Non voleva più nascondere le emozioni che stava cercando di domare da tempo, ma non sapeva come esprimerle."Lyanna," disse Jaime, la voce bassa, ma incredibilmente dolce. "Non voglio più che tu mi guardi come se fossi un estraneo. Non posso più sopportarlo." La sua mano, quasi senza pensarci, si poggiò sulla sua spalla, come se cercasse un contatto che li unisse in un modo che nessun altro poteva comprendere. Lyanna sentì il calore della sua mano e, per un attimo, il suo respiro si fermò. Non si ritirò, non come avrebbe fatto prima, ma restò immobile, lasciando che la sua pelle reagisse a quel tocco. Non voleva allontanarsi, non voleva nascondersi più dietro la facciata di freddezza e distacco che si era forgiata.

"Non è facile, Jaime," rispose infine, la voce tremante. "Tutto questo... siamo così persi in un mare di bugie, di segreti, e non so come fare per uscirne."Jaime si avvicinò ancora di più, inginocchiandosi di fronte a lei. Non la stava forzando, ma la sua presenza era così forte che Lyanna non poté fare a meno di guardarlo, di vedere nei suoi occhi la stessa confusione, la stessa ricerca di risposte che anche lei sentiva dentro di sé."Non voglio che tu ti senta intrappolata, Lyanna," disse, la voce che ora si faceva più sincera, più aperta. "So che questo matrimonio non è stato una tua scelta, che tu non hai voluto questa vita, ma voglio che tu sappia che non ti sto chiedendo di essere qualcosa che non sei. Ti sto chiedendo di essere... di essere semplicemente te stessa. Con me."Le parole lo colpirono, più di quanto si aspettasse. Non aveva mai parlato con tanta franchezza. Sentiva di doverle dire qualcosa, di raccontarle di più su se stesso, su quello che aveva vissuto, perché forse solo così sarebbe riuscito a togliere quel velo di incomprensione che li separava.

"Ci sono cose di me che non ti ho mai detto," proseguì, guardandola intensamente. "Molte cose che sono rimaste sepolte sotto il peso della famiglia, del dovere. Ma tu meriti di sapere... di sapere chi sono davvero." Lyanna lo guardò, confusa. "Cosa intendi dire?"Jaime fece una breve pausa, come se stesse cercando le parole giuste. Poi, finalmente, le disse quello che aveva tenuto dentro per troppo tempo, le parole che non aveva mai avuto il coraggio di dire a nessuno."Ho amato Cersei... più di quanto tu possa immaginare," disse con un sospiro, come se finalmente riuscisse a liberarsi di un fardello. "Ma non è mai stato semplice. Non è mai stato solo amore. Cersei... è tutto per me, o almeno lo è stato. Ma anche con lei, le cose sono sempre state... complicate. Non posso dire che le cose siano state facili, o giuste. La nostra relazione è stata costruita su una base fragile, fatta di segreti e menzogne."Lyanna lo guardò incredula. "La ami ancora?"

Jaime annuì, il volto segnato da una tristezza che non aveva mai mostrato a nessuno. "Non è solo passione o amore, Lyanna. Era qualcosa di più, qualcosa che non ho mai saputo definire. Ma non è mai stato semplice... Lei mi ha dato tutto, ma allo stesso tempo mi ha preso tutto. In qualche modo, mi ha fatto credere che fossi suo, che fossi solo suo."Le parole che lui pronunciava non erano quelle che Lyanna si sarebbe aspettata. Non c'era rabbia, né odio nelle sue parole, ma solo una rivelazione dolorosa, una verità che forse nemmeno lui aveva mai voluto affrontare."Ma poi le cose sono cambiate," continuò Jaime, e la sua voce divenne più bassa, più profonda. "E ora... ora mi trovo a vivere in un altro mondo, uno che non ho scelto. Con te. E non voglio mentirti, Lyanna. Non posso. Non voglio."

Le Ombre di Nord e Sud: Un Gioco di FamiglieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora